“I wanted to be that guy” (volevo essere quel giocatore, il go to guy). E’così che ha commentato a caldo Kevin Durant, ai microfoni di TNT, al termine di una delle partite più belle della sua carriera. E lo è decisamente stato. Le cifre possono aiutare a dare un’idea della grandezza della sua partita: alla
Denver non ci sta, si torna in Oklahoma
Dovevano battere un colpo, e l’hanno fatto. I Denver Nuggets hanno evitato ieri notte lo sweep, e si sono guadagnati la possibilità di tornare, mercoledì, alla Oklahoma City Arena per cercare di ribaltare la serie. Bella vittoria per i ragazzi di coach Karl, che hanno mostrato orgoglio e la volontà di dare filo da torcere
I Nuggets lotttano, ma perdono ancora: 3-0 Thunders
“Battere questa squadra quattro volte consecutive nei playoffs è molto improbabile, ma li si può battere una volta, ed è da qui che dobbiamo partire”. Queste le parole di Afflalo (che ha giocato ieri la sua prima partita dall’11 Aprile), per cercare di mantenere accesa la speranza in casa Nuggets, prendendo un partita alla volta.
Thunder quasi perfetti: 2-0
Per i Nuggets si mette male. Non solo, infatti, sono sotto 2-0 nella serie, una condizione dalla quale solo il 6% della squadre sono riuscite a recuperare. Ma anche perché, nelle due partite di Oklahoma City, sono stati battuti in due modi diversi da una squadra come i Thunder, che ha dimostrato versatilità. Se, infatti,
Durant e Westbrook al comando, 1-0 Thunder
Iniziano i playoffs, e le stelle cominciano a brillare per davvero. Già dalla prima partita, in particolare, quelle di Oklahoma City si sono scatenate: Durant ha segnato 41 punti, seguito a ruota da Westebrook con 31. Nessuno dei due aveva mai segnato così tanto nelle precedenti sei gare di post season giocate l’anno scorso. Il