Il destino è una strana trappola, che imprigiona solo chi ci crede. I Los Angeles Clippers sono stati a lungo lâemblema cestistico della Legge di Murphy, per cui, se qualcosa può andar male, inevitabilmente lo farĂ . Parecchie cose erano cambiate nelle ultime stagioni; Chris Paul, Doc Rivers e Steve Ballmer hanno alterato la percezione di
Blake Griffin Chris Paul Danilo Gallinari DeAndre Jordan Doc Rivers houston rockets Jerry West Los angeles Clippers Milos Teodosic Patrick Beverley Sindarius Thornwell Steve Ballmer
Chris Paul raggiunge James Harden agli Houston Rockets!
Si possono avere tante opinioni diverse sulla bontà del progetto tecnico degli Houston Rockets, o sul modo (molto sabermetrico) in cui il front office gestisce la franchigia, ma su una cosa sono tutti concordi: Daryl Morey è capace di inventarsi trade incredibili, muovendosi con spregiudicatezza, coraggio, e tanta creatività . Lo ha confermato ieri, quando, secondo
Kevin Durant ai Warriors: cosa significa per Golden State e per OKC
Con il senno di poi, è stata una tipica mossa da Kevin Durant. Silenziosamente, senza estenuanti ammiccamenti verso una franchigia oppure l’altra, KD35 ha preso tutti di sorpresa con una scelta largamente pronosticata, eppure improbabile: accasarsi alla corte di Steve Kerr e Stephen Curry, salutando la cittĂ e lâorganizzazione che per quasi un decennio ha
Golden State Warriors harrison barnes Jerry West Kevin Durant Oklahoma City Thunder Russell Westbrook Sam Presti Steph Curry Steve Kerr
Intervista con Adam Filippi, direttore Global Scouting per i Charlotte Hornets
Adam, tu sei cresciuto cestisticamente con la Fortitudo Bologna, ma poi, a causa degli infortuni, a venticinque anni hai appeso le scarpette al chiodo; la Fortitudo ti volle come scout, e da lĂŹ, hai trovato la tua strada per lâNBA; i Nets, nel 1999, poi i Lakers, e oggi gli Hornets. Hai vissuto da protagonista
Adam Filippi Charlotte Hornets Frank Kaminsky Jerry West Kobe Bryant Los Angeles Lakers michael jordan
Le NBA Finals 2015 e l’inizio di una nuova era
Per un istante, durato lo spazio di due partite, era sembrato possibile che questa inedita e insolita serie Finale potesse incoronare campioni NBA i Cleveland Cavaliers, una formazione lungamente criticata per le magagne difensive e la disfunzionalità in attacco, che, con il capitolare di Kevin Love e Kyrie Irving, si è rivelata viceversa tignosa e