La splendida cavalcata di tre stagioni or sono, chiusa al cospetto di Vegas, è stata l’apice della gestione Paul Marice nella dark and cold city; successivamente Winnipeg è entrata in un pericoloso stallo dal quale uscire è divenuto alquanto difficile, se non compiendo gesta estreme e rivoluzionarie, come privarsi del più forte giocatore a roster!
Ovviamente ci riferiamo alla dipartita di Patrik Laine, finlandese funambolico scelto alla seconda assoluta nel 2016 e portento da subito impiegato qui in Manitoba, per il quale siglare 30 reti a campionato rappresenta prassi acquisita! La sua frustrazione per i mancati progressi e (forse) lo scarno appeal di vivere nelle gelide praterie di questo lato di Canada, ha spronato Kevin Cheveldayoff ad accontentarlo, imbastendo una trade che sulla carta appaga tutti gli attori protagonisti.
L’ala destra da Tampere emigra con Roslovich a Columbus, team da anni sulla breccia in attesa di decollo, e assieme ad un futuro terzo giro 2021 sbarca a Winnipeg Pierre-Luc Dubois, chiamato una posizione sotto Laine nello stesso Draft, forward tecnicamente ineccepibile capace di girare più ruoli e alternativa centrale indispensabile dopo le debacle delle ultime postseason!
Purtroppo dal 23 gennaio, giorno dello scambio, a godere finora è soltanto la franchigia dell’Ohio, visto che il finnico in netta progressione e soprattutto Roslovich sono ad una media di 1 punto per gara nelle 17 combinate, aiutando così gli uomini di John Tortorella a combattere i vertici della temibile Central.
Dubois invece, fra ritardi nei visti, protocolli covid e ora un fastidioso problema fisico che lo assesta ai box con Nate Thompson e Jansen Harkins, ha partecipato anonimamente a soli 30 minuti di hockey, impoverendo il power play del feroce one timer spot da sinistra, colpo che più di una volta era valso a Laine paragoni onorevoli con Alex Ovechkin!
I Jets sono statisticamente appena sopra l’average di lega in quasi tutte le categorie e guardano dal basso l’ottimo avvio nella North Division dei favoriti Leafs e della sensazione stagionale Montreal, squadra magari povera di attaccanti top 10 ma dal playbook avvincente e tecnicamente corale. Così, ad oggi, gli unici due posti accessibili per proseguire dopo la regular season, sono da giocarsi con Oilers, Flames e gli attardati Canucks.
Il terribile infortunio a Little e l’erosione fisica di Byfuglien sono mattoni pesanti a cui doversi abituare, pariteticamente agli ulteriori addii di Kulikov e Cody Eakin, ceduti in offseason insieme a Letestu e Bitetto.
Per sostituire il primo si è sacrificato il giovane D-Man Dahlstrom e un fourth-round pick condizionato del 2022, grazie ai quali si è acquisita l’esperienza e qualità di Paul Stastny, che potrebbero essere decisive ai playoff, così come la maturità di Nate Thompson e Trevor Lewis e la stazza di Forbot, addizione da Calgary al posto di Travis Hamonic dato quasi per certo, perentorio penalty killer e ottimo per produzione difensiva in questo start, mentre Cole Perfetti è il primo della lista fra le dynamic forward futuristiche!
Laurent Brossoit è l’efficiente backup del Vezina Connor Hellebuyck, monumentale clutch goalie e leader NHL per partite disputate (189), minuti (quasi 11.000) e tiri affrontati (5.900) nelle ultime tre stagioni, che continua la propria scalata verso l’olimpo approfittando pure del calo dei vari Price e Bobrovsky.
Avanti a loro Pionk sta lasciando tutti a bocca aperta, togliendo definitivamente i dubbi pregressi all’epoca della trade per Trouba, performando abilità offensiva e transizioni difensive, mentre il confermato DeMelo unisce solidità e spettacolarità.
Col rientro di Dubois è proprio il settore arretrato quello che però lascia maggiori perplessità per l’eventuale postseason, dato che il seppur ottimo Morrissey (più pagato del comparto) non incarna l’alone da top blue liner e il resto del plotone non dà assicurazioni sulla tenuta psicologica e qualitativa, visti gli ultimi step sugli shots against, scoring chances ed expected goal che si potrebbero riproporre una volta pervenuti in serie da winner take all!
Chissà se un giorno le personalità di Byfuglien, Myers e il già citato Jacob Trouba verranno rimpiazzate dai giovani Samberg, Heinola e Logan Stanley…
Alla certezza della strepitosa prima linea da 50+ punti Connor/Scheifele/Wheeler, si aggiunge la costanza di Nikolaj Ehlers, già 10 gol di cui 3 vincenti e un fantastico 11 di plus/minus, lui il primo ad attendere spasmodicamente la new entry dai Blue Jackets per chiudere la Top Six con Andrew Copp, l’intensità del quale in entrambe le zone del ghiaccio sta facendo breccia nelle leggere difese a foglia d’acero.
Stastny dovrebbe poi retrocedere in terza e il big body checking liner nonché specialista da faceoff Adam Lowry in quarta, assieme a Perreault, Appleton e Lewis, aspettando il rientro di Thompson, anche se i top prospect Harkins e Kristian Vesalainen si sono già insinuati nel taccuino di Maurice.
Winnipeg necessita di una scintilla per ricreare quell’appeal che l’aveva posta fino a non tanto tempo fa quale prima opzione canadese per l’ingresso alle Stanley Cup Finals.
I leader Scheifele, Wheeler e Stastny stanno tirando la carretta cercando di mantenere alta la concentrazione sia sul campo che nella locker room, ma tutti attendono con trepidazione il vero debutto di Dubois, la cui classe nel centro offensivo dell’arena darebbe ai Jets il tocco finale per aggredire il girone canadese e giocarsi coi Maple Leafs l’accesso alle “Final Four”.
Un portiere generazionale nel fiore dei suoi anni può inoltre contribuire a mascherare le difficoltà dei suoi defenseman sino al termine della shortened season.
I migliori interpreti nelle due fasi poi, Wheeler a parte, non oltrepassano i 28 anni sebbene già ricchi di esperienza, ragion per cui l’occasione per l’assalto decisivo potrebbe essere proprio quella corrente, anche perché in estate bisognerà sedersi a tavolino e risolvere parecchie questioni contrattuali, che solo un dolce finale porterebbe a buon fine.
Parliamo degli stessi Stastny e Pionk (RFA), per arrivare a Copp, che se non firmato ad almeno 3.7 milioni dovrebbe entrare al pari di Lowry nelle mire dei Seattle Kraken nell’Expansion Draft 2021; infine Mathieu Perreault concluderà il suo contratto da 4 M.
“Malato” di sport a stelle e strisce dagli anni 80! Folgorato dai Bills di Thurman Thomas e Jim Kelly, dal Run TMC e Kevin Johnson, dai lanci di Fernando Valenzuela e dal “fulmine finlandese”. Sfegatato Yankees, Packers, Ravens, Spurs e della tradizione canadese dell’hockey.