Questa sera al Barker Hangar di Los Angeles si terrà l’ormai consueta serata dedicata agli NBA Awards, appuntamento nel quale da qualche anno vengono rivelati in pompa magna i premi ai migliori giocatori della stagione appena conclusa. Le nomination sono state rese note già diverse settimane fa, la nostra redazione prova ad anticipare Silver e
Giannis antetokounmpo Luka Doncic Masai Ujiri Mike Budenholzer Montrezl Harrell Nba awards Pascal Siakam Paul George
A Toronto sarà ancora il “giorno della marmotta”?
Qualora un producer di hollywood stesse pensando ad un remake di “Groundhog Day”, mi sentirei di suggerire come location Toronto. Già perché nella capitale dell’Ontario le ultime stagioni dei Raptors, come le giornate di Bill Murray nel film, sono inesorabilmente identiche, una dopo l’altra. Dopo lo storico primo posto ad Est i Raptors hanno abbandonato
I Toronto Raptors e le prospettive di uno 0-4
In Ontario la frustrazione è tanta, perché al capolinea di una stagione da incorniciare (con 59 vittorie e la crescita tecnica di DeMar DeRozan, condita da una panchina d’inattesa profondità ed efficacia) i Toronto Raptors hanno trovato la solita, sanguinosa, sconfitta contro i Cleveland Cavaliers, rimediando 4 sconfitte consecutive pur avendo chiuso la Regular Season
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L’NBA e l’inefficienza del salary cap
In NBA le superstar sono fondamentali. Averle o non averle fa tutta la differenza del mondo, basti pensare che tutti gli ultimi 10 campioni NBA avevano in campo almeno un giocatore nella Top 10 del win-shares o in quella del PER. Tutti tranne gli Spurs, che comunque potevano contare su un futuro dominatore in rampa di lancio,
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Toronto Raptors: l’anno della rinascita?
Il primo turno dei Playoffs 2014 è già passato alla storia come uno dei più divertenti di sempre, grazie ad un totale di ben 50 partite giocate e addirittura 5 serie su 8 arrivate alla decisiva Gara-7 (record NBA). Tra le sfide più equilibrate arrivate alla “bella” spicca sicuramente Toronto-Brooklyn, duello senza esclusione di colpi
Raptors won’t be in the middle
A Toronto c’è aria di cambiamento, ma non è uno di quegli uragani che sposta le sorti di una franchigia, piuttosto una leggera brezza che vuole andare nella giusta direzione, dopo anni di opprimente stasi per i Raptors non c’è notizia migliore. La linea europea della franchigia in passato non ha dato i frutti sperati,