50 su 50, la statistica che ricorda i gol sulle rispettive presenze di Maurice Richard, statistica che loda i migliori. In Italia il mondo paradisiaco dell’hockey vanta il bomber nostrano per la Nhl raccontata al microfono, mister Pietro Nicolodi che “sopporta” Francesco Fiori e le sue (non tutte serissime) domande.

Partiamo col botto, ben quattro anni di ritardo tra le prime 50 domande e le prossime 50, ritardo dovuto alla crisi di governo, all’irruzione dei cinesi nel Milan e nell’Inter o al mondiale di calcio che l’Italia giocherà con la playstation? Ovviamente parliamo di Nhl, lo sport più bello del mondo.

1) Partiamo ovviamente dai campioni, Ovechkin ha stabilito due record, vincere la Stanley Cup e superare Ibra che non vincerà mai la Champions. Scherzi a parte, che Capitals sono stati?
“Tremendamente concreti. Splendidamente organizzati e capaci di fare le cose che non avevano mai fatto nel passato, tipo Holtby che fa il miracolo al momento giusto e Ovi e Kuznetsov che fanno danni incalcolabili in attacco. Tuti, però, hanno contribuito”.

2) Ad Ovie sarà piaciuto battere Crosby come un giorno capiterà a Reus contro il Bayern Monaco (ogni tanto ricordiamo l’amore per la Bundes)?
Pur adorando Woodyinho la vedo dura. Il Bayern possiede sostanzialmente due squadre“.

3) Nel 2037, quando Ovechkin avrà finito i sobri festeggiamenti, che si dirà di lui?
Uno dei più grandi attaccanti della storia del gioco e anche uno dei più simpatici“.

4) Vegas Golden Knights, solo nella Nhl si possono scrivere certe fiabe? Miracle on Ice?
Succede anche in altri sport ma i Golden Knights hanno fatto qualcosa di letteralmente straordinario”.

5) La stagione 2017/18 sarà ricordata più per Ovechkin che solleva la Stanley o il miracolo dei Golden Knights?
Direi entrambe le cose“.

6) Dritto al tuo cuore, in questi quattro anni cosa è successo agli Islanders?
Alti e bassi paurosi con una costante: un assetto difensivo talmente scadente da far pensare ad una collaborazione tecnica e tattica con il Werder Brema di Thomas Schaaf (per quelli che non lo ricordassero non difendeva)“.

7) Tavares-Maple Leafs, storia di un grande amore?
“Preferirei parlare d’altro ma ti rispondo comunque. Forse hanno speso troppo e adesso hanno problemi a mettere insieme i pezzi. Vedremo. Almeno è andato in una squadra che mi è simpatica”.

8) La brutta stagione dei Blackhawks è stata solo un caso legata agli infortuni?
Un po’ quello (diciamo che con Crawford sano erano pienamente in linea di galleggiamento), un po’ la naturale usura dei fenomeni che hanno caratterizzato un’epoca. In più la sconsiderata scelta di scambiare Artemi Panarin che con Kane formava una coppia più sbalorditive del gioco”.

9) A proposito di infortuni e ritiri, ci saluta Marian Hossa.
Uno dei più grandi realizzatori della storia. Grande giocatore”.

10) Cosa manca a Tampa per fare quell’ulteriore saltello verso la Stanley? O loro vogliono solo le finali di conference?
“Manca che Steven Stamkos arrivi perfettamente sano alla fine della stagione”.

11) Quattro anni fa ti chiedevo che cosa ne sarebbe stato dei Penguins direi che qualcosa nel mentre hanno fatto.
Alla faccia. Ci hanno regalato una qualità di gioco offensivo che non si vedeva da anni”.

12) Andresti mai a cena (non proprio cena ma sabotaggio dei vari McDonald’s) con Phil Kessel?
A me il McDonald fa piuttosto schifo ma per amore di Kessel non avrei problemi. L’importante è che usi la sua carta di credito”.

13) Crosby o Malkin? A parte che entrambi hanno dichiarato di non aver visto neanche un minuto delle finali 2018.
Crosby è più forte e più utile complessivamente ma le emozioni che mi da Malkin sono in pochi a suscitarmele.

14) Jagr ha intenzione ancora di essere commentato nelle tue telecronache, ci credi?
Mi sa che abbiamo chiuso l’attività tutti e due. Peraltro la più immortale delle mie telecronache Jagriane risale ai tempi del Bolzano e si può trovare su youtube”.

15) Crisi della Grande Mela con gli Islanders, ma anche i Rangers hanno poco da ridere, fine di un’era mai iniziata?
“Avevano una squadra fortissima e l’hanno smontata. Non una grande idea”.

16) Kovalchuk-Kings, interessante?
“Una volta ero a New York dove due giorni dopo giocavano i Trashers. Una tempesta costrinse la squadra a partire all’ultimo momento e il ritardo consentì a Kovi (che faceva finta di essere infortunato) di essere presente alla partita. Mai visto una dimostrazione di onnipotenza hockeystica come quella notte al Garden. La continuità non è in cima ai suoi pensieri ma quando ha voglia è uno spettacolo. Non hai idea di quante partite dello Ska mi sia visto in questi anni, solo per lui”.

17) Ho sempre avuto un debole per Rick Nash, ma è possibile che in realtà sia sopravvalutato?
“No. E’ stato un giocatore fantastico. Da qualche anno è molto lontano da quello che era”.

18) Mai dimenticare la Hall of Fame, dal 2014 “discreti giocatori” son stati introdotti tra gli immortali, ti cito alcuni e mi devi scegliere un tuo preferito: anno 2015 Fedorov, Housley, Lidstrom e Pronger
Per questioni affettive e per averlo visto giocare più volte dal vivo vado con Nicklas Lidstrom”.

19) Anno 2016: Lindros, Makarov, Vachon e menzione d’onore per coach Pat Quinn.
Stesso discorso: Sergei Makarov, il Maradona dell’hockey. Visto 5 volte dal vivo”.

20) Anno 2017: Andreychuk, Kariya, Selanne e Recchi.
“Teemu, Teemu, Teemu. Il coro delle tifoseria finlandese mi è rimasto nelle orecchie”.

21) Naturalmente 2018: O’Ree, St.Louis e un tale di nome Brodeur, lasciato appositamente come ultimo nome in questa lista.
“Grandissimo rispetto per O’Ree, amore eterno per St. Louis ma Brodeur è la storia del ruolo”.

22) Canada ancora senza Stanley Cup.
“Vediamo”.

23) Ti aspettavi qualcosa di più da Columbus o anzi è andata oltre i propri limiti? Tanto a Tortorella non dico che rispondi…
“Dopo l’annata 2017 di altissimo livello mi aspettavo molto di più. Il loro power play è inspiegabilmente crollato. Comunque ricordiamoci che con Washington avevano vinto le prime due all’overtime e per un caso fortuito (gol letteralmente assurdo di Lars Eller) hanno perso la terza, sempre all’overtime. In quel momento è cambiata la musica. (soprattutto per Washington)”.

24) Federer o Nadal? Così a bruciapelo facciamo conoscere ai tuoi fan i tuoi tanti sport preferiti. E chi sarebbero il Federer e il Nadal nella Nhl?
“Federer è lo stile, Nadal è un fenomeno di applicazione fisica e tattica. Forse Malkin e Crosby potrebbero adattarsi ma non è facile”.

25) Il giocatore che ti ha sorpreso quest’anno?
“Matt Barzal, pattinaggio splendido, mani d’oro e grande inventiva. Se impara vagamente a difendere siamo a cavallo”.

26) E naturalmente quello che ti ha deluso.
“John Tavares. Non lasciamoci trarre in inganno dal numero dei gol. L’atteggiamento in pista non è mai stato quello del capitano di una squadra. Troppo molle. Forse aveva già deciso di andarsene ma una certa mancanza di personalità l’ho riscontrata anche in World Cup e persino nell’All Star Game che non conta un tubo ma ti fa capire delle cose”.

27) Chi si prende ora la palma di eterna incompiuta ora che Washington ha una Stanley Cup?
In lizza Toronto e Tampa ma hanno tutte le carte in regola per smentirmi”.

28) Ritorniamo a Ovie, ora lui ha la sua Stanley Cup e ha abbandonato la statistica delle leggende senza coppa. In questa classifica tra i veterani abbiamo Lundqvist, Thornton, Marleau, Price, Stamkos, Giroux e il già citato Tavares. Chi riuscirà a sollevarne almeno una?
Punto su Stamkos”.

29) Un tale di nome Jordan, al secolo Michael Jeffrey (Va urlato in stile Flavio Tranquillo) non preso al draft da Portland nel 1984 e nel 2016 accade che Taylor Hall viene scambiato dagli Oilers per Larsson. Chi si sta mangiando ancora le mani?
Non scegliere Jordan è la più grande vaccata che sia mai stata messa in piedi nella storia dello sport. Passi per Houston che ha preso Olajuwon, ma Portland ha preso Bowie che era sempre rotto anche a Kentucky, E’ vero che avevano Drexler ma rimane qualcosa di assurdo. Hall per Larsson è una porcheria ma in confronto fa ridere“.

30) Prima abbiamo menzionato il ritiro di Hossa, non possiamo non citare anche i gemelli terribili Sedin e Patrick Sharp, tutti con i pattini appesi al chiodo.
Mi mancherà la telepatia dei gemelli di Örnsköldsvik (facile da pronunciare). Sharp, ai bei tempi, era una fantastica macchina da gol”.

31) Cosa ti incuriosisce delle division 2018, partiamo dalla Metropolitan.

Risponderei tutto ma mi concentro su Washington e il nuovo allenatore e la voglia di rivincita dei Penguins”.

32) Atlantic?
Riusciranno gli eroici Buffalo Sabres a produrre una stagione decente?”

33) Central?
Di norma la più bella. Mi aspetto tanto dai Winnipeg Jets”.

34) Pacific?
“Gli Sharks con i due difensori offensivi del secolo, gli Oilers che intenzioni hanno, Vegas ripeterà il miracolo. Spettacolo assicurato”.

35) Seattle pronta per imitare i Golden Knights nel 2020 ma ancora una volta viene ignorata Quebec, che ne pensi?
“Beep, beep, beep. Dice che si capisce. Anche se Seattle è una città che mi piace molto e visto che gli hanno scippato la NBA va bene”.

36) A chi affideresti, da proprietario/manager, la porta della tua squadra?
Ovviamente a Marc André Fleury, giusto per romperti le scatole“.

37) Rasmus Dahlin scelta numero 1 del 2018
Visto fare il fenomeno a livello under 20. Talento spaventoso, A livello senior non ha fatto la differenza ma ha tutto per crescere”.

38) C’è un qualcosa che cambieresti nella Nhl per renderla ancor più combattuta e attraente?
Fare qualche partita in più a orari umani per noi europei”.

39) Passeremo dall’era Crosby a quella McDavid-Laine, direi non male
Poteva andarci decisamente peggio. Penso sia un grande momento per la lega”.

40) Chi dobbiamo tener d’occhio per la stagione 2018/19?
Mi piace molto Ryan Donato dei Boston Bruins, il figlio di Ted”.

41) Il bambino Pietro deve chiudere gli occhi, gli viene sussurrato il nome HC Bolzano e del campionato Ebel
Che spettacolo. Vedere la mia città tornare a respirare hockey con questa intensità è meraviglioso”.

42) Assegniamo i premi: mvp 2017/18?
Taylor Hall mi è sembrata una bella scelta”.

43) Coach of the year?
Vabbè neanche si aprono le consultazioni. Gerard Gallant a mani basse”.

44) Nicolodi gioca nella Nhl 2018/19, componi la tua squadra.
Fleury (ovviamente per rompere) e Price (aggiustato) in porta, difesa sbilanciata in avanti con Karlsson, Burns, Keith, Doughty, Byfuglien e Hedman. In attacco sono troppi“.

45) “Commentare una gara 7 in diretta accorcia la vita ma, allo stesso tempo, la rende migliore”, vangelo secondo Pietro…Nicolodi, la spieghi ai bimbi che dobbiamo convertire alla Nhl?
Niente ti può dare le emozioni di una gara decisiva dei play-off di un qualsiasi sport nordamericano. Poi se hai il cuore debole è un po’ più complicato gestirle e soprattutto gli orari non sono proprio il massimo per noi europei“.

Lo ammetto. Scrivere da 10 anni su questo magnifico sito ha fatto nascere l’amore-odio verso Fleury. Il premio Pirla dell’Anno me lo prendo volentieri“. F.Fiori

46) Pirla of the year?

La NHL ha votato all’unanimità Francesco Fiori. Io confermo“. (Per chi sta storcendo il naso è colui che ha scritto questo pezzo).

47) Scegli nella storia Nhl, a cena con…?
Con Mark Messier, il miglior assicuratore di vittorie della storia. Gli chiederei come mai suo fratello (visto a Bolzano) fosse una pippa planetaria“.

48) Fatti una domanda e datti una risposta
Ma per quale motivo perdo del tempo a rispondere ad una pirlata del genere. La risposta è che tutto sommato non è che sia tanto meno pirla di te“.

49) Chiudi gli occhi, il momento più esaltante della Nhl 2018
So di farti del male ma il gol di Kuznetsov in gara 6 con Pittsburgh è la cosa più bella dell’anno“.

50) Giornata tipo di Pietro Nicolodi nei playoff?
“Per me i play-off cominciano con la pre-season. Partite, partite e partite. Dirette e differite. Da quest’anno, purtroppo o per fortuna, tornerò a vederle per puro piacere e non con il quaderno degli appunti sempre aperto, Pazienza. Certo che hai una mira tremenda. Quattro anni fa non facevo le telecronache e mi hai intervistato. Poi ne ho fatte una quantità industriale e mi hai scritto solo boiate e adesso ti rifai vivo. Sei un pirla fenomenale nelle scelte di tempo. Detto con affetto s’intende”.

Di fenomeni qua c’è solo lui. Se la Nba ha la maestria di Federico Buffa noi, incantati dal mondo ghiacciato della Nhl abbiamo lui, l’immenso Pietro Nicolodi, con la certezza che la sua simpatia e competenza saranno sempre il meglio che la Nhl può regalarci.

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