Titolo un po’ troppo severo, dato che ci vorranno ben 5 overtime ai Jets per avere la meglio di Edmonton, che comunque (al solito) risulterà deludente in McDavid e le altre stelle offensive, latitanti quando c’è da tirar fuori gli attributi e vincere gare che contano.
Gara 1: Oilers 1 – Jets 4
Si incontrano qui in Alberta dopo ben 31 anni dall’ultima volta in postseason Oilers e Jets, in una gara 1 caratterizzata dall’elite performance di Connor Hellebuyck, che con 32 saves non poteva festeggiare al meglio le 28 primavere.
Rientra per i locali Zach Kassian, a differenza degli acciaccati Dubois ed Ehlers per coach Maurice. L’1-4 finale per gli ospiti ha avuto come strappo decisivo la rete di Toninato, ventisettenne debuttante a Winnipeg nella penultima partita di regular season, che ha sparigliato le carte nel terzo periodo.
Mike Smith ha replicato dall’altra sponda con 18 sv, mentre la rete iniziale di Jesse Puljujarvi, alla prima partecipazione playoff, non è servita a contenere la reazione dei Jets, a segno durante il secondo parziale con Tucker Poolman, per poi dilagare a fine match con lo slot avversario sguarnito coi soliti Connor e Wheeler, lui ora leader di franchigia a 30 punti da postseason.
Gara 2: Oilers 0 – Jets 1
Il vecchio Paul Stastny si conferma letale marpione in un match avaro di emozioni, siglando l’unica rete in wrist shot dopo 4 minuti dell’overtime, che porta Winnipeg avanti 0-2 nella serie: uno strappo questa doppia impresa in trasferta che risulterà decisivo.
Altra stecca per Connor McDavid, miglior giocatore del mondo in regular season ma a questo punto un pochino a ribasso nelle gare clutch, lui insieme al socio d’affari Draisaitl top scorer NHL ma oggi responsabili di troppi puck persi a ridosso dello slot, a differenza dell’ex Blues e dei vari Wheeler, Connor e Scheifele, nonostante loro siano rimasti addirittura spesso orfani di gente del calibro di Ehlers e Dubois.
Ad ipnotizzare l’offense degli Oilers ci ha pensato ancora una volta uno strepitoso Connor Hellebuyck, che con 38 Sv e 70 shot totali su 71 in due partite si ratifica goalie d’elite. Buono comunque anche il lavoro del net minder rivale, Mike Smith, sicuro nelle 35 saves.
Gara 3: Oilers 4 – Jets 5
Stavolta le reti ci saranno eccome – ben 9 – e i due assi dell’Alberta McDavid e Draisaitl termineranno a 6 punti combinati, ma ancora una volta causa della sconfitta per gli uomini di Dave Tippett sarà l’overtime.
I rimpianti però vengono per quanto avvenuto antecedentemente: un’incredibile rimonta subita in soli tre minuti dalla solita difesa ballerina, col tabellino che riportava il 4-1 a favore degli oggi ospiti di Edmonton ad 8 minuti dalla fine e poneva gli Oilers in una condizione psicologica al limite del collasso: motivo del successivo il timbro conclusivo a marchio Ehlers-Stastny, col primo perentorio al rientro dopo un mese! E pensare che in stagione regolare il deserto Bell MTS era stato terra di conquista per Larsson e compagni, vincitori di 4 match su 5.
Perreault, Wheeler e Josh Morrissey i realizzatori dei tre gol di cui sopra, mentre sponda Edmonton Draisaitl ne siglerà due (accompagnati da un assist), oltre a quelli di Kassian e Khaira. Nonostante le 4 segnature incassate rimane sugli scudi Hellebuyck (44 Sv) rispetto a Smith (32 shot). La scarseggiante protezione della blue line non ha permesso così ad Edmonton di capitalizzare l’ottima aggressività iniziale, ragione del primo vantaggio di tutta la serie.
Gara 4: Oilers 3 – Jets 4
Tanto per cambiare si va ai tempi supplementari, ben 3, per decidere la contesa, e tanto per cambiare il team più fortunato ed anche più freddo e caratterialmente forte si dimostra Winnipeg: 3-4 il risultato finale e lo sweep è servito, pronti ad attendere ora una tra Montreal e Toronto per sognare poi la semifinale con le franchigie statunitensi.
Dopo Stastny ed Ehlers toccherà a Kyle Connor il ruolo dell’eroe glaciale da overtime, con una rete di importanza capitale arrivata quando la lancetta del cronometro segna 06:52 nel terzo. L’MVP di Manitoba Mark Scheifele darà il solito contributo con due gol (uno in powerplay), assieme a Mason Appleton, mentre Helleybuck ancora una volta non scenderà dalle 37 Sv.
McDavid farà il suo, siglando il primo goal della partita, e così pure Nugent-Hopkins, Chiasson e Mike Smith (39 tiri). I Jets superano un turno dopo 3 anni di attesa e adesso pensano in grande, osservando pure fra l’altro la discontinuità sia di Canadiens che Maple Leafs.
Il riposo extra rispetto a queste due contendenti è inoltre manna dal cielo per recuperare le tossine di 4 partite lunghe e difficili e per vedere le condizioni di un claudicante capitan Wheeler, straordinario condottiero, nel finale acciaccato all’inguine.
Gli Oilers escono dalla postseason con le ossa rotte per il secondo anno consecutivo e la splendente luce di McDavid e Draisaitl si rabbuia d’improvviso.
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.