Dopo numerosi bagni al mare o al lago, ustioni di terzo grado dovute alla solita frase “no, la crema non mi serve”, lavate da testa a piedi perchè piuttosto che portare l’ombrello ci piace pensarla così “tanto non piove, siamo in estate”, grigliate domenicali all’aperto con amici condite da fiumi di birra e mojiti che hanno messo a serio repentaglio il nostro fegato e non solo… con un fisico atletico come quello di Phil Kessel ed una mente rilassata come quella di John Tortorella, il team di PlayitUsa (allargatosi di un elemento il 18 settembre con la nascita del piccolo Dave, primogenito del sottoscritto!) si appresta più motivato che mai nel difficile compito di raccontare, presupporre, spiegare, pronosticare a voi fans (ammesso che c’è ne siano!) ciò che accadrà nei ghiacci del Nord America, ove il campionato più bello del mondo sta per ricominciare: sto parlando ovviamente della National Hockey League.
Esattamente 105 giorni fa i Pittsburgh Penguins si laureavano campioni per la seconda volta consecutiva, quinta volta nella loro cinquantennale storia e terza negli ultimi 9 anni.
Sabato scorso, nella tarda serata italiana, è scattata la PreSeason, con la gara che ha visto i Vancouver Canucks uscire vittoriosi dallo Staples Center di Los Angeles grazie ad una rete all’overtime di Brock Boeser, uno dei numerosi giovani talenti che cercheranno di dare il massimo in questo periodo utile ai coach per capire chi può dare una mano sin da subito nella line up titolare in NHL mentre chi dovrà umilmente fare un passo indietro e darsi da fare nelle categorie inferiori con la speranza di ricevere una chiamata dalla lega maggiore durante il corso dell’anno.
Vancouver e Los Angeles sono proprio due delle otto franchigie che andremo a presentare quest’oggi, partiamo infatti con le Preview dedicate all’imminente Regular Season dalla Pacific Division, dove c’è grande attesa per il debutto dei Vegas Golden Knights, formazione nuova di zecca inserita proprio quest’anno come trentunesima squadra in National Hockey League.
Partiamo analizzando coloro che, presumibilmente, vivranno una stagione da Cenerentola non solo della Division presa in carico ma dell’intera NHL, viste le inevitabili difficoltà che dovranno affrontare dovute al fatto di essere una franchigia tutta nuova da capo a fondo.
VEGAS GOLDEN KNIGHTS
Saranno poche le gioie ma intanto i “fans” (?) dell’hockey in Nevada hanno la loro franchigia!
Dopo l’ingresso di Columbus Blue Jackets e Minnesota Wild nell’ormai lontano 2000 ecco che la NHL 17 anni dopo saluterà una nuova debuttante, i Vegas Golden Knights.
Il lavoro in Nevada è iniziato ben prima, la T-Mobile Arena (Arena che ospiterà i match casalinghi della formazione) è una meraviglia tecnologica ed è costata qualcosa come 375 milioni di dollari, cifra che ad ogni modo è stata sborsata da due gruppi finanziari esperti in costruzioni di Arene in tutti gli Stati Uniti d’America e non dai proprietari della franchigia che, com’è uso comune in Usa, pagheranno una sorta di affitto annuale per poter farne uso.
Il lavoro più importante invece per il futuro della squadra è stato svolto dal General Manager George McPhee che assieme ad i suoi assistenti ha dovuto compiere le dure scelte che all’Expansion Draft di fine giugno sono andate a comporre il roster della formazione.
L’head coach Gerard Gallant (ex Florida Panthers) si ritroverà a dover guidare un team tutto nuovo, ecco le presunte linee della formazione della “Sin City”:
Le linee offensive presentano diversi elementi di spicco, uno su tutti quel James Neal arrivato ad un passo dalla conquista della Stanley Cup lo scorso anno con la maglia dei Nashville Predators; l’ala destra presumibilmente agirà in prima linea d’attacco assieme al primo arrivato in casacca Golden Knights, il centro russo Shipachyov che tanto bene ha fatto in KHL l’anno passato (26 goal e 50 assist in 50 partite) ed all’ala sinistra Jonathan Marchesseault reduce da una stagione esaltante in quel di Sunrise con la casacca dei Florida Panthers condita da 30 goal e da 21 assist in 73 presenze.
Qualche dubbio a riguardo sorge sull’assenza di un centro di primissimo livello, Cody Eakin, William Karlsson e Pierre Eduard Bellemare infatti non sono mai andati oltre la terza linea offensiva nelle proprie ex formazioni da cui provengono.
Reilly Smith cercherà il rilancio dopo una stagione deludente con i Panthers, mentre David Perron ed Erik Haula si giocheranno un posto in seconda linea, con l’ex Wild utile anche in situazione di Penalty Kill.
Il finlandese Teemu Pulkkinen avrà l’ennesima chance in NHL dopo un’ultima annata divisa, senza dare segnali di vita, fra Minnesota ed Arizona.
Marc Andre Fleury, portiere plurititolato ex Pittsburgh Penguins, sarà lo starter goalie nonchè volto copertina della squadra; il 32enne, reduce da un anno diviso a metà con Matt Murray a ruolo titolare in quel di Pittsburgh, riavrà tutte le luci del palcoscenico dalla sua parte ed i suoi numeri in Regular Season sono sempre stati discretamente buoni; il problema per Fleury sarà il fatto di avere di fronte a se una difesa tutta da registrare ove i giocatori più esperti (Sbisa e Garrison) giostreranno (complice una carta d’identità ed un integrità fisica oramai al limite del presentabile) in terza linea arretrata. La speranza si chiama Shea Theodore, il talentino ex Anaheim ha dimostrato di saper muovere molto bene il disco e di rendersi utile anche in situazione di Powerplay mostrando però qualche amnesia in copertura.
Questi Golden Knights dunque restano un’incognita, un’accozzaglia di giocatori che, volente o nolente, avranno bisogno di molto tempo per trovare una quadratura giusta e raccogliere dei risultati di fronte a compagini più amalgamate.
PRONOSTICO PLAYITUSA: ULTIMO POSTO PACIFIC DIVISION
VANCOUVER CANUCKS
I gemelli Sedin non possono vivere in eterno…ma i sogni per un futuro migliore ci sono
Cambiamenti piuttosto decisi nella post season per i Vancouver Canucks che non dovranno aggrapparsi solamente alle giocate dei gemelli Sedin per tentare di avere fortuna in una Division dove il sogno playoff è pura utopia viste le tre corazzate presenti (Anaheim, Edmonton e Calgary) ma, sotto la guida di un nuovo Head Coach (Travis Green) si augurano un miglioramente
I gemelli Sedin, capitano e vicecapitano (dall’alto dei loro 7 milioni di dollari annui di contratto!) della franchigia, avranno un anno in più ed una luna inevitabilmente calante a livello realizzativo che già si è fatta sentire nell’ultima stagione, conclusa con la mancata qualificazione playoff; la dirigenza canadese sembra stia aspettando il loro ritiro ufficiale per impostare quello che dovrebbe essere un logico rebuild del roster che già da quest’anno partirà lievemente ringiovanito.
La speranza di vedere Bo Horvat (20G-32A la scorsa stagione) centro di prima linea, complice la presenza dei gemelli svedesi, sono poche, ed allora ecco che il talentuoso canadese classe 1995 potrebbe giostrare in una verde seconda linea d’attacco con ai suoi fianchi quel Brock Boeser (classe 1997) che si è messo in mostra nel finale della passata stagione realizzando 4 reti nelle 9 presenze disputate e Sven Baertschi, 24enne ex Flames autore di 18 goal e 17 assist lo scorso anno.
Ecco le probabili linee del team canadese:
Gli arrivi del veterano Thomas Vanek e di Sam Gagner sono spiegati dalla pessima produzione del powerplay nella passata stagione, i Canucks infatti hanno concluso l’anno di fronte solamente ai disastrosi Colorado Avalanche con un 14.1% di realizzazione; da loro ci si aspetta un notevole aiuto in questa situazione (e non solo).
Loui Eriksson, alla seconda stagione in casacca blu, deve migliorare l’intesa con i gemelli Sedin, altrimenti le sue chance di mantenere un posto in prima linea scenderebbero di molto a discapito magari proprio di Vanek, capace di giocare anche da ala destra.
Nikolay Goldobin e Jake Virtanen saranno due fra gli interessanti prospetti presenti a roster della formazione canadese che cercheranno di inserirsi per la lotta di un posto in line up.
In una difesa tutt’altro che granitica l’unico arrivo del mercato estivo è stato Michael Del Zotto, non proprio un nome di primissimo livello, mentre il duo di giovani Ben Hutton e Troy Stecher avranno un anno in più di esperienza dopo aver dimostrato buone qualità nella scorsa stagione. Ma non credo possa bastare di fronte a formazioni candidate ad un ruolo più significativo nella stagione alle porte.
Olli Juolevi, quinta scelta assoluta al Draft 2016, potrebbe fare il suo esordio in NHL nel caso in cui uno dei 6 probabili titolari si infortuni durante il corso dell’anno.
Ryan Miller ha abbandonato i pali della porta (destinazione Anaheim), lasciando il meritato spazio allo svedese Jacob Markstrom che bene ha fatto nelle volte in cui è stato chiamato in causa; il punto interrogativo come sempre per un portiere che parte starter è capire se riuscirà a mantenere un livello di concentrazione e di prestazioni alto anche se dovesse disputare 50/60 gare stagionali e non le 20/25 alle quali era abituato. Anders Nilsson avrà il ruolo di backup goalie.
Questi Vancouver Canucks hanno delle buone potenzialità, ma sembrano un gradino sotto alle altre formazioni presenti in Division.
PRONOSTICO PLAYITUSA: 5°/6°/7° POSTO PACIFIC DIVISION
ARIZONA COYOTES
L’addio a Doan e Smith, tanti giovani ed un nuovo coach…basterà per rilanciare gli Yotes?
Dopo 21 stagioni in NHL con la casacca di Jets prima e Coyotes poi (dovuto ad una relocation del team canadese) Shane Doan in estate ha abbandonato, o meglio il suo contratto non è stato rinnovato, la franchigia dell’Arizona dando ufficialmente il via ad una nuova era in casa Yotes.
Rick Tocchet, dopo tre stagioni da Assistant Coach e due Stanley Cup conquistate in quel di Pittsburgh, avrà l’arduo compito di cercare di trasformare un gruppo di talentuosi giovani in rampa di lancio in una formazione vincente.
Nell’attacco dei Coyotes un solo giocatore è nato prima del 1990, è Brad Richardson, ala destra della quarta linea che con i suoi 32 anni risulta il giocatore più vecchio (assieme a Goligoski) dell’intera rosa.
GM John Chayka ha investito molto durante l’estate, acquistando Antti Raanta e Derek Stepan dai New York Rangers, Niklas Hjalmarsson dai Chicago Blackhawks, Jason Demers dai Florida Panthers e Nick Cousins dai Philadelphia Flyers dando nuova linfa ad un roster che ai nastri di partenza potrebbe presentarsi in questo modo:
Proprio Derek Stepan avrà il compito di giostrare in prima linea offensiva al fianco di Max Domi e (forse) il rookie Clayton Keller che al training camp di settembre si è messo in mostra dando grandi segnali allo staff di essere pronto per la NHL.
Dylan Strome dopo aver messo a ferro e fuoco le difese della Ontario Hockey League potrebbe avere un’altra chance di partire in line up così come fatto senza troppa fortuna nella scorsa stagione (1 solo assist nelle 7 presenze messe a referto).
Ci si attente una risposta da Anthony Duclair, involutosi completamente nella passata stagione dopo un buonissimo 2015/16, a cui la dirigenza ha offerto un solo anno di contratto, per la serie: ora o mai più.
Brendan Perlini e Christian Dvorak dopo una stagione da rookie disputata discretamente dovranno cercare di mantenere alto il loro rendimento nella classica difficile annata da sophomore.
La terza peggior difesa della passata stagione ha visto arrivare da Chicago un importante tassello che garantirà maggiore copertura ed un controllo del disco di livello superiore alla media rispetto agli altri, parlo ovviamente di Niklas Hjalmarsson; il trentenne svedese andrà ad unirsi in un’ottima prima linea assieme all’altro svedese Oliver Ekman Larsson, sempre più volto della franchigia del deserto.
Sarà curioso vedere se Jakob Chychrun manterrà il livello fatto vedere lo scorso anno, quando da debuttante ha disputato 68 gare registrando inoltre 7 reti e 14 assist.
In gabbia è arrivata la grande occasione per il finlandese Antti Raanta, dopo 4 anni a far da backup in NHL a Crawford prima a Chicago ed a Lundqvist poi a New York, ecco che i Coyotes gli affidano il compito da starter goalie; Louis Domingue rimarrà dunque il secondo, avendo dimostrato troppe incertezze nei momenti passati in cui Mike Smith finiva ai box per infortunio (non rara come situazione).
Talento nel deserto c’è ne, starà a Tocchet tentare di farlo sbocciare, quest’anno penso “prenderà le misure”, dall’anno prossimo questi Coyotes potranno dire la loro in ottica playoff.
PRONOSTICO PLAYITUSA: 5°/6°/7° POSTO PACIFIC DIVISION
LOS ANGELES KINGS
Welcome to Hollyweird…
Dopo un’annata davvero pessima in quel di Los Angeles la dirigenza non è stata a guardare, ecco dunque che sia il GM Mike Lombardi che l’Head Coach Darryl Sutter sono stati licenziati, al loro posto sono arrivati John Stevens come coach e Rob Blake promosso GM.
Nonostante il cambiamento ai piani alti però la franchigia della California capace di vincere 2 delle ultime 5 Stanley Cup, non ha dalla sua un importante fattore per poter svoltare la situazione, ossia il Salary Cap.
In estate è arrivato il solo Mike Cammalleri da New Jersey, un po’ poco se si vuole sperare in un radicale cambiamento rispetto alla passata stagione conclusa senza conquistare un posto playoff.
Ecco le probabili linee:
Con ogni probabilità l’integrità fisica venuta a meno nella passata stagione di Jonathan Quick garantirà ai Kings qualche vittoria in più, ma l’invecchiamento globale del roster non è un buon segnale. L’assenza inoltre di un backup goalie all’altezza (Jeff Zatkoff a tratti è imbarazzante) costerà un utilizzo quasi costante del povero Quick, cosa che potrebbe andare ad intaccarne il rendimento.
Riguardo all’invecchiamento del roster sopracitato sono due i nomi sulla bocca di tutti: Dustin Brown e Marian Gaborik, i due giocatori sembrano davvero sulla via del tramonto ma i loro interminabili contratti multimilionari fanno si che i movimenti di mercato disponibili siano davvero limitati e le squadre a loro interessate praticamente assenti.
Ci si aspetta una sveglia da Anze Kopitar, lo sloveno eletto capitano poco prima del via della scorsa stagione ha disputato la sua peggior annata da quando calca i ghiacci della NHL mettendo a referto solamente 12 goal e 40 assist.
L’unica linea affidabile sembra essere la seconda linea d’attacco, con Jeff Carter a fare da centro alle veloci e talentuose ali Tanner Pearson e Tyler Toffoli, mentre terza e quarta linea non sembrano poter minimamente contare su uomini in grado di svoltare una partita.
La speranza è quella di poter vedere in line up Adrian Kempe, il giovane svedese classe 1996 ha esordito lo scorso anno facendo denotare un discreto livello tecnico ma ancora una insufficiente disposizione tattica dovuta probabilmente alla giovane età ed alla inesperienza.
La difesa oltre al fenomeno Drew Doughty (che si è lasciato andare a frasi piuttosto interrogative riguardo al futuro del team dovute al fatto che per lui vincere è fondamentale in questo sport…) presenta numerose lacune, Derek Forbort affiancatogli in prima linea ha dimostrato di non valere un posto in NHL, ma purtroppo per i Kings mancano le alternative adatte per tentare di avere tre linee difensive bilanciate.
Jake Muzzin ed Alec Martinez rappresentano una seconda linea buona, mentre la terza resta un’incognita con il giovane Paul LaDue in rampa di lancio che potrebbe approfittarne in caso di gare deficitarie di uno fra Folin e Gravel, attualmente indicati come maggiori indiziati per il ruolo di difensori titolari.
La piazza di Los Angeles negli ultimi anni ha goduto di ottimi risultati, le due Stanley Cup in bacheca sono ancora fresche ma la gente dovrà pazientare per rivedere il proprio team ai vertici di questa Division e non solo…
PRONOSTICO PLAYITUSA: 5°/6° POSTO PACIFIC DIVISION
SAN JOSE SHARKS
Gli squali all’attacco della zona playoff
E’ cambiato poco in quel di San Jose durante l’offseason, unico grosso movimento l’addio al team californiano di Patrick Marleau dopo 19 anni al servizio degli squali, per lui è arrivata la chiamata dai Toronto Maple Leafs, team ambizioso di cui ve ne parleremo prossimamente nella review dedicata all’Atlantic Division.
Tutto il resto del roster è rimasto intatto nelle mani di coach DeBoer che proverà a traghettare Pavelski & Co. per la terza volta su tre alla post season (con tanto di finale Stanley Cup disputata 2 stagioni fa).
Ecco quelle che dovrebbero essere le linee titolari degli Sharks:
Capitan Joe Pavelski sarà sempre la ciliegina sulla torta della formazione californiana, il #8 guiderà l’attacco dalla prima linea assieme a Joe Thornton (che ha deciso all’ultimo di prolungare il proprio contratto con la maglia degli squali) ed a Mikkel Boedker, anche se il giovane Kevin Labanc (8 goal e 12 assist l’anno passato) potrebbe inserirsi sfruttando al meglio le doti dei compagni per migliorare il proprio hockey già di discreto livello per l’attuale giovane età (classe 1995).
Logan Couture e Thomas Hertl sono due fra i migliori centri in circolazione in questa Division e giostreranno in seconda e terza linea d’attacco, dove sono attesi miglioramenti da Jannik Hansen (acquistato alla scorsa Trade Deadline da Vancouver e praticamente inesistente nel finale di stagione e playoff scorsi) e sono attesi riscontri dal giovanissimo Timo Meier, talento classe 1996 di cui ne sentiremo parlare.
Da Joonas Donskoi ci si aspetta quel salto di qualità che era giusto supporre avvenisse l’anno passato, così non è stato ed allora ecco che il finlandese avrà la sua chance nella stagione alle porte.
In difesa il potente Brent Burns competerà ancora una volta per il premio di miglior difensore dell’anno dall’alto dei suoi incredibili dati statistici e numeri imbarazzanti a cospetto della gran parte di difensori che giocano in NHL; Burns in coppia con Paul Martin ha ampie possibilità di far male in zona offensiva, dote che lui essendo stato in passato ala destra sfrutta alla grandissima.
Marc Eduard Vlasic e Justin Braun formano una solidissima seconda linea, capace di risultare la quinta miglior difesa dell’intera lega nella passata stagione, mentre Brenden Dillon e Dylan DeMelo sono il duo difensivo di terza linea utili per far rifiatare le prime due coppie fondamentali per le vittorie della squadra.
In gabbia confermatissimo il duo formato da Martin Jones e da Aaron Dell, entrambi molto positivi l’anno passato con il backup decisivo nei momenti delicati avuti da Jones nel periodo a cavallo fra febbraio e marzo.
Gli Sharks hanno un posto playoff assicurato, la presenza però in questa Division di formazioni del calibro di Flames, Ducks ed Oilers li relegano al posto di quarto incomodo, con ovviamente le capacità per stupire.
PRONOSTICO PLAYITUSA: 4° POSTO PACIFIC DIVISION, 1° POSTO WILD CARD PLAYOFF
CALGARY FLAMES
Le fiamme sono ben accese in quel di Calgary: i playoff sono il minimo
La delusione dello sweep subito al primo turno playoff contro Anaheim lo scorso aprile ha generato l’ennesimo potenziamento di una squadra che aveva già fatto capire di poter puntare in grande; via il goalie Elliott (capro espiatorio di almeno 2 sconfitte su 4 della brevissima post season) ed il suo backup Johnson, dentro al loro posto l’esperto Mike Smith da Arizona ed il talento incompreso di Eddie Lack, ex Canucks e Hurricanes, dovesse andar male anche questo duo a Calgary hanno pronto il salvagente chiamato Jon Gillies, classe 1994, praticamente pronto per il ruolo quantomeno di backup dopo una ottima annata in AHL in quel di Stockton.
In una difesa già migliorata rispetto ad un paio d’anni fa è stato aggregato un ulteriore tassello, dai New York Islanders infatti è arrivato Travis Hamonic, che andrà a comporre un reparto fornito in questo modo di due prime linee davvero interessanti, la prima formata da capitan Mark Giordano e dall’ex Bruins Dougie Hamilton che dopo un inizio deludente ha ingranato la quarta concludendo l’annata alla grande, la seconda dal sopracitato Hamonic e da T.J. Brodie.
Le linee proposte da coach Glen Gulutzan dovrebbero essere queste:
Se la difesa di Calgary sembra ufficialmente destinata a migliorare le statistiche sufficienti ma non esaltanti della passata stagione anche grazie ad il cambio di goalies ecco che l’offensiva è rimasta tale e quale a quella vista lo scorso anno.
In prima linea troveremo sempre “i gemelli del goal” Sean Monahan e Johnny “Hockey” Gaudreau, pronti a guidare l’offensiva presumibilmente assieme a Micheal Ferland, con il quale hanno chiuso alla grandissima nella passata Regular Season, dopo aver faticato a trovare un’ala adatta ai loro movimenti; da loro coach Gulutzan si augura un miglioramento nella copertura difensiva, fondamentale se non si vuole andare in sofferenza contro formazioni quotate.
In seconda linea d’attacco Matthew Tkachuk è pronto ad usare tutto il suo talento e tutta la sua cattiveria agonistica, devastante per un ragazzo della sua età (compirà 20 anni a dicembre) assieme agli esperti Michael Frolik ed a Mikael Backlund, spesso poco considerato ma da 2 anni consecutivi fra i primi 4 migliori marcatori della squadra; ci si aspetta un passo avanti da quel Sam Bennett che aveva incantato al primo anno di NHL, il ragazzino classe 1996 dovrebbe agire in terza linea con il fantasioso Kris Versteeg e Spencer Foo o Troy Brower (uno dei due sarà spostato in quarta linea).
Questa squadra ha tutte le carte in regola per avere un ruolo da grande protagonista della Division e non solo.
PRONOSTICO PLAYITUSA: 3°/2° POSTO PACIFIC DIVISION
EDMONTON OILERS
Connor “McJesus” cercherà di trascinare il team verso la Stanley Cup
Mai come quest’anno il profumo di Stanley Cup sorvolerà i cieli del Canada, precisamente quelli di Edmonton.
L’MVP della passata stagione Connor McDavid è pronto al ballo con la coppa più grande e più bella di tutte, ma per farlo dovrà ripetersi in una Regular Season nella quale ha già dimostrato di essere imprendibile per quasi tutti i difensori della Lega, specialmente se lanciato in dei coast to coast nei quali la velocità pazzesca di “McJesus” fa la differenza.
Le linee utilizzate da coach Todd McLellan dovrebbero essere queste:
Se Connor McDavid fa reparto praticamente da se e qualsiasi ala gli sia proposta è assicurata di vivere la propria migliore stagione in NHL (vedi Patrick Maroon l’anno passato e probabilmente l’ultimo arrivato Ryan Strome quest’anno) ecco che in seconda linea, fresco fresco di rinnovo contrattuale, il possente tedesco Leon Draisaitl fungerà da centro di secondo livello che in molte altre squadre agirebbe in primissima linea (un po’ ciò che accade a Pittsburgh ad Evgeni Malkin); Milan Lucic e Drake Caggiula dovrebbero essere le ali del tedesco volante, che in alcune situazioni però viene unito a McDavid per rendere atomico un attacco già fortissimo.
Jesse Puljujarvi dopo l’esperienza in AHL potrebbe agira da ala a Ryan Nugent-Hopkins atteso da qualcosa di più del “compitino” messo all’opera la scorsa stagione.
Jussi Jokinen arrivato dai Panthers durante l’offseason porterà quell’esperienza necessaria ad una squadra così giovane che può od anzi, deve, puntare in alto. Mark Letestu, centro della quarta linea avanzata, sarà come sempre fondamentale in situazione di powerplay, mentre Zack Kassian farà sentire la sua fisicità nei momenti più opportuni.
Cam Talbot in porta vivrà un’altra stagione da “one man show”? Staremo a vedere, quello che è sicuro è che il buon Cam disputerà il 90% delle partite vista la poca esperienza del backup Brossoit.
Infine eccoci alla difesa: è stato il reparto maggiormente migliorato nell’ultimo anno, merito dell’ingresso in lineup di Adam Larsson che ha portato grande solidità ed alla sicurezza acquisita dai giovani Klefbom, Nurse e Benning.
Questi Oilers arriveranno ai playoff a mani basse, si giocheranno il primo posto proprio con la formazione che li ha eliminati nella scorsa post season dando un occhio però a cosa accade dietro, con i Flames probabili terzi incomodi.
PRONOSTICO PLAYITUSA: 2°/1° POSTO PACIFIC DIVISION
ANAHEIM DUCKS
Ci sono cose che non cambiano mai, come i padroni della Pacific Division, che, Oilers permettendo, dovrebbero essere loro!
Squadra che vince (la Division) non si cambia, è questo il motto in casa Ducks che in offseason hanno davvero cambiato pochissimo ad un roster di primissimo livello che garantirà sicuramente la post season presumibilmente da vincitrice della Pacific Division.
Il dilemma resta sempre lo stesso, sarà finalmente l’anno buono per tentare l’assalto alla Stanley Cup? McDavid e Draisaitl probabilmente non sono d’accordo!
Ma per parlare di post season è ancora presto ed allora addentriamoci nel roster dei ragazzi guidati da coach Randy Carlyle.
L’unico movimento importante dell’estate è avvenuto in gabbia: John Gibson sarà aiutato dall’esperienza di Ryan Miller che da backup garantirà al giovane portiere nativo di Pittsburgh dei riposi fondamentali per il suo rendimento, troppe volte altalenante quando disputa numerose gare consecutive.
Di fronte al duo alla difesa della porta avremo queste probabili linee:
Patrick Eaves, giunto alla scorsa Trade Deadline da Dallas, ha prolungato il suo contratto in scadenza grazie a delle ottime prestazioni messe a segno nei due mesi disputati in casacca Ducks e a degli ottimi playoff; la barbuta ala giostrerà al fianco di capitan Ryan Getzlaf e Corey Perry, coppia fissa dell’attacco di Anaheim che cercherà di migliorare le performance rispetto ad una scorsa annata un pochino avara di goal rispetto ai canoni stabiliti negli anni.
Ryan Kesler, uomo fondamentale per la conquista dei faceoff utilizzato spesso da Carlyle nei momenti decisivi delle gare anche al posto di Getzlaf, giostrerà in seconda linea offensiva con l’inossidabile Andrew Cogliano ed il giovane svedese Jakob Silfverberg che al pari di Rickard Rakell (centro di terza linea) è reduce dalla migliore campagna della propria carriera.
Occhi puntati sui giovani Nick Ritchie ed Ondrej Kase, anche da loro ci si aspetta un buon numero di punti a referto, specialmente dal primo sopracitato reduce da dei playoff di primissimo livello.
In difesa l’arrivo di Francois Beauchemin da Colorado è stato pensato per garantire copertura ad un giovanissimo in rampa di lancio come Brandon Montour, più disposto ad offendere che a difendere, mentre la coppia consolidatissima formata da Sami Vatanen ed Hampus Lindholm potrebbe scambiarsi con uno fra Cam Fowler e Josh Manson quando entrambi saranno ristabiliti dai rispettivi infortuni che li terrà fuori almeno all’inizio dell’anno permettendo al veterano Kevin Bieksa di giocarsi un posto in line up in un reparto che la scorsa stagione è stato il terzo migliore di tutta la lega.
Una formazione senza apparenti difetti quella degli Anaheim Ducks che probabilmente vincerà ancora una volta la Pacific Division, ma non a mani basse, poichè Oilers e Flames potrebbero dare fastidio.
PRONOSTICO PLAYITUSA: 1°/2° POSTO PACIFIC DIVISION
E’ davvero tutto per questa prima Preview di PlayitUsa dedicata alle quattro Division della NHL, il disco passa ora nelle mani dei miei colleghi che prestissimo vi racconteranno tutto, ma proprio tutto, dell’Atlantic Division, della Metropolitan Division e della Central Division.
Manca poco al drop the puck!! E noi, non vediamo l’ora!!
#ISITOCTOBERYET
Appassionato della terra a stelle e strisce, Max si innamora sin da piccino per uno sport da “duri”: l’hockey su ghiaccio. Cresce osservando le prodezze di Mario Lemieux e Jaromir Jagr, invecchia con le giocate di Sidney Crosby ed Evgeni Malkin… Scrive per PlayitUsa da gennaio 2015 e spera di trasmettere a voi lettori le stesse emozioni che vive il sottoscritto pensando, guardando, scrivendo, vivendo, respirando la meraviglia della NHL.
Miei pronostici: 1) Ducks 2) Oilers 3) Sharks 4) Flames 5) Coyotes 6) Kings 7) Golden Knights 8) Canucks