Q & A con… Andrea Gracis
Danilo Gallinari Geoff Petrie Maurizio Gherardini Mike D'Antoni New York Knicks Sacramento Kings Treviso
Mike D’Antoni: l’eroe dei due mondi
Il rookie che non ti aspetti: Landry Fields
Fra gli addetti ai lavori NBA e non solo, c’è una definizione che viene usata nei casi in cui un giocatore scelto nei bassifondi di un draft, si riveli un autentica fortuna per la propria squadra.
Si tratta di quella particolare condizione al quale aspira ogni GM per le proprie scelte: lo Steal of the Draft, letteralmente furto del draft, nella storia dello sport americano ce ne sono stati molti, a cominciare dal Knick Willis Reed, scelto con la numero 35, passando per George Gervin (40esima scelta), Bill Laimbeer (65esima) per arrivare in tempi più recenti a Manu Ginobili (57esima) e Rajon Rondo (21esima).
In questi primi due mesi di Regular Season c’è una squadra che sta facendo molto parlare di sè: infatti grazie alle grandissime prestazioni di Amar’e Stoudamire, Raymond Felton, Danilo Gallinari e Wilson Chandler, i New York Knicks stanno risalendo la china verso posizioni d’elite dopo anni di fallimenti.
Oltre ai succitati campioni, coach Mike D’Antoni può dire di aver trovato nel roster messogli a disposizione da Donnie Walsh il classico coniglio dal cilindro: sto parlando, come avete certamente capito, di Landry Fields, 22enne proveniente dall’università di Stanford, California e scelto dai Knicks con il numero 39 del draft 2010.