Da qualche settimana sono in corso i Development Camp delle varie franchigie NHL, con lo staff ed il management dei vari team atto a valutare lo sviluppo dei vari talenti che fanno parte delle grandi prospect pool delle singole squadre.
Aspettando i training camp di settembre dove si avranno le vere conferme, in una serie di 4 articoli focalizzati sulle diverse division cercheremo di presentare i nomi più caldi da osservare con la lente di ingrandimento.
Si inizierà dalla Metropolitan Division, in quanto qui saranno di casa i due giovani fenomeni del Draft 2019: Jack Hughes, centro per i New Jersey Devils, e Kaapo Kakko, ala destra (si suppone) per i New York Rangers.
Ed è proprio dai Devils che inizieremo la nostra analisi.
New Jersey Devils
Menzione d’Eccezione: Jack Hughes, Centro, 1st Overall nel 2019
Ovviamente va fatta una parentesi separata per Hughes che, similmente a McDavid o Matthews negli anni precedenti, non è in discussione e anzi, è previsto sicuramente come un “franchise-changing” player, un ragazzo che seppur debuttante sarà capace di offrire prestazioni d’elite in un one-two punch con Nico Hischier. Recordman del Development Program degli USA, Jack è sicuramente già centrale nei piani del GM Ray Shero e di coach John Hynes, aspettando solo di capire se affiancherà o meno Taylor Hall nella first line.
Prospect(s) to Watch: Ty Smith, Defenseman, 17th Overall nel 2017 e Michael McLeod, Centro/Ala Destra, 12th Overall nel 2016
Il primo è un defenseman “new age”, uno skater veloce con ottime skill offensive che fa della sua abilità di aggiungersi alle situazioni d’attacco la sua arma più letale, che sia una situazione 5-on-5 o durante una Power-Play. Smith ha impressionato molto il Management dei Devils ed è adatto alla transizione verso un gioco più moderno e veloce che sposa bene le caratteristiche dei top player di New Jersey, Taylor Hall su tutti. Il capitano degli Spokane Chiefs in Western Hockey League ha chiuso la sua quarta stagione nelle juniors con una media di 1.2 punti a partita, guidando la sua squadra alle Western Conference Finals e dimostrando che le leghe minori forse gli stanno un po’ strette. Un left-shooting defenseman dalle spiccate doti offensive, Smith potrebbe essere il sostituto dell’attuale capitano dei Devils, Andy Greene, che gioca quest’anno il suo ultimo anno di contratto con New Jersey. Saranno Ray Shero e John Hynes a valutare se premere il grilletto subito o pazientare, ma sicuramente gli occhi di molti saranno su questo giovane D nativo del Saskatchewan.
Il secondo per chi segue l’hockey, e i Devils in particolare, è già noto: McLeod ha già disputato 21 partite come membro dei Devils in NHL, cosa che lo rende ancora un Rookie per l’anno prossimo, senza brillare troppo (collezionerà solo 3 assist in totale) con la giustificante di essere finito in un vero e proprio cimitero, data l’enorme quantità di infortuni che ha colpito NJ la passata stagione. McLeod ha un fisico da Power Forward e in AHL ha fatto vedere ottime qualità, con una stagione da debuttante che ha dimostrato la sua prontezza per sfide più grandi. Il punto sarà capire dove troverà spazio: i Devils hanno una ottima depth in mezzo con Hischier, Hughes e Zajac e non sembra verosimile vedere un rookie come centro della Fourth Line di New Jersey, quindi sarà possibile vedere McLeod in azione come ala destra, a la Blake Wheeler. Sicuramente sarà decisiva l’impressione che McLeod darà a Settembre per garantirgli o meno un’opportunità.
New York Rangers
Menzione d’Eccezione: Kaapo Kakko, Ala Destra/Centro, 2nd Overall nel 2019
È raro dover fare due menzioni d’onore di fila, oltretutto nella stessa division, ma come nel 2016 anche questo draft ha regalato un duello USA-Finlandia più che suggestivo, con due prospetti che hanno tutte le carte per essere superstar dal loro primo anno in NHL. Non sono pochi quelli che sostenevano che Kakko fosse il numero uno del Draft e che potesse essere meglio di Hughes a conti fatti, ma del resto lo stesso accadde con Matthews e Laine e non penso che Toronto o Winnipeg abbiano da lamentarsi. Unica questione: giocherà ala oppure centro? Il finlandese ha fatto capire di essere abile in entrambi i ruoli ma starà a coach Quinn stabilire dove possa veramente brillare. Noi, per ora, lo tratteremo come Ala Destra, suo ruolo naturale.
Prospect(s) to Watch: Adam Fox, Defenseman, 66th Overall in 2016 (Flames) e Vitali Kravtsov, Ala Destra, 9th Overall in 2018
Non accusatemi di barare ma, anche nel caso dei Rangers, decidere chi tra questi due fosse il prospetto più “hot” della pipeline non era affatto facile. E allora, con modestia, anche qui il pick è doppio: Fox è già ampiamente conosciuto da chi segue il ghiaccio NCAA, dove Adam ha collezionato stagioni record con gli Harvard Crimson, arrivando a contendersi l’Hobey Baker Award 2019 poi vinto da Cale Makar, super-prospetto degli Avalanche. Fox è stato spesso citato per la sua intelligenza dentro e fuori dal campo, per essere un professionista vero e per avere le caratteristiche necessarie a brillare nella NHL di oggi. Non bisogna farsi ingannare dal fatto che sia passato dai Flames a Carolina e che sia poi arrivato a New York: il ragazzo ci sa fare. Fox è previsto come compagno di pair di Marc Staal, un veterano che sicuramente potrà aiutarlo ad abituarsi ai ritmi della NHL, ma non si esclude un ruolo più grande date le continue voci sulla possibilità che Kevin Shattenkirk finisca sul trade block.
A seguire il pupillo del GM Jeff Gorton, che proprio non riesce a smettere di fare i complimenti ad un giovane ragazzo che ha stupito, tra l’altro, per la sua dedizione nell’imparare la lingua inglese e nell’abituarsi al lifestyle newyorchese. Kravtsov è un’ala destra che ha soggiornato lo scorso anno in Kontinental Hockey League per i Traktor Chelyabinsk con i quali ha pareggiato e conquistato diversi record: due anni fa, prima di essere scelto, superava il record di Yevgeny Kuznetsov per il maggior numero di punti da parte di un under-18 nei playoff KHL e quest’anno ha eguagliato il record di maggior numero di punti in regular season di un under-20 che, neanche a farlo apposta, appartiene al suo compagno di squadra nuovo fiammante Artemi Panarin. Insomma, se Kravtsov finisce per essere forte quanto Kuzy o The Bread Man, credo che nessuno si lamenterà in quel del Madison Square Garden. Collocamento? Il ruolo di Kakko rende più difficili le previsioni, ma mantenendo Kaapo come Ala Destra probabilmente finirà nella bottom-six in compagnia di Chytil/Strome e del connazionale Namestnikov. Se invece il prodigio finlandese finisse davvero a giocare come centro, un opportunità nella top-six non sembra essere preclusa.
Philadelphia Flyers
Prospect to Watch: Morgan Frost, Centro, 27th Overall nel 2017
Frost aveva drizzato le antenne di molti in Broad Street dopo una stagione da quasi-MVP e protagonista nelle Finals, purtroppo perse, in OHL con 112 punti in 67 partite all’attivo. L’anno dopo, non contento, ne ha infilati 109 in 58. La produzione nelle juniors è senza dubbio sopra le righe e necessita uno stop: Frost è pronto per giocare con i grandi. Il ragazzo, alto “solo” 180 cm ma con un frame potente (84 kg) che ha migliorato nell’ultimo anno, ha anche superato quei presunti limiti fisici che fanno tanto paura allo staff ed ora potrebbe essere uno dei protagonisti della nuova gestione dei Flyers sotto Alain Vigneault. Ecco, Vigneault è famoso, lo sappiamo, per essere un fan dei veterani e aspettare più del solito per dare chance importanti ai giovani, però Frost ha tutto il talento per convincere il suo nuovo coach del fatto che può contribuire sin da subito. Certo, Couturier e Hayes sono davanti rispetto a lui, e ci sarebbe anche un certo Nolan Patrick tartassato per le sue deludenti prime due stagioni, ma i rumors di uno shift permanente di Patrick ad ala destra ci sono e Frost potrebbe trovare spazio come centro della third line dei Flyers.
Columbus Blue Jackets
Prospect to Watch: Emil Bemstrom, Centro, 117th Overall nel 2017
Ora, se dobbiamo fare le condoglianze ad un team in questa off-season, i Blue Jackets sembrano il soggetto più adatto: perdere non solo Panarin, ma anche Bobrovsky e Duchene in un’unica free agency fa male, per quanto ne dica Jarmo Kekkalainen. Però coach Tortorella ed il GM finlandese sono convinti che Columbus sia ancora solida abbastanza da qualificarsi ai playoff la prossima stagione, non spaventata dai tremendi miglioramenti fatti da alcune compagne di division. Un po’ di fortuna nascosta per il team dell’Ohio però non guasta: può darsi che una delle gemme del Draft 2017 sia proprio caduta in mano ai Jackets, e si parla di Emil Bemstrom, ventenne centro del Djurgardens IF in Swedish Hockey League, che ha concluso la sua stagione da rookie nella top league svedese con il Rookie of the Year award ed il premio come capo cannoniere della regular season. Il classico giocatore spuntato fuori dal nulla, Bemstrom potrebbe trovarsi la strada spianata dai tanti addii e dal grande spazio vuoto lasciato dietro. Sicuramente i Training Camp ci daranno modo di conoscere meglio questo prospetto svedese che potrebbe vedere anche una transizione ad ala destra, date le ottime abilità nel goal-scoring, in una third-line con Wennberg e Bjorkstrand.
Carolina Hurricanes
Prospect to Watch: Jake Bean, Defenseman, 13th Overall nel 2016
È giusto menzionare altri due prospetti per quanto riguarda i ‘Canes: Martin Necas e Alex Nedeljkovic. Entrambi, insieme a Bean, sono stati fondamentali per la vittoria della Calder Cup quest’anno per i Checkers ma ho deciso di preferire a loro due Bean per due semplici motivi: il primo è che Necas lo abbiamo già visto per 7 partite la stagione scorsa e sappiamo che ha il necessario per rimanere nel roster dopo i training camp di Settembre mentre la seconda è che i goalie sono sempre difficili da valutare, anche se mi aspetto che Nedeljkovic si prenda il ruolo di backup dietro a Petr Mrazek.
Jake Bean è dunque il prescelto per gli Hurricanes, e questo perchè una trade avvenuta in questa off-season ha aperto diverse possibilità per il giovane D: in un presunto tentativo di togliere un po’ di pressione sul cap e di appunto creare spazio per Bean, gli Hurricanes hanno scambiato Calvin de Haan per Gustav Forsling dei Chicago Blackhawks. Bean ora si trova Forsling e Haydn Fleury davanti nel depth chart per quanto riguarda i left-shooting defensemen degli Hurricanes, ma mi aspetto che possa scalzare uno dei due e forse anche prendersi il ruolo di compagno di Justin Faulk nel second pair di Carolina. Bean potrebbe ancora guadagnare qualcosa dal punto di vista muscolare, ma ha fatto vedere di poter sostenere la fisicità dei professionisti in AHL ed oltretutto ha mostrato ottime doti di shooter, con 13 goal all’attivo nella scorsa regular season per i Checkers e 44 punti totali in 70 partite.
Pittsburgh Penguins
Prospect to Watch: Pierre-Olivier Joseph, Defenseman, 23rd Overall nel 2017 (Coyotes)
Ho scelto di non menzionare Teddy Blueger in quanto sembra già essere, similmente a Necas, confermato nei piani dell’anno prossimo. Preferisco dare invece luce a quei prospetti che dovranno dimostrare un miglioramento per convincere definitivamente lo staff a dare una chance. Joseph arriva nel blockbuster recente che ha visto Phil Kessel passare dal giallo-nero al deserto dell’Arizona e che ha portato nella Steel City due elementi interessanti: il primo è Alex Galchenyuk ed il secondo è proprio questo prospetto, un giovane D di cui John Chayka sembrava essere particolarmente convinto. Il fatto che l’abbia dovuto sacrificare per arrivare a Kessel non è stata sicuramente una decisione presa a cuor leggero, ma Arizona aveva bisogno di goal-scoring mentre Pittsburgh ha nettamente bisogno di una scintilla in più sulla blue-line che non provenga dall’eterno Kris Letang. I numeri sono dalla parte di Joseph nelle juniors, dove ha sempre fatto vedere un gioco completo con capacità offensive da manuale, ma il ragazzo ha un “difetto” che spesso lo rende argomento di discussione tra fan ed esperti: 188 centimetri di altezza ma solo 74 chili di peso, cosa che Joseph sta cercando attivamente di migliorare riempendo il suo frame per poter avere un miglior gioco fisico e soprattutto una miglior resistenza alle botte da NHL. In ogni caso, vedere come si comporta tra i grandi sarebbe bello ed è palese che il suo tempo in QMJHL debba arrivare a concludersi, perchè lì non ha più niente da imparare. Chissà se con una performance convincente ai Training Camp i Pens non decidano di dargli una chance per rivitalizzare un reparto difensivo che ha visto in Jack Johnson una netta delusione.
New York Islanders
Prospect to Watch: Oliver Wahlstrom, Right Wing, 11th Overall nel 2018
Il prospetto più pronto per l’NHL nella fucina di Long Island è senza dubbio il goalie del CSKA Moskva Ilya Sorokin, ma il ragazzo dovrà rimanere in Russia almeno ancora un anno, per contratto, e dunque non lo includo nella discussione. Molto interessanti sono invece le due selezioni consecutive fatte nel draft 2018 e, tra le due, ho deciso di escludere quella di Noah Dobson che però sicuramente avrà da dire la sua nei training camp. Perchè escludere lui e non Wahlstrom? Semplicemente perchè gli Islanders non hanno bisogno di una mano nel defensive core ma hanno bisogno di un forward che porti più goal-scoring e Wahlstrom si candida perfettamente. Il ragazzo non ha brillato particolarmente nel suo stint con i Boston College Eagles, ma in un breve lasso di tempo in AHL tra regular season ed una early exit ai playoff sembra essere tornato alla sua abitudine di segnare e di creare occasioni. Corpo da Power Forward, fisicamente prontissimo per i professionisti, Wahlstrom potrebbe essere la sorpresa per una squadra che ha fallito nel trovare una soluzione in Free Agency alle poche risorse offensive disponibili. Il collocamento del prospetto statunitense risulta un po’ più difficoltoso: con la third line intoccabile per Trotz e la coppia Eberle-Bailey sicuramente non scalzabile dall’inizio, può darsi che Wahlstrom prenda il posto di Ho-Sang nella fourth line di Komarov e Ladd per poi tentare, magari, una scalata a posizioni, o minutaggio, più prestigiose.
Washington Capitals
Prospect(s) to Watch: Ilya Samsonov, Goalie, 22nd Overall in 2015 e Alexander Alexeyev, Defenseman, 31st Overall in 2018
Anche qui faccio un po’ il baro, ma come già detto i goalie sono sempre un terno al lotto. Samsonov era già dato per backup di Holtby l’anno scorso dopo l’addio via trade di Grubauer, poi invece le chiavi sono state date a Copley, che non si è comportato male, e Ilya ha fatto esperienza per la prima volta su suolo nord-americano in AHL giocando per i Bears. Le statistiche non provocano urli di gioia ma ricordiamo che AHL e Goalie sono una combinazione bizzarra, che spesso non danno la reale idea del valore di un net-minder. In ogni caso, Samsonov ha tanto talento da essere stato scelto, come goalie, in un first round di un draft NHL e tutti sanno come questo sia piuttosto raro al giorno d’oggi. Oltretutto ha diverse stagioni di ottima esperienza in KHL ed è ovviamente più futuribile di Copley: è sicuramente su di lui che i Caps puntano per avere il successore di Holtby quando verrà il momento. Questo mi porta a dire che Ilya avrà la sua chance di superare Copley nelle graduatorie e giocarsi il posto da backup per la stagione. Ho però incluso anche un altro prospetto molto interessante in Alexeyev: similmente a Smith per i Devils, anche questo ragazzone russo ha ricevuto un’enormità di complimenti dalla direzione di Washington che è impressionata dalla sua fisicità combinata anche ad un gioco offensivamente sviluppato. Quando sei alto 193 centimetri per 89 chili a 19 anni sicuramente hai il potenziale per diventare una presenza fisica importante e se viaggi a circa un punto a partita nelle Juniors, nello specifico la WHL con i Red Deer Rebels, sicuramente sai dire la tua anche dal punto di vista della produzione. Senza dubbio Alexeyev avrà la chance di rimanere in gruppo per la regular season e magari scalzare Siegenthaler.
Vittima delle magie di Patrick Kane, mi innamoro dell’hockey su ghiaccio e dei Chicago Blackhawks negli anni d’oro delle tre Stanley Cup. Talmente estasiato dal disco da non poter fare a meno di scriverci a riguardo.
Recentemente folgorato dai Blue Genes di Toronto, e dal diamante in generale.