Ci siamo, finale di Conference tra i Pittsburgh Penguins campioni in carica e gli incredibili Ottawa Senators, capaci di una regular season senza lode ne infamia e ora pronta a sognare la coppa.
Ottawa @Pittsburgh gara 1
I Penguins sono reduci dall’impresa del Verizon Center in gara 7, i Senators hanno chiuso i sogni dei New York Rangers e sono la mina vagante dei playoff Nhl.
In porta per Ottawa c’è Craig Anderson, giocatore con una motivazione in più rispetto agli altri, perché da una parte la sua versione giocatore lotta per il sogno Stanley Cup, ma dall’altra c’è la versione marito che sostiene la moglie nella battaglia contro il cancro e già per questo vederlo sul ghiaccio emoziona.
Pittsburgh parte molto a rilento, quasi avesse prosciugato ogni briciolo di forza nella guerra contro i Capitals, Ottawa controlla poi a 5 minuti dalla fine è Jean Gabriel Pageau a colpire la difesa dei pinguini che lo lascia solo nel raccogliere l’assist di Bobby Ryan, 1-0 e arena locale ammutolita.
Nel gol, l’errore è di Domoulin che offre il disco ad Hainsey senza accorgersi dell’accorrente Ryan che ringrazia e offre l’assist d’oro al prodigio dei Sens.
Anderson ferma il power play di Pittsburgh ma i padroni di casa sembrano in costante deficit fisico, con un gioco al rilento che è tutto a vantaggio dei senatori.
Altro giocatore di classe è Erik Karlsson, capitano della squadra canadese, che prova il gran tiro contro Fleury, col portiere di Pittsburgh che nega il raddoppio.
I Penguins provano a cercare il pareggio con Hornqvist che devia il tiro di Schultz ma ancora una volta Anderson è perfetto con riflessi felini.
Non funziona al meglio l’armata locale, il power play è confuso e se alla conclusione deve arrivarci Maatta, professione difensore, qualcosa non va.
Dal nulla però e con la classe che si ritrova, Pittsburgh colpisce, lo fa con un tiro di Kunitz deviato da Evgeni Malkin, è il pareggio che vale l’overtime e la speranza di vincere gara 1.
Ma la benzina nei serbatoi Penguins pare vicina all’esaurimento, il pressing di Bobby Ryan ha la meglio sulla difesa locale con Rust che manca il controllo del disco, l’ex stella dei Ducks s’invola e batte Fleury, gol vittoria e gara 1 in favore dei canadesi che ribaltano subito il fattore campo.
Pittsburgh paga a caro prezzo l’atteggiamento del “battuti i Caps abbiamo già vinto”, mandando alle ortiche 5 power play.
Ottawa fa il suo e lo fa in maniera egregia, sognando e volando su palcoscenici non in preventivo dopo la regular season.
Ottawa @ Pittsburgh gara 2 (1-0)
Seconda gara interna per i Penguins dopo le fatiche contro Ovechkin e soci. Spalle al muro c’è da superare Craig Anderson e i primi a provarci sono Phil Kessel e Geno Malkin senza troppa fortuna.
Anche Ottawa è sul ghiaccio e non sta a guardare, contro Fleury ci provano Methot e Karlsson ma il portiere locale oggi è attento e salva tutto.
L’azione più clamorosa dei primi 40 minuti per Pittsburgh sta nel palo colpito da Guentzel ma incredibilmente dopo due periodi la partita è a reti bianche.
L’inquietudine la fa da padrone nei Penguins, il gol non arriva e Phil Kessel inizia a mostrare il suo lato “affamato”, sbraitando in panca un po’ con tutti.
Kessel è il terminale offensivo della linea di Malkin, i due spesso non sono perfetti, ma Geno offre a Phil il disco, primo tiro respinto da Pageau, disco di nuovo al numero 81, tiro e gol decisivo, 1-0 e finalmente boato di casa.
Finisce1-0, per Fleury altro shutout e fin qui tutto bene.
Fin qui.
Pittsburgh @ Ottawa gara 3 (1-1)
L’aria canadese è frizzante e trasuda gloria. I Senators non sono abituati a star lassù e questo regala ancora più sogni. Pittsburgh pare in gita con i frammenti della battaglia con Washington che ancora non vanno via.
Ci si accorge che qualcosa per gli ospiti non va quando dopo appena Mike Hoffman rimette il disco verso la porta, puck che sbatte su Fleury e s’insacca dopo appena 48 secondi di gioco.
I Senators fanno ciò che vogliono, Crosby e compagni stanno a guardare con che furia Bobby Ryan lascia il disco a Methot che tira una prima volta, parato, poi segna sul rimbalzo, 2-0.
Ma ancora è poco, Karlsson è un ottimo playmaker e non rinvia mai alla cieca il disco, Ryan ancora una volta è ovunque, quando apre per Brassard che segna il 3-0 qualcuno esclama “Really? Veramente sono i Senators?”.
L’apice arriva con Zack Smith quando tira, dopo che Ottawa usa la balaustra come sponda, spiazza Fleury e segna il 4-0, sono passati appena 13 minuti di gioco e il portiere dei Penguins prende 4 gol in 9 tiri.
Inevitabilmente dalla panchina si alza Matt Murray, la nuvola d’oro di Fleury svanisce dopo gara 3 e rientra sul ghiaccio l’eroe della Stanley Cup 2016.
Murray risponde bene agli assalti canadesi, perché anche sul 4-0 sul ghiaccio c’è solo una squadra, con la quinta perla che arriva con l’azione di Kyle Turris per Hoffman, tunnel su Ruhwedel, disco ancora su Turris, dribbling su Murray e 5-0. Tutti a casa, anzi, solo i Penguins a casa, per i Senators standing ovation.
Crosby nega ad Anderson lo shutout segnando in power play su assist di Kessel, troppo poco per la loro classe ma oggi, poca fame.
Per gara 4 oltre alla poca benzina Pittsburgh fa a meno anche di Hornqvist, Rust, Schultz e col dubbio su chi schierare come portiere. Un errore ora sarebbe letale.
I Senators proseguono il sogno, a molti verrà in mente che sia una squadra improvvisata ma in realtà è la favola della Nhl che sta scrivendo un altro meraviglioso capitolo.
Prossimi appuntamenti
Pittsburgh @ Ottawa gara 4 19 maggio
Ottawa @ Pittsburgh gara 5 21 maggio
Pittsburgh @ Ottawa gara 6 23 maggio * se necessaria
Ottawa @ Pittsburgh gara 7 25 maggio * se necessaria
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.