E’ la serie che attira di più l’interesse del mondo Nhl. Riuscirà Alex Ovechkin ad eliminare per la prima volta Sidney Crosby e i suoi Pittsburgh Penguins? In tre occasioni i pinguini hanno eliminato i capitolini e in tutte e tre le sfide hanno poi sollevato al cielo la Stanley Cup.
Pittsburgh @ Washington gara 1
I Penguins si presentano nella capitale con la voglia di ribaltare il fattore campo. Ennesimo capitolo della saga Ovechkin-Crosby.
Ridurre la sfida tra Washington e Pittsburgh alle due stelle sarebbe cosa ingiusta. I campioni in carica però sul ghiaccio ci mettono un po’ a carburare, con i Caps che invece colpiscono subito al primo affondo, con grave disattenzione difensiva e l’illuminazione di Ovechkin che libera al tiro Kuznetsov, gol del vantaggio dopo appena 17 secondi dall’inizio della partita.
Tra i Penguins c’è la grave assenza di Malkin, con l’attacco che gravità sui colpi di Guentzel e di un Hornqvist in fase di recupero dopo gli ultimi acciacchi. L’occasione del pari capita a Crosby proprio su imbeccata dei due compagni d’attacco, ma il capitano vanifica l’assist di Jake “la Furia“.
E’ clamoroso invece il palo colpito da Dominik Simon, con Holtby fortunato nell’occasione, con Washington però che contraccambia in contropiede, con Brassard che devia all’ultimo istante una conclusione a colpo sicuro di Smith-Pelly.
Il pressing dei Penguins continua anche con Guentzel ma ancora una volta il goalie dei Caps si salva prima con una grande parata, poi quando il disco s’infrange sul palo.
Washington non sta a guardare, Smith-Pelly fa registrare una gran parata di Murray nel secondo periodo, frazione di gara dove l’imprecisione degli attaccanti non fa cambiare il tabellino marcatori.
L’ultima parte di gara invece parte col botto, Ovechkin sfida Dumoulin, poi piazza il disco sopra il guantone sinistro di Murray, in un angolo impossibile per una respinta da parte del portiere di Pittsburgh, è 2-0.
Quando i Capitals si sentono sicuri del doppio vantaggio ecco che a Pittsburgh arrivano i “4minuti e 49 secondi“, lasso di tempo in cui ribaltano l’intera questione gara 1.
Prima Hornqvist devia il tiro di Schultz, poi Crosby è liberato alla perfezione per la conclusione del 2-2 ed infine Holtby pasticcia e rinvia sul capitano dei Penguins che istintivamente conclude in porta, trova Guentzel nella traiettoria e completa la rimonta, 3-2 e primo squillo vincente in casa Washington, con gli ultimi assalti locali che sbattono su Murray che chiude con 32 parate.
Pittsburgh @ Washington gara 2 (1-0)
Di tutt’altra pasta la seconda sfida della serie. Sotto choc i Capitals per aver visto i Penguins avanti in gara 1 sfoderano una gara perfetta, rimettendo apposto i conti.
A suonar la carica ovviamente Alexander Ovechkin, in forma playoff come mai in carriera, un passaggio involontario di Hornqvist lascia libero lo Zar che ancora una volta punta l’angolino alla sinistra di Murray, 1-0!
Pittsburgh è impalpabile sul ghiaccio ed è ancora priva di Malkin. Crosby consegna un power play ai Capitals che lo utilizzano al meglio segnando con Vrana che s’infila agevolmente nello specchio del ghiaccio davanti a Murray, ridicolizzando la difesa degli ospiti.
I Capitals, vicinissimi al terzo gol con Ovechkin, segnano ugualmente il 3-0 in apertura di secondo periodo con Eller che lancia Connolly che ha tutto il tempo di osservare Murray e batterlo per l’ennesima volta.
I Penguins provano a riaprire la disputa quando su azione 4 contro 4 Kris Letang trova da distanza siderale il pertugio perfetto, 3-1 ma poche speranze di ribalta.
Speranze che si affievoliscono quando nel periodo finale arriva il 4-1 di Backstrom a 7 secondi dalla fine. Polemiche per i Penguins per un gol annullato a Hornqvist quando mancano 11 minuti alla sirena finale, col disco che sembrerebbe dentro ma con l’arbitro che la pensa diversamente.
Serie di nuovo in parità e una statistica già migliore rispetto al primo turno per i Capitals.
Washington @ Pittsburgh gara 3 (1-1)
Subito una novità in casa Penguins, con Evgeni Malkin di nuovo sul ghiaccio. Nei Caps il primo pericolo verso i padroni di casa è sempre Ovechkin che prova ad impensierire Murray apparso non troppo sicuro nella serie.
I primi venti minuti si chiudono a reti bianche, nulla a che fare con lo spettacolo pirotecnico della seconda frazione di gara che si sblocca dopo appena 48 secondi, quando in power play Carlson raccoglie l’invito di Backstrom e gela l’arena di casa.
La reazione non tarda ad arrivare, solito copione per i Pens, Schultz al tiro e Guentzel nella traiettoria, 1-1 e ottavo gol di Jake in questi playoff.
Passano solo due minuti e questa volta a colpire è il power play di Pittsburgh, con Malkin che illumina Hornqvist libero davanti a Holtby e con un facile tap in arriva il sorpasso dei padroni di casa.
Ma non è finita qui, Oleksiak e Malkin vanno con troppa sufficienza nel rinvio del disco, Washington lo recupera e con Stephenson trova il pareggio, 2-2.
Ancora un gol, scambio di classe tra Guentzel e Crosby, col giovane di Omaha che prima stordisce con una serie di finte Orlov, poi serve a Sid il gol del nuovo sorpasso, 3-2 e manca solo il periodo finale.
Che la fortuna abbia abbandonato Pittsburgh si inizia ad intuire quando Malkin va a colpo sicuro su Holtby ma il palo gli nega il gol, mentre la rete arriva quando l’ex Matt Niskanen punta il lato sinistro di Murray che non trattiene col gambale, 3-3.
Il conto dei pali viene pareggiato con Backstrom e quando la partita sembra avviata all’overtime ecco il colpo della bestia, con Ovechkin che attende fino all’ultimo istante il passaggio dell’appena citato Backstrom e batte Murray, consegnando ai Capitals una vittoria importantissima sia sotto il profilo della serie ma sopratutto del morale.
Sui Penguins poi piove sul bagnato perché Zach Aston-Reese ha riportato la frattura della mascella e una commozione cerebrale in uno scontro con Tom Wilson, squalificato in seguito per tre partite.
Washington @ Pittsburgh gara 4 (2-1)
Spalle al muro i Penguins hanno un’unica opportunità di tenere aperta la serie. L’intensità della partita somiglia ad una gara 7 dove o si vince o si muore. Il giovane Shane Gersich ha una ghiotta opportunità quando si presenta tutto solo davanti a Murray ma il portiere dei Pens si salva. Le mischie si sprecano e le occasioni migliori capitano a Guentzel e Chiasson ma in entrambe si esaltano i portieri.
Prima parte di gara a reti bianche, con Pittsburgh che accelera nei secondi venti minuti, prima con Schultz che a colpo sicuro trova Orlov nel traffico, poi si mette in luce Sidney Crosby, apre per Simon, disco che ballonzola tranquillo davanti ad Holtby e gol da rapace di Jake Guentzel, uno che in casa dovrebbe avere i dvd di Pippo Inzaghi per la similitudine nei movimenti.
Guentzel però appare confuso a metà tempo quando concede due power play a Washington. Su uno di questi TJ Oshie, eroe olimpico, è un cecchino e da fermo trasforma in rete un passaggio di Backstrom, 1-1.
A tre minuti dalla fine del secondo periodo la superiorità numerica capita ai Penguins grazie a Oshie, mischia sui tiri di Kessel e Hornqvist, poi volo di Malkin ed esultanza. Servono più replay per capire che il disco è dentro.
Il boato sa di liberazione, Pittsburgh è avanti per 2-1, così Jake Guentzel mette la firma nel gol finale, imbeccato da Crosby a porta vuota, per la sua rete numero 10 con 21 punti totali nei playoff, il migliore in Nhl.
Per Ovechkin la soddisfazione di aver espugnato il ghiaccio di Pittsburgh in gara 3, col fattore campo che è di nuovo a favore dei Capitals.
Prossimi appuntamenti:
Pittsburgh @ Washington gara 5 5 maggio
Washington @ Pittsburgh gara 6 7 maggio
Pillole della Eastern Conference:
Tampa Bay conduce 2-1 nella serie contro Boston. I Bruins a sorpresa hanno umiliato i Lightning in gara uno grazie ad un roboante 6-2 con ben 11 punti della prima linea. Sconfitta che di fatto sveglia Stamkos e soci che vincono gara 2 e 3 per 4-2 e 4-1 riprendendosi così il fattore campo.
Protagonista della post season di Tampa è ancora Nikita Kucherov che guida la sua squadra con 10 punti, mentre nei Bruins continua lo show personale di David Pastrnak che guida insieme a Guentzel la classifica dei marcatori a quota 19 punti.
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.