Status: Rebuild conclusa

I Devils hanno fatto incetta di giovani e pick, e hanno preso qualche veterano di spicco. È il momento di raccogliere i frutti del post-Taylor Hall, e cercare di far girare questo roster che ha tonnellate di potenziale ma davvero poche certezze.

Goalie

Mackenzie Blackwood ha appena compiuto 24 anni ed ha raggiunto la maturità necessaria per essere il goalie titolare dei Devils per diverse stagioni, o perlomeno così ci si augura. Nell’ultima stagione Blackwood gioca ben 47 partite vincendone 22, con una GAA di 2.77 e una percentage di .915, statistiche di tutto rispetto per il debutto come goalie principale di una franchigia che, diciamocelo, non è la più solida della lega. Con un frame da colosso di 193 centimetri per 102 chili, Blackwood segue la linea verde della rebuild ma da anche l’impressione di essere pronto adesso.

Dietro di lui l’icona Blackhawks, Corey Crawford, che dopo aver fatto la storia nella Windy City si approccia a diventare mentore e a dare una mano ai Devils, nel tentativo di una rinascita. A 35 anni, Corey è un perfetto backup che può tirare fuori esperienza e periodi di imbattibilità vitali per una franchigia moderna, che ha sempre bisogno di un tandem solido.

A livello di prospetti, da tenere d’occhio Nicolas Daws, goalie con frame importante di 193 cm per 92 chili. A 20 anni appena compiuti, mostra molto potenziale, ed è stato straordinario in OHL. Scelto 84esimo nel 2020, considerato il miglior goalie nordamericano della classe del draft appena passato, ha molto potenziale per crescere e diventare perlomeno un giocatore di livello NHL. Vederlo in AHL è probabile, in NHL per degli stralci, soprattutto se si vuole conservare la forma fisica di Crawford, spesso a rischio infortunio.

Defensemen

Will Butcher e PK Subban si candidano come first pair: Butcher a 25 anni ha deluso un po’, in quanto c’è stato un calo dopo un anno da rookie fenomenale. Dai 44 di due stagioni fa, Will passa prima a 30 e poi a 21 punti, sottolineando come forse il suo anno da matricola fosse stato condizionato dalla qualità che aveva davanti, Taylor Hall su tutti. Ma alla sua età, si crede possibile un ritorno a migliori performance. Subban, che ha deluso nella sua nuova avventura, rimane talento puro e carismatico.

Certo non impossibile che possa inserirsi il prospetto Ty Smith: attualmente probabile nel third pair, Ty Smith, LD moderno con corporatura in stile Cale Makar, fu 17esima nel 2018 e compirà 21 anni a Marzo. Nelle sue ultime tre stagioni nelle juniors in WHL, con gli Spokane Chiefs, totalizza sempre più di un punto per partita. Se dovesse convincere durante la stagione, chissà che non possa salire nelle gerarchie.

Second pair per Damon Severson a destra, defensemen più costante per I Devils in questi anni, e Ryan Murray, ottimo acquisto in arrivo dai Blue Jackets che può dare esperienza e produzione. Oltretutto il primo ha 26 ed il secondo 27 anni, dunque hanno sicuramente diversi anni dove giocare ancora al top delle loro possibilità. Third pair che si chiude con Kulikov e Carrick, due defensemen difensivi che possono fare il lavoro sporco.

Oltre a Smith, c’è solo un altro prospetto intrigante nel ruolo di defensemen nel sistema Devils, ed è Kevin Bahl. Colossale LD da 200 centimetri per ben 109 chili di peso, ha appena 20 anni e fu 55esima nel 2018. Ovviamente uno shutdown D che farà di fisicità e reach le sue caratteristiche principali, nelle Juniors ha fatto vedere stralci di produzione. Non credo lo vedremo in opening night, ma sicuramente sarà valutato nel corso dell’annata.

Centri

Insieme al già citato Blackwood, è in questo ruolo che troviamo le due principali colonne portanti del panorama Devils: Nico Hischier e Jack Hughes. Il primo fu 1st overall pick nel 2017, il secondo nel 2019. Due giocatori profondamenti diversi, ma di grandissimo talento.
Hischier è una forza two-way: difende molto bene, sa muoversi e posizionarsi, ed è pericoloso sia come passatore che come scorer.

Anche lui però ha sofferto il declino dei Devils e la sua produzione è calata. Deve dimostrare di essere un talento cristallino, cosa di cui io sono convinto, allontanando le voci che lo davano solo come “prodotto” del buon gioco di Taylor Hall.

Hughes ha avuto una delle stagioni da rookie più difficili di sempre: altissime aspettative, pessima situazione nella franchigia tra rivoluzioni ed infortuni. Può e deve riscattarsi, e far vedere perché tanti lo hanno chiamato talento generazionale.

Che i due centri da top six per New Jersey siano loro non c’è dubbio. Dietro di loro però la gara sarà accesa: Travis Zajac è veterano e bandiera della franchigia, ed è sicuramente ottimo nel suo ruolo difensivo in third line. Scalzarlo sarà molto difficile. Al contrario, in fourth line un posto aperto c’è ed i prospetti che potrebbero tentare il management dei Devils non sono pochi.

Yegor Sharangovich sta facendo benissimo in KHL, e non si era comportato male l’anno scorso nella sua seconda in AHL. Centro con frame imponente, 22 anni, gemma del quinto nel 2018, sotto il profilo fisico e per quanto riguarda la maturità, ha le carte in regole per tentare di prendersi la quarta linea.

Allo stesso modo Benjamin Baumgartner, gemma del sesto round nel 2020. 20 anni di età, 21 ad aprile. Centro undersized, da 0.73 a 0.76 punti per partita nella National League Svizzera. A livello di età è maturo, perché non dargli un’opportunità? Trovo che gareggiare per un posto nel roster ed un eventuale debutto in fourth line sia del tutto possibile.

Ali

Sicuramente un reparto “ricostruito”, in quanto i prospetti sia a sinistra che a destra sono moltissimi. Ad accompagnare Hughes saranno probabilmente l’ex Maple Leafs Andreas Johnsson a sinistra, e l’ex superstar KHL Nikita Gusev a destra.

Lo svedese ha sempre fatto vedere ottime cose a Toronto ed ha appena compiuto 26 anni, con una prime tutta da vivere. Con Toronto che ha deciso di rinunciare a lui ed al suo gemello Kapanen per problemi di cap, Andreas ha sicuramente una grande occasione per imporsi come protagonista.

Gusev l’anno scorso brilla come rookie, perlomeno per quanto mi riguarda: arriva in una franchigia in una situazione decisamente instabile e fragile, ma mantiene un’altissima qualità di gioco e produzione. Se dovesse trovare chimica con Johnsson e la linea si mantenesse in salute per tutta la stagione, non ho dubbi che Gusev farà capire ancora meglio perché pochi anni fa era la stella più brillante della Kontinental.

Ad accompagnare Hughes un altro ex super-rookie, Jesper Bratt, a sinistra. A destra invece il veteranissimo Kyle Palmieri, che ha sempre fatto il suo dimostrandosi goal-scorer affidabile, oltre ad essere prezioso nello svolgere molto lavoro sporco.

Nella bottom-six si aprono le scommesse: i prospetti in gioco sono decine, e si aggiunge anche Miles Wood come presenza ormai più che stabile. Wood è ottimo nel two-way e ha potenziale inespresso, dunque credo rimarrà dov’è, al fianco di Zajac a sinistra.

A fargli compagnia a destra sono potenzialmente davvero tantissimi: Pavel Zacha, eterno incompiuto che potrebbe tornare anche al ruolo di centro, è sicuramente un candidato, in quanto ancora giovane e con potenziale. Michael McLeod è un altro nome su cui i Devils hanno sempre puntato molto, e a 22 anni c’è ancora moltissimo margine, ma deve iniziare a dare di più.

Si aggiungono poi Nick Merkley e Nathan Bastien, anche loro anagraficamente pronti ora e con tanto da dire, ma anche molto più da dare se vogliono trovarsi un ruolo stabile nella franchigia.

Nick Merkley compirà 24 anni a Maggio, fu 30esima assoluta nel 2015. Cresciuto come playmaking center, ora si è convertito in RW. Piccolo ma pesante, ha fatto bene in AHL, arrivando anche ai 18 goal. Ora non se la sta cavando male in Liiga. Non avrà magari moltissimo potenziale, ma può trovare un ruolo.

Nathan Bastian invece ha fatto i 23 da poco, fu 41esima nel 2016. RW con corpo da Power Forward, ha fatto vedere buone cose, non straordinarie, in AHL, ma ha potenziale come goalscorer e la sua fisicità non va sottovalutata.

Il posto invece mancante a sinistra ha diversi candidati a sua volta: Jesper Boqvist, 22 anni da poco, 36esima assoluta nel 2017, già visto per 35 partite in NHL la scorsa stagione, non ha brillato, ma è troppo giovane per non dargli un’altra possibilità. Ex centro, probabilmente avrà futuro solo come LW. Un profilo standard a livello fisico, molto offensivo, il suo gioco in patria fa ben sperare in una crescita. Insieme a lui spicca poi Nolan Foote, 20 anni a novembre, LW con corpo da Power Forward da ben 193 centimetri per 91 chili, praticamente identico al già citato Bastian. Debutterà sicuramente in AHL, ma potrebbe sorprendere nei training camp. Se i Devils vorranno fisicità, è un uomo da battere.

La cosa curiosa poi è che i migliori prospetti nel ruolo di ala per i Devils sono quelli che hanno appena scelto nel 2020, tutti e due a destra. Dato la ricchezza che si ritrovano per le mani, non penso che decideranno per il rischio di bruciare uno di loro, ma il talento spesso non chiede spiegazioni, ed esplode quando deve, dunque non posso non menzionare i due talentini da first round che New Jersey si è aggiudicata molto recentemente.

Il primo è Dawson Mercer, 19 anni ad ottobre, 18esima nel 2020. RW con corporatura simile a Boqvist, legge bene il gioco ed appare sprecato nelle Junior. È un giocatore capace di spaccare il gioco, un po’ come veniva visto proprio lo svedese, ma ha 3 anni di meno e anche potenziale two-way.

Ma è il secondo ad entusiasmare di più: Alexander Holtz, top pick, il settimo, del recente draft 2020. Solo 18 anni, ne farà 19 a gennaio. Ha il fisico ed il talento per rientrare nel roster dall’inizio, basta vedere come sia già migliorato in SHL in una sola stagione (da 0.45 a 0.68 punti a partita). Frame tipico da ala stellare, vedremo se NJ deciderà di farlo maturare ancora un anno in Svezia (vedi Vancouver con Elias Pettersson) oppure tentare il tutto per tutto e consegnarlo al roster NHL.

Rumors

  • Ci sono diverse difficoltà con il contratto di Jesper Bratt, RFA che non ha ancora siglato un nuovo accordo con i Devils. Bratt ora come ora figura probabile ala sinistra di Jack Hughes in seconda linea, ma se un accordo non dovesse essere raggiunto, si aprono opportunità per Wood o per uno dei prospetti menzionati sopra.
  • Non sembra che ci sia l’intenzione di scambiare Kyle Palmieri presto, anche se l’abbondare di ali destre nella pipeline dei prospetti di New Jersey suggerisce che la mossa potrebbe essere dietro l’angolo in ogni momento.

 

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