Status: Rebuild
Minnesota pare sia in rebuild da quando è nata, ma in ogni caso eccoci qui. Dopo un breve stint dove c’era perlomeno speranza di arrivare ai playoff in stagioni consecutive, una chiara eccessiva distanza con le franchigie top della lega ha portato alla decisione di ricominciare, anche perché molti dei giocatori più importanti degli Wild iniziavano ad avere una certa età.
Nella prima stagione senza Mikko Koivu da praticamente sempre, Minnesota cercherà di capire quali dei suoi giovani potrà brillare di più e, magari, garantire una base solida alla franchigia per costruire un progetto duraturo.
Goalie
Molto trambusto in questa posizione, che è stata una delle prime interessate dalla rebuild. L’anno scorso, Minnesota si è detta estremamente delusa dalla performance di entrambi i suoi goalie, sia lo starter Devan Dubnyk che il backup Alex Stalock. Il primo attualmente veste casacca Sharks dopo una trade, il secondo per ora è nel roster, ma con tutta probabilità perderà il posto.
A sostituire Dubnyk è Cam Talbot, alla sua terza franchigia in pochi anni. Dopo lo stint ad Edmonton e la speranza di fare meglio a Calgary, Cam ricomincia di nuovo da Minnesota. Talbot è un goalie che ha fatto vedere più volte di possedere grande talento, ma non è ancora stato capace di diventare quella colonna portante solida che ogni franchigia vuole tra i pali. Ormai più che maturo a 33 anni, per Cam è l’ultimo treno: se non dovesse convincere di nuovo, probabilmente dovrà aspirare a concludere la sua carriera come backup o come “segnaposto” in attesa di una vera stella.
Il candidato però numero uno a fargli da backup e, nelle speranza degli Wild, magari a sottrargli presto il posto è Kaapo Kahkonen. 24 anni compiuti ad agosto, dunque ben 9 in meno dell’attuale starter, Kahkonen si mette in luce in AHL con una stagione davvero ottima: colleziona 25 vittorie e solo 6 sconfitte non overtime, una GAA sublime di 2.07 ed una save percentage non male di .927
Le statistiche lo promuovono, considerando che spesso il volume di tiri che arriva in AHL è superiore e che la difesa non è stretta o di qualità quando lo è nella lega maggiore.
A 24 anni, Kahkonen ha già una certa maturità e se dovesse convincere, vederlo prendere il ruolo di starter nella stagione successiva a questa non sorprenderebbe. Per ora dovrà battere Stalock nei training camp per garantirsi la posizione di numero due.
Defensemen
Probabilmente il gruppo con più qualità per Minnesota, che ha una top 4 davvero d’élite: Ryan Suter, Jared Spurgeon, Jonas Brodin e Matt Dumba. I problemi però sono due: Suter invecchia, e Dumba molto spesso è fuori causa infortunio.
Le voci degli ultimi tempi (in realtà dalla fine dei playoff 2020) danno Matt Dumba come probabilissimo in partenza: quello che ci dimentichiamo è che l’anno prossimo Seattle debutterà una nuova franchigia NHL, e quindi avremo un Expansion Draft. Minnesota crede che Dumba possa essere esposto, in quanto sarebbe il meno conveniente da proteggere in termini di rendimento e contratto.
In ogni caso, movimenti di roster a parte, per ora Matt rimane giocatore Wild. E con questi quattro, non possiamo che rimanere “settati” a livello di top 4.
Nel third pair, per ora figurano Carson Soucy e Brad Hunt: il primo un D con poco potenziale ed il secondo un veterano con poco da dire. Sono stato forse un po’ cattivo nei loro confronti, ma sicuramente una franchigia che vuole ricominciare e che vede in Suter una risorsa quasi alla fine, e in Dumba un “expendable” ha bisogno di carne fresca e soprattutto con del potenziale da sviluppare.
Purtroppo però nella “pipeline” di Minneosta di defensemen ce ne sono davvero pochi: l’unico che potrebbe smuovere le acque nei training camp è il ventenne Calen Addison. Canadese, 53esima assoluta nel 2018, Addison è un D moderno, dalle spiccate qualità offensive, che ha superato il punto per partita nelle Junior per praticamente tre stagioni consecutive in WHL, come membro dei Lethbridge Hurricanes.
Previsto il debutto in AHL, ma una prestazione convincente nei training camp e possibili movimenti potrebbero magari offrire al ragazzo un’opportunità.
Centri
Koivu e Staal hanno dato l’addio: il primo non rinnovato causa età, il secondo scambiato a Buffalo per Johansson, di cui parleremo presto. Questo lascia un vuoto considerevole, considerato anche il fatto che due anni fa se ne vanno anche Mikael Granlund e Charlie Coyle.
Attualmente il candidato numero uno a centro di prima linea è Marcus Johansson stesso, anche se non si avvicina granché all’idea di rebuild che ha Minnesota.
È possibile che Johansson possa essere una soluzione scelta in quanto le due ali da first line più quotate sono piuttosto giovani, però bisogna dire che c’è un prospetto che potrebbe infilarsi in questo ruolo: la nona scelta del 2020 Marco Rossi.
Rossi ha già 19 anni, gli ha compiuti a Settembre, ed è fisicamente pronto alla NHL. Oltretutto è ambizioso, determinato e assolutamente competitivo.
Rossi è un uomo da 120 punti in 56 partite nella sua ultima stagione in OHL, una media impressionante in quella che è comunemente identificata come la migliore lega giovanile del Canada, e probabilmente al mondo.
Personalmente, non credo abbia bisogno di tempo per debuttare. Il Draft 2020 è stato uno dei più ricchi di talenti che abbia mai visto, e Rossi, pur essendo stato scelto come nono, è prontissimo ai professionisti della qualità più alta. Azzardo il fatto che, se non in first line, lo vedremo in second line.
In third line, Joel Eriksson Ek rappresenta la soluzione superideale: lo svedese è un ottimo centro difensivo, capace anche di dire la sua a livello di produzione. Se Rossi non dovesse convincere poi, Eriksson Ek potrebbe direttamente occupare la second line.
Nick Bonino e Victor Rask rappresentano due giocatori che danno depth al ruolo, con il primo che può fornire esperienza ai giovani. Al di fuori di Rossi poi non ci sono prospetti che si candidano a prendersi granché. Rossi, Johansson ed Eriksson Ek si giocano le prime due linee, con l’uscente a battagliare con Bonino e Rask per la bottom-six.
Ali
In first line, a destra, probabilmente il giocatore più produttivo del roster in Kevin Fiala. Ex Predators, lo svizzero migliora sempre di più e ha compiuto 24 anni a Luglio. Questa sarà la sua quinta stagione in NHL, e l’anno scorso arrivano 54 punti in 64 partite in una squadra sottotono. Fiala arriva sempre, con comodità, ad almeno 20 goal per stagione e sinceramente trovo che abbia spazio per arrivare tranquillamente a 30.
A sinistra finalmente debutta in NHL Kirill Kaprizov: il russo ha conquistato la KHL a suon di goal, compirà 24 anni ad Aprile e fu gemma nascosta nel 2015, 135esima scelta.
Purtroppo per Minnesota, Kirill ha scelto di passare qualche stagione in più in Russia, diventando una stella in KHL. Ora è pronto finalmente a darsi per la NHL ed il talento c’è decisamente. Kaprizov è sicuramente uno dei candidati a Rookie of the Year e Minnesota probabilmente si aspetterà una 50 di punti da lui, e perlomeno 15 goal. Ma c’è il potenziale per fare di più (vedi ad esempio Artemi Panarin nella sua stagione di debutto).
In second line, a destra il veterano Zach Parise e a sinistra Jordan Greenway, che ancora sembra avere margine di miglioramento. Greenway compirà 24 anni a Febbraio, è un power forward che, dopo ottime stagioni in NCAA per Boston, ha avuto un rendimento altalenante in NHL, dove comunque si è ormai preso un posto fisso. Questa stagione l’occasione per esplodere definitivamente.
In third line, cruciale l’arrivo di Nick Bjugstad da Pittsburgh, che offre una presenza di esperienza ed ottima sia in attacco che in difesa, mentre ad accompagnarlo con tutta probabilità sarà Nico Sturm. Il 25enne Sturm ha avuto una buona stagione in AHL l’anno scorso, dopo una florida carriera in NCAA. Ora avrà lo spazio, come ala convertita, per fare bene anche nella lega maggiore. Data età e presenza fisica, si prospetta sfidante naturale a Greenway per la seconda linea.
Ryan Hartman, 26 anni, e Marcus Foligno, 29, sono ancora validi giocatori di esperienza ed adatti anche ad un gioco di contenimento e fisico. Oltretutto, rimane infortunato ma parte integrante del roster Mats Zuccarello, che offre esperienza da veterano e playmaking di fino.
A livello di prospetti, oltre ai già menzionati Kaprizov e Sturm, c’è anche il giovanissimo Adam Beckman, 20 anni a Maggio. L’anno scorso, Beckman viene eletto MVP della Western Hockey League come membro degli Spokane Chiefs, totalizzando in 63 partite ben 107 punti, con quasi 50 goal. Sa segnare, ha profilo fisico e potrebbe conquistare nei training camp come ala sinistra, possibile sostituto di Greenway o Sturm se dovessero deludere.
Rumor
- Victor Rask è critico al momento, in quanto non c’è spazio per inserirlo e ha una storia di infortuni preoccupante. Dumba, come già detto, è spesso fuori per infortunio ed è il D più sacrificabile in vista dell’Expansion Draft. Infine, Foligno, pur non occupando molto cap space, non è nei piani della squadra dati i tanti prospetti a venire nel ruolo di ala. Tutti e tre sembrano essere sul trade block di Minnesota
- Fan e management sono davvero eccitati per Kaprizov: secondo gli esperti, l’ala russa è il Rookie più atteso nella storia della ancora giovane franchigia. Lo dimostrano anche i centri scommesse: Kaprizov è il più quotato per la vittoria del Calder Trophy.
Vittima delle magie di Patrick Kane, mi innamoro dell’hockey su ghiaccio e dei Chicago Blackhawks negli anni d’oro delle tre Stanley Cup. Talmente estasiato dal disco da non poter fare a meno di scriverci a riguardo.
Recentemente folgorato dai Blue Genes di Toronto, e dal diamante in generale.