I Dallas Cowboys si presentavano a questo importante appuntamento contro i Los Angeles Rams, con una squadra in crescita e forti di una vittoria convincente, maturata nei minuti finali, contro dei sempre insidiosi Seattle Seahawks. Dall’altra parte, i Rams iniziavano la loro avventura nei playoff con un record di 13-3 in regular season che ha permesso loro il vantaggio in casa ed un turno di riposo; arma a doppio taglio perchè, se ti permette di rifiatare, rischia anche di spezzare il ritmo. Teatro del match il Memorial Coliseum di Los Angeles, la posta in palio altissima: il titolo di campione della Nfc Conference.
Le due squadre hanno iniziato il match con dei drive molto lunghi, sfruttando molto bene gli spazi concessi dalle rispettive difese, molto compatte ed ordinate nel primo quarto. I primi punti sul tabellone li segnano i Rams, sfruttando un drive molto lungo, quasi 8 minuti ed arrivando al field goal dalle 25 yards, dopo che Goff realizza un incompleto in end zone. La reazione dei Cowboys non si fa attendere e sul drive successivo, Prescott lancia per Cooper che con una corsa da 29 yards, realizza il primo touchdown del match. I Rams riorganizzano l’azione di attacco e, grazie alle corse di C.J. Anderson riescono a portarsi vicini alla end zone.
Nel secondo quarto i Rams conludono la loro azione di attacco realizzando un field goal dalle 23 yards, che li porta sotto di un punto, sul 7 a 6. Entra in scena l’attacco dei Dallas, che però trova una difesa granitica dei padroni di casa, che alzano un vero e proprio muro, vanificando le corse di Elliot e costringendo la squadra di Dallas a ricorrere più volte al punt. Di questo passo, quindi con degli attacchi di Dallas molto brevi, Goff e compagni non ci mettono molto a guadagnare yards ed arrivare in end zone, concretizzando un 1st e goal con Anderson a farsi strada per il primo touchdown dei Rams, andando sul 7 a 13.
I Cowboys tentano una reazione di orgoglio ma non riescono a guadagnare abbastanza yards ed in breve l’azione torna ai Rams. Guadagando yards e mantenendo palla, riescono ad arrivare sulle 35 yards, Gurley raccoglie palla dalle mani di Goff e corre fino ad arrivare in endzone, realizzando il touchdown del 7 a 19. Ci pensa Zuerlein a realizzare il punto aggiuntivo e a portare il punteggio sul 7 a 20. I Cowboys ci provano ancora ed Elliott tira fuori la belva che è in lui e mangia yards. Arrivano anche in zona field goal, ma la difesa Rams dice no e l’azione si conclude con un nulla di fatto. Sul finire del secondo quarto, c’è anche tempo, a 3 secondo dalla fine, per tentare un field goal, da parte dei Rams, dalle 63 yards, ma la distanza è ragguardevole e Zuerlein fallisce.
Il terzo quarto si apre con i Cowboys in attacco, ma ancora una volta sono costretti a rifugiarsi in punt. L’azione passa quindi ai Rams, che non si fanno pregare con un drive di 4 minuti si portano sulle 44 yards, dove Zuerlein si fa perdonare l’errore precedente e realizza il field goal del 7 a 23. Dallas ha una reazione d’orgoglio e con delle ottime giocate di Prescott riesce ad arrivare poco oltre la metà campo, in zona Rams. Dak tira fuori dal cilindro un lancio preciso, di quasi 40 yards, per Gallup che con una presa fantastica si porta a 2 yards dalla end zone. Sul successivo 2nd e goal, Elliott non si fa trovare impreparato e con la forza trova il touchdown, in tuffo, accorciando la distanza ad otto punti comprendendo la conseguente conversione da due. Il terzo quarto si conclude, dopo un drive infruttuoso per i Rams, con i Cowboys in avanti, vicini alle 50 yards.
Il quarto periodo si apre con un quarto ed uno fallito da Dallas sulla linea delle 35 yard avversarie, esercizio che riesce decisamente meglio ai padroni di casa: in occasione del 4th e goal che riapre il divario, Anderson si spinge di poco dentro permettendo ai Rams di raggiungere i trenta punti. In seguito, grazie anche ad una penalità subita dai Rams per una pass interference di Talib su Cooper in end zone, Prescott fa tutto da solo e sigla il touchdown della speranza, portando i suoi sul 22 a 30, ma il tempo è davvero troppo poco per riuscire a segnare un altro touchdown più una conversione per raggiungere un pareggio ed allungare la sfida ai tempi supplementari. I Rams tengono palla e le speranze dei Cowboys si fermano allo scadere del tempo regolamentare.
I Cowboys, nonostante i numeri nettamente superiori di Prescott (20/32, 266 yards) escono sconfitti ma a testa alta. Pagano un pò troppo nervosismo e la differenza con una squadra nettamente superiore che fa proprio del gioco di squadra il suo punto di forza. Prescott invece può contare su pochi bersagli, affidabili che sono per lo più Elliott, Cooper e Gallup. La difesa resta comunque buona, ma deve trovare continuità, chiudendo ampi spazi che restano aperti troppo spesso e, davanti, non riescono a mettere sufficiente pressione al qb. La prossima stagione, se i Cowboys sapranno giocare fin dall’inizio come hanno fatto a fine stagione e nelle partite dei playoff, potranno lottare per qualcosa di importante.
I Rams invece, hanno trovato un Goff pronto, anche se non con numeri da capogiro (15/28 per 186 yards), ma che può contare su un attacco con pochi eguali. Anderson e Gurley hanno messo rispettivamente 123 e 115 yards, l’attacco totale 273 yards di corse, il numero più alto di sempre per la squadra di Los Angeles. La difesa, guidata da Talib, Donald e Flower (autore quest’ultimo dell’unico sack della partita) è sempre affidabile. Con queste armi, i Rams hanno dimostrato di avere voglia di vincere e avranno l’occasione per poterlo dimostrare. Saint o Eagles si vedrà, ma gli avversari sono avvisati.