Strano caso quello dei Flames, ricostruiti nel passato recente sotto l’ala protettiva di coach Peters per dominare la Pacific Division, e ritrovatisi invece nell’ultima tornata addirittura fuori dalla griglia playoff, sebbene all’interno della democratica Scotia North e lontano perciò dalle satanasse a stelle e strisce!

Un percorso all’inverso, al limite dell’inspiegabile, partito coi sensazionali 107 punti del 2018, proseguito col quasi scalpo dei futuri Stanley Cup runner up Stars e terminato con tre patetici cambi in panchina (Ward, Huska e Sutter) e 55 miseri punti.

Cosa fare questa estate era però scontato, vista l’età ancora giovane di numerose pedine del roster: riprovare un nuovo assalto al vertice sperando che la shortened season a foglia d’acero si rivelasse soltanto uno spiacevole incidente di percorso, e ridare quindi fiducia allo stesso gruppo tecnicamente capitanato dal formidabile canterano Gaudreau, forward da almeno 30 reti in due delle sette stagioni nell’Alberta.

L’intesa contrattuale con “Johnny Hockey”, prossimo UFA, sarà priorità del front office, proprio perché un altro passo falso di Calgary potrebbe portare al suo sacrificio, per rigenerare linfa vitale come avvenuto tempo addietro con Lindholm e Hanifin per Dougie Hamilton, fra i pochi sempre positivi e costanti sul ghiaccio!

A proposito di estensioni e a conferma delle intenzioni societarie sulla valorizzazione giovanile, si è rinunciato in attacco a Derek Ryan, Josh Leivo e Joakim Nordstrom per prolungare l’ormai inamovibile centro/ala da Top Six Dillon Dube (6,9M in 3 anni) e Glenn Gawdin, e nella blue line, perso Nesterov, si sono rifirmati Connor Mackey (1,825/2), protagonista per gli USA all’IIHF World Championship 2021, Juuso Valimaki (3,1/2) e Oliver Kylington (750.000/1), tutti e cinque fra i 22 e 24 anni.

Anche l’altro restricted free agent Nikita Zadorov, colpo grosso in difesa per una pick al terzo giro e rimpiazzo dell’icona Mark Giordano passato ai Kraken nell’Expansion Draft, ha ottenuto un accordo da 3,75 milioni annuali.

Oltre a Mackey e Gawdin, hanno poi ottime recensioni dagli Stockton Heat AHL e verranno probabilmente lanciati i centri Matthew Phillips e Adam Ruzicka.

Dalle stanze dei bottoni Bean, Treliving e soci hanno individuato nella rinascita di Monahan le speranze futuristiche dei Flames, lui in netto calo produttivo e addirittura a -22 di plus/minus dal 2019.

L’investimento oneroso per ben 6 anni da 29,4 milioni, che dovrebbe dunque ritemprare le seconda linea offensiva al suo fianco, prende le sembianze di Blake Coleman. Il suo biglietto da visita comprende 24 punti in 48 partite di playoff da agosto 2020!

Ora, con le certezze Gaudreau, Lindholm e il franchise Matthew Tkachuk, ventitreenne già fra i più forti two way player mondiali e reduce da 132 hit con 0.80 pt di media a partita in carriera, le due top line fanno paura, al pari della prima unità in power play, che dovrebbe essere completata da Rasmus Andersson, D-man destro atteso al breakout ed ennesimo gioiello della casa.

Le finestre di mercato rimangono comunque aperte, e a parte il recentissimo ingaggio in free agency di Eric Gubranson non si può escludere un baratto per Monahan. Rumors costanti portano difatti allo scontento Tomas Hertl, straordinario performer offensivo ma anche granitico penalty killer da 1:42 minuti per game.

Nella bottom altra possibilità per Lucic, appaiato a Pitlick e Ritchie, mentre Backlund e Mangiapane manterranno qualità nella terza.

Non ci persuade altresì la trade per Vladar dai Bruins, acerbo e poco convincente backup di Markstrom.

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