Status: Contender
Come si può pensare a Tampa come una squadra non pronta a ripetersi, a vincere ancora la coppa più preziosa negli sport? Non solo perché hanno un ridicolo numero di fenomeni in roster, da Kucherov a Point, da Hedman a Vasilevskiy, fino al capitano Steven Stamkos, ma anche per il gioco magistrale che sanno esprimere.
Nei precedenti articoli, abbiamo fatto delle previsioni, ma ora, nel vivo della Regular Season, sappiamo già chi ha affrontato i Training Camp, e dare più precise valutazioni ai giocatori scelti dai rispettivi staff.
Goalies
Il dubbio sullo starter è poco: Tampa ha attualmente il goalie migliore della lega tra i pali, Andrei Vasilevskiy. Il colosso russo continua ad essere strabiliante, con un’agilità impressionante ed un talento ormai chiaro: non si vince un Vezina Trophy o una Stanley Cup senza essere un vero fenomeno nel proteggere la porta.
Dietro di lui il veterano Curtis McElhinney, che l’anno scorso non sfigura e che ha esperienza da vendere, e l’ex Islanders Christopher Gibson, 28 anni e diversa esperienza soprattutto in AHL, anche se ha visto stralci di massima lega ogni tanto. Bisogna vedere se Gibson riuscirà stabilmente ad imporsi come buona opzione come backup, e se riuscisse a farlo l’anagrafe gli garantirebbe il ruolo. Non da escludere però una rotazione a tre, soprattutto se si volesse sgravare un po’ di peso dal titolarissimo, per lasciarlo più fresco in post-season.
Attualmente Gibson è nella taxi squad, chiaro indicatore che McElhinney perlomeno inizierà come secondo, ma vedremo l’evoluzione della situazione nel frattempo.
Defensemen
Nel first pair domina a sinistra Victor Hedman, MVP dei Playoff l’anno scorso e decisamente uno dei defenseman migliori della lega da anni. Hedman è particolarmente efficace sia in attacco che in difesa, un giocatore completo ed adatto ad ogni situazione, con capacità di posizionamento e fisiche ben sopra la media. Un vero franchise defenseman, come ha dimostrato in tutta la sua carriera fino ad ora a Tampa, coronata con la coppa l’anno scorso. A suo fianco, l’ex Blackhawks Jan Rutta, che stabilizza il pair lasciando Hedman più “libero” di fare il suo gioco in attacco, rimanendo comunque pericoloso grazie alla buona capacità di tiro.
Dietro di loro, nel third pair, McDonagh rimane giocatore esperto ed altrettanto capace in tutte le aree di gioco. Un leader che ha fatto grandi cose come membro dei Rangers, McDonagh è stato chiave nella vittoria della Stanley Cup, e non fa sentire la mancanza di Hedman quando si scambiano posizione sul ghiaccio.
Al suo fianco, Erik Cernak, un colosso ancora giovane, solo 23 anni di età, che sa già sfruttare il suo strapotere fisico per arginare l’attacco avversario, ma che ha dimostrato di avere potenziale inespresso anche sul lato offensivo del gioco.
E non c’è due senza tre: come già detto Tampa è carica di fenomeni, ed il suo gruppo difensivo è forse il migliore della lega. Infatti, possono permettersi di avere in third pair Mikhail Sergachev, un giocatore che in moltissime franchigie sarebbe visto come un talento su cui puntare tutto: fisicamente importante, capace di fare grandi cose sia difensivamente che offensivamente, sta imparando da Hedman e sta imparando bene, mostrandosi sempre più determinante. Per ora ad accompagnarlo è Luke Schenn, inizialmente nella taxi squad, che offre una presenza esperta e sicurezza difensiva.
Cal Foote è invece il prospetto per eccellenza in questo ruolo, per quanto riguarda i Lightning: fisico da vendere, tanto talento, l’ex 14° assoluta nel 2017 potrebbe trovare spazio durante la stagione in qualsiasi dei tre pair, in quando adatto per la sua presenza difensiva, e sarà sicuramente membro costante della loro taxi squad, anche se mi aspetto che Schenn o Rutta lasceranno il posto prima del previsto.
Da segnalare anche Andreas Borgman: il 25enne finlandese ha fatto il suo in prestito in Liiga, ed è una presenza molto fisica con un gioco two-way ben sviluppato. Il suo problema è che gioca a sinistra, e quindi non avrà spazio a meno di infortuni o necessità che interesseranno i tre pilastri da quel lato. Borgman rimane risorsa della taxi squad, pronto a subentrare in ogni emergenza.
Centri
In prima linea troneggia Brayden Point, uno dei giocatori più dinamici della lega. Con lui, Stamkos si è spostato ala, per dar sfogo al suo goalscoring. È un giocatore incontenibile, un playmaker con una visione assurda e con tocco sopraffino. Combina questo con skating e stickhandling da vertigini, ed ottieni una stella. Dietro di lui ha sempre più spazio Anthony Cirelli, il classico centro two-way con naso per le giocate difensive, testa sempre in partita con ottimo decision-making e intuito sottoporta.
Dietro di lui le risorse comunque abbondano: quando Yanni Gourde è in terza linea, significa che l’abbondanza non manca. Un centro fisico, capace di grandi giocate in attacco e in difesa, letale nella rush, Gourde rimane giocatore chiave nella checking line di coach Cooper. In quarta linea, Mitchell Stephens, 23 anni, 38 partite l’anno precedente e ancora potenziale da sfruttare.
L’undrafted free agent Alex Barré-Boulet rimane parcheggiato in AHL, per essere “testato” in acque diverse dalle junior, ma il ragazzo ha talento e sa produrre. Non si sa quando e se l’AHL inizierà la sua stagione, ma rimane un giocatore che potrebbe essere efficace in NHL e con le attuali regole e complicazioni, poterlo vedere sul ghiaccio della massima lega non è da escludere.
Ali
Nikita Kucherov è definitivamente fuori gioco per la Regular Season, e questo è un duro colpo per Tampa. Però il russo potrebbe tornare per i playoff, e Tampa ha comunque tutto il talento necessario, e di più, per qualificarsi alla post-season anche in una posizione di vantaggio. Rimane comunque un peccato non poter vedere un talento come Kucherov in campo.
Ondrej Palat lo sostituisce in prima linea, un talento sempre messo in ombra dalle grandi stelle di Tampa, ma incredibilmente sottovalutato. Avrà ancora più spazio del solito, e saprà produrre come al solito. Stamkos riprende la sua posizione a destra, dopo non aver potuto contribuire alla regular season dell’anno precedente: rimane un goalscorer letale, ed un giocatore di primissima categoria.
Al fianco di Cirelli, Killorn e Tyler Johnson. Il primo è un’ala efficace difensivamente, capace di grandi recuperi e check, fisicità quando serve e forecheck aggressiva. Il secondo è un ex centro dinamico, capace di metterla in fondo al sacco e di inventarsi passaggi al bacio. Una linea equilibrata e con tanto potenziale, utile anche per situazioni di contenimento.
In third line, Blake Coleman e Barclay Goodrow sono due ali veloci e fisiche, capace di gioco two-way e di scatti fulminanti, adattissime a Gourde ed in generale al gioco di Cooper. Coleman attualmente è stato rimesso in squadra, dopo un contagio COVID.
In fourth line Pat Maroon offre la sua presenza veterana e la sua fisicità, mentre Matieu Joseph, dopo aver fatto vedere ottime cose in passato, cerca di scalare le gerarchie, con ancora molto potenziale da esprimere.
Alexander Volkov ha sostituito Coleman nelle ultime uscite di Tampa: rimane parte della taxi squad e si vedrà se potrà dare continuità alla sua esperienza NHL. Questo giocatore ha sempre prodotto molto in AHL, e ha talento, ma come al solito Tampa è serrata, piena di talento: è difficile prendersi il posto di uno dei veterani.
Tra i prospetti, da segnalare diverse ali con molto potenziale: Il ventiduenne Boris Katchouk, dopo due ottime stagioni in AHL dove ha dimostrato una crescita notevole, potrebbe far comodo come ricambio a sinistra.
Taylor Raddysh, anche lui ventiduenne ma attivo sull’altro lato, ha caratteristiche fisiche, di potenziale e di produzione simile a Katchouk, ed anche lui avrebbe probabilmente avuto più spazio in una squadra con meno talento. Attendendo la AHL per entrambi, rimangono risorse preziose.
Infine, il ventenne e third rounder nel 2019 Maxim Cajkovic ha giocato in prestito nella sua nazione, la Slovacchia, dove ha fatto vedere tutto il suo talento, e si approccia a tornare nelle junior, ma è un talento sempre da tenere d’occhio.
Vittima delle magie di Patrick Kane, mi innamoro dell’hockey su ghiaccio e dei Chicago Blackhawks negli anni d’oro delle tre Stanley Cup. Talmente estasiato dal disco da non poter fare a meno di scriverci a riguardo.
Recentemente folgorato dai Blue Genes di Toronto, e dal diamante in generale.