Parità dopo le prime due partite, Vegas che sorprende Washington in gara 1 mentre Holtby stoppa i sogni dei cavalieri nella seconda sfida.
La serie finale della Stanley Cup si sposta alla Capital One Arena, casa dei Capitals che inseguono la loro prima coppa dal 1974, anno di nascita della franchigia.
Vegas Golden Knights @ Washington Capitals gara 3 (1-1)
Arena stracolma e piena d’entusiasmo, è la festa per la Nhl che vede gli ultimi atti della stagione 2017/18. Kuznetsov di nuovo sul ghiaccio per i padroni di casa, con Ovechkin e Wilson a completare la linea 1 e Vrana-Backstrom-Oshie nella 2, con Kempny-Carlson a proteggere Holtby.
Golden Knights con la prima linea Marchessault-Karlsson-Smith, con Tuch-Haula-Neal in seconda e l’eroe della prima partita Nosek in quarta, mentre Mcnabb e Schmidt sono i primi difensori della porta di Marc André Fleury, alla terza finalissima di fila dopo le due vittorie con i Penguins.
Presentazione splendida per i tifosi dei Capitals, col titantron che mostra le immagini della storia dei giocatori di Washington, il tutto per far salire il livello di adrenalina già altissimo.
Passa un solo minuto di gioco per il primo boato sventato, Kuznetsov e Ovechkin combinano un’azione che mette lo Zar pronto a colpo sicuro su Fleury ma il portiere di Las Vegas compie il primo miracolo chiudendo la gabbia.
Ci sarebbe anche il vantaggio dei Capitals ma Smith-Pelly fa fallo su Fleury e la rete viene annullata. L’intensità è altissima, i padroni di casa viaggiano a velocità doppia ma i Golden Knights hanno fiammate incredibili.
Jonathan Marchessault è l’emblema del successo di Las Vegas, passato da un 2016/17 con 51 punti ad una da 75 con i Golden Knights. E’ lui che colpisce il palo con un tiro che calcisticamente sarebbe definito “di piatto destro”, spaventando Holtby.
Chi vive con una carica spaventosa è ovviamente Alexander Ovechkin. In apertura di secondo periodo aumenta subito il ritmo con Fleury che può ben poco nel triplo tentativo dei Caps con Carlson e Kuznetsov, quando arriva in tuffo il capitano di Washington che spinge il disco in rete, nessuno più di lui vuole il gol e la coppa.
I Vegas sono sopratutto Marchessault che prova il pareggio dopo un gran numero ma Holtby ancora una volta non è d’accordo e sbarra la strada.
Washington vive sulle ali dell’entusiasmo. I Golden Knights evidentemente non fanno paura, contropiede 3 contro 1 e Kuznetsov (ai Caps dal 2010) imita Ovechkin segnando il 2-0 e facendo esplodere la Capital One Arena.
La partita sembra indirizzata verso una facile vittoria Capitals, solo che nel terzo periodo Braden Holtby imita Loris Karius in Liverpool-Real Madrid, disco rinviato su Nosek e gol del 2-1.
La fatica e l’adrenalina giocano un brutto scherzo a Shea Theodore che pasticcia su Beagle, disco recuperato e offerto a Devante Smith-Pelly, gol del 3-1 e gara 3 messa in cassaforte.
I Vegas Golden Knights perdono per la prima volta in questi playoff due gare di fila, per sapere se l’incredibile avventura dei cavalieri sia al capolinea basterà aspettare gara 4 che si giocherà nella notte del 4 giugno.
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.