
Nessuno si aspettava granché da questa off-season NBA, apparentemente destinata al ruolo di timido preludio ai fuochi d’artificio del 2018; viceversa, abbiamo vissuto un’estate piena di colpi di scena anche clamorosi, come il trasferimento di Kyrie Irving a Boston e quello di Chris Paul a Houston, ma nessuna squadra ha fatto rumore quanto gli OKC