Ci siamo. La Marea Gialla ruggisce, trasformando la Oracle Arena in un inferno dal colore del sole. Stanno per iniziare le Finals 2015, l’ultimo atto di una stagione che ha segnato il cambio della guardia ai vertici della Nba: da una parte i padroni di casa, i Golden State Warriors che hanno dominato in lungo
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L’orgoglio dei Rockets tiene viva la serie
I temporali che si stavano abbattendo sul Toyota Center, e che hanno costretto giocatori e pubblico a rimanere dentro l’impianto più del dovuto dopo la partita, erano il presagio di qualcosa di straordinario. E in effetti chi si aspettava una gara 4 giocata sul velluto da quei Warriors che un paio di giorni prima, sullo
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Golden State inizia con il piede giusto: 110 – 106
La Oracle Arena è pronta ad accogliere le prima partita di finale della Western Conference dal 1976, anno in cui gli Warriors arrivarono per l’ultima volta a questo punto della stagione, anno in cui vinsero il titolo NBA. La partita inizia subito con le due squadre che vanno su e giù per il campo, ovvero
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Golden State senza problemi in Gara 1
I Golden State Warriors ed i Memphis Grizzlies si affrontano portando sul parquet due stili di gioco molto diversi: molto più tradizionale, con un gioco interno consistente, per i Grizzlies ed uno stile invece molto più fresco, fondato sul ritmo e sul gioco perimetrale per i Warriors, quasi lo Yin e Yang dell’anima del gioco. I Warriors sono
I 10 motivi che fanno dei Warriors i favoriti per i Playoffs
I Golden State Warriors hanno dominato la Regular Season, con 61 vittorie già in cassaforte, un possibile MVP, e tanti motivi per essere entusiasti di un anno vissuto sulla cresta dell’onda. A nove partite dalla fine della stagione regolare, secondo noi ci sono almeno 10 buoni motivi per pensare che i Warriors siano i favoriti
Klay Thompson: è nata una stella
Nell’orizzonte affollato di pregi e motivi d’entusiasmo che si godono gli scatenati fan dell’Oracle Arena, può capitare, all’ombra delle meravigliose giocate di Steph Curry, di lasciarsi sfuggire (o anche solo di sottovalutare) quel che sta mettendo in campo, sera dopo sera, l’altro Splash Brother, Klay Thompson. Klay è un defensive-stopper di prima grandezza, e un
Focus: i nuovi Warriors di coach Kerr
Ad Oakland, sulla Baia di San Francisco, il basket si respira nell’aria. Non tanto in NBA, quanto nelle strade della città che, statistiche alla mano, produce più giocatori NBA per abitante: dai campetti di Oakland sono usciti Brian Shaw, Jason Kidd, Gary Payton, Damian Lillard, Antonio Davis e J.R. Rider. Quando i Warriors si sono
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Golden State Warriors: Preview 2014 2015
Golden State viene da una stagione positiva, ma che ha ugualmente lasciato l’amaro in bocca al pubblico della Bay Area. Un bel record (51-31), i Playoffs raggiunti senza nessun patema (per il secondo anno di fila, non accadeva da 22 anni) e la stabilità portata da coach Mark Jackson non sono stati sufficienti ad appagare il
Make the “leap”
Ovvero una lista di 5 giocatori da tenere sott’occhio, che possono fare il “salto” e diventare degli All Star nella stagione NBA che ha appena riaperto i battenti. Non sono e non saranno sorprese, perchè per un motivo o per un altro sono giù giovani emergenti proiettati verso un luminoso futuro. Quello che mi aspetto