E rieccoci alla nostra parentesi dedicata all’hockey NCAA. Ci eravamo lasciati intorno a Natale una volta conclusa la prima metà di regular season, vi avevamo avvertito che le sorprese sarebbero state numerose, e infatti il tabellone che ci troviamo davanti in questi giorni di marzo, tre mesi fa sarebbe stato inaspettato.
Nella sera di domenica è stato comunicato il tabellone con le 16 partecipanti alla fase finale del campionato maschile NCAA 2019.
Per chi non è molto a contatto con questo mondo, oppure gli si è affacciato per la prima volta cercherò di spiegare a grandi linee cosa è successo esattamente e perché.
Cominciamo subito col dire che anche qui la “playoff selection” fa da padrona nel futuro dei team, con il famoso ranking che aiuta nella selezione.
Il tabellone viene diviso in 4 parti, per ciascuna di queste viene organizzato una sorta di piccolo torneo in una località preselezionata prima dell’inizio della stagione. Le università che si aggiudicheranno la vittoria del “regional bracket” riceve l’invito per le Frozen Four, ossia la fase finale. Anche stavolta l’evento viene ospitato da delle grandi arene degli Stati Uniti, quest’anno toccherà al KeyBank Center di Buffalo tra l’11 e il 13 Aprile.
Ma torniamo a parlare del primo round.
West Regional (Fargo)
St. Cloud State, che occupa la prima posizione nel Ranking stilato da USCHO.com. Anche quest’anno dunque gli Huskies si confermano tra i favoriti.
Denver, che pur esponendo un ranking appena discreto di 22-11-5 è la sesta miglior squadra del 2019, vedremo se sapranno rispettare le aspettative.
Ohio State, che pur non essendo nemmeno riuscita a partecipare alla finale della BIG 10, è riuscita a convincere i selezionatori.
American International, i Yellow Jackets sono uno dei due team esordiente alla fase finale del campionato nazionale. Per questo motivo occupavano una bassa posizione nel ranking, ma non fatevi illudere, questi ragazzi hanno voglia di vincere, si sono già aggiudicati la Atlantic Conference ed è probabile che non vogliano terminare ora il loro percorso.
Midwest Regional (Allentown)
Minnesota-Duluth, ecco i campioni in carica che vogliono confermare il loro dominio, è chiaro che i Bulldogs vogliano ribadire il loro dominio, sia in Minnesota che nello Stato.
Quinnipiac, i Bobcats hanno occupato per buona parte della stagione i vertici dei Ranking, ora dopo due stagioni di assenza tornano ai Regional grazie ai punti della coppia Odeen Tufto-Chase Priskie.
Arizona State, anche loro esordienti al torneo, premiati dalla solida stagione e dalle prestazioni del nativo locale Johnny Walker, cresce la curiosità di vederli all’opera nelle partite che contano.
Bowling Green, il grande ritorno del team dell’Ohio manca ai playoff dal 1990, davvero troppo per i Falcons che vantano un titolo nazionale vinto nel 1984.
East Regional (Providence)
Minnesota State, sono vincitori della WCHA e vantano il record per maggior numero di vittorie della Divison I (32-7-2), i Mavericks però non hanno mai partecipato alle Frozen Four. Che sia l’anno buono?
Northeastern, per questa università con sede a Boston è la settima partecipazione alle fasi finali, l’unica presenza alle Frozen Four però risale al 1982, nel loro roster non troviamo un vero trascinatore, vanta però la quarta miglior percentuale di vittoria della prima divisione.
Cornell, ormai diventata un’istituzione l’università originaria della Ivy League partecipa al torneo finale per la ventiduesima volta, il ranking giudicava i Big Red la 10 miglior squadra, vedremo se riusciranno a riportare ad Ithaca il trofeo che manca ormai da quasi 50 anni.
Providence, per il sesto anno consecutivo anche stavolta il Rhode Island sarà rappresentata dai Friars. Non hanno mai brillato durante la stagione regolare pur mantenendo un ritmo solido. E se riuscissero sorprendentemente a replicare il trionfo storico del 2015?
Northeastern Regional (Manchester)
Massachusetts, forse la vera sorpresa di questo 2019 sono proprio i Minutemans, dopo dodici anni di assenza tornano ai playoff con il miglior ranking del regional specialmente grazie alle prestazioni scoppiettanti del sophomore Cale Makar e il senior Jacob Pritchard.
Clarkson, anche loro quest’anno conquistano il ventiduesimo biglietto per i playoff dopo avere vinto la ECAC, i Golden Knights pur avendo partecipato ben 7 volte alla Frozen Four si ritrovano con la bacheca titoli ancora vuota, a Potsdam NY sperano sia l’anno buono.
Notre Dame, vincitori più o meno a sorpresa della BIG 10 i Fighting Irish potrebbero potenzialmente partecipare per il terzo anno consecutivo alle Frozen Four, certo magari questa volta riuscendo a vincere.
Harvard, tra le 16 presenti al torneo nazionale 2019 i Crimson sono quelli che contano più apparizioni, addirittura venticinque. I ragazzi trascinati da quello che è stato quasi certamente il miglior forward della regular season Adam Fox puntano a festeggiare il trentesimo anniversario dell’unica grande vittoria dell’hockey collegiale con un altro trionfo.
A discapito dei team che compaiono nella top 20 del Ranking stilato da USCHO.com possiamo notare 3 assenze importanti.
Penn State: la finale della BIG 10 persa contro Notre Dame è costata davvero cara ai Nittany Lions, infatti pur avendo un record molto simile ai Buckeyes, e pur essendo arrivati fino in fondo nel torneo di conference la selection li ha traditi. Sembravano da mesi indirizzati all’accesso delle 16 e invece gli è mancata la vittori che avrebbe garantito loro un posto tra le migliori. Non potremo dunque vedere da più vicino tre tra i giovani più interessanti da quanto è emerso finora: Alex Limoges, Evan Barratt e Nate Sucese.
Michigan State: ancora una volta il lavoro del coach Danton Cole non è stato sufficiente per arrivare ai playoff che mancano dal 2012. È giusto precisare che parliamo di un college con una storia hockeistica enorme alle spalle, è dunque un peccato dopo una stagione in cui gli Spartans hanno mostrato buone cose non vederli partecipare all’NCAA hockey tournament.
Princeton: i Tigers per poco non bissavano ciò che avevano ottenuto l’anno scorso, la stagione regolare è stata più che sufficiente, ma probabilmente la serie persa malamente contro la Brown nelle finali di Conference hanno escluso definitivamente il team dalla selezione.
Qui potete trovare le date e gli orari degli incontri del primo turno: ricordo che il torneo è coperto totalmente dalla ESPN e che ogni incontro sarà deciso da un’unica partita.