In uno dei suoi momenti di “buona”, Shaquille O’Neal definì lui e Kobe Bryant come il miglior one-two punch in circolazione, prendendo a prestito un termine dal gergo pugilistico. Per chi pratica o conosce la nobile arte, l’one-two punch (o uno-due) è una rapida successione sinistro-destro; i due colpi si chiamano jab e cross: il
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Russell Westbrook contro tutti
Il 4 luglio 2016, quando Kevin Durant ha annunciato al mondo la decisione di accasarsi in riva all’oceano Pacifico, era opinione diffusa che la permanenza in Oklahoma di Russell Westbrook non si sarebbe mai e poi mai protratta oltre la scadenza naturale del suo contratto (giugno 2017). Il GM Sam Presti però, non aveva alcuna
L’arte di ritirarsi
Il ritiro di Tim Duncan, oltre ad essere un momento di nostalgia e tributi a quest’immenso cestista, è una buona occasione per parlare di come un grande sportivo dovrebbe abbandonare le scene (meglio lasciare il proscenio in punta di piedi, come Timoteo, oppure con un addio pirotecnico, come ha fatto Kobe Bryant?), e quando (appena
LeBron, gli anelli e la redenzione
Una volta tanto, la favola è stata davvero a lieto fine: LeBron James ha portato il Larry O’Brian Trophy sulle sponde del lago Erie, tenendo fede alla promessa fatta due anni fa, quando lasciò Miami per vestire i panni del figliol prodigo. Al termine di una Gara 7 di sfibrante intensità, LBJ si è buttato
Steph Curry da leggenda nella vittoria in Gara 4
Dopo un overtime Golden State vince 132 – 125 in Gara 4, in casa dei Portland Trail Blazers e si porta in vantaggio 3 a 1 nella serie. Vorrei raccontare di come la gara corra in equilibrio nei primi tre quarti con Golden State che inizia l’ultimo periodo in vantaggio 86 a 85 e di come
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Contro ogni pronostico: i Charlotte Hornets di Kemba Walker
Tra tutte le storie NBA di re-location, cambi di nomi e livree, quella di Charlotte è certamente tra le più belle. Gli Hornets originali erano stati creati nel 1988, e tra le loro fila hanno militato giocatori come Alonzo Mourning, Glen Rice, Vlade Divac, Anthony Mason; il problema era il proprietario della franchigia, George Shinn,
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Il lungo addio di Kobe Bryant
Quando un atleta del calibro di Kobe Bean Bryant annuncia il ritiro, l’ombra della nostalgia fa capolino, nonostante la notizia sia tutto men che un fulmine a ciel sereno, e nonostante Kobe non sia più Kobe già da qualche anno. Ha cessato di esserlo il 12 aprile del 2013, quando si ruppe il tendine d’Achille
Intervista con Adam Filippi, direttore Global Scouting per i Charlotte Hornets
Adam, tu sei cresciuto cestisticamente con la Fortitudo Bologna, ma poi, a causa degli infortuni, a venticinque anni hai appeso le scarpette al chiodo; la Fortitudo ti volle come scout, e da lì, hai trovato la tua strada per l’NBA; i Nets, nel 1999, poi i Lakers, e oggi gli Hornets. Hai vissuto da protagonista
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Steve Kerr, il fortunato
Un anno fa, l’allontanamento di Mark Jackson dalla panchina di Golden State non aveva sorpreso nessuno; per quanto l’esperienza in panchina dell’ex playmaker di Knicks e Pacers fosse stata positiva, erano note le frizioni tra lui e il front office, dovute, pare, alla tendenza del Reverendo ad accentrare troppo il controllo, oltre ad alcune manovre
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