“Ogni mattina noi nasciamo nuovamente. Ciò che decidiamo di fare oggi è ciò che conta davvero.”
Si apre con una citazione importante la prima review dedicata alla semifinale di Conference del Pacifico fra Edmonton Oilers ed Anaheim Ducks giunta nella notte italiana a conclusione del terzo atto.
Anaheim ha preso alla lettera le parole scritte da Siddhartha Gautama, meglio conosciuto come il Buddha; i Ducks infatti dopo aver subito due sconfitte consecutive fra le mura amiche si sono risvegliati andando a dominare gara 3 vinta a domicilio con il risultato di 6-3 costruito da una partenza strepitosa e da una successiva riscossa alla rimonta subita nel secondo periodo dagli Oilers.
Andiamo a vedere però cos’è accaduto sino a questo momento in una serie che deve ancora vedere la formazione di casa vincere una singola gara partendo dall’inizio.
GARA 1: Draisaitl+Larsson: demolition mode “ON”
Edmonton Oilers @ Anaheim Ducks 5-3
La prima sfida fra le due compagini è datata 27 aprile, Anaheim ci arriva dopo aver “sweeppato” i Flames al primo turno e con un Cam Fowler in più in line up, mentre gli Oilers ci arrivano dopo essersi sbarazzati in 6 gare della formazione arrivata alla finale di Stanley Cup la passata stagione, ossia i San Jose Sharks.
C’è curiosità nel verificare se questa Edmonton possa essere in grado di reggere due serie playoff molto dure e dunque dimostrare di poter competere con i migliori team della lega una sola annata dopo non aver nemmeno essere arrivata vicino alla post season.
I primi venti minuti di gioco sono, come spesso accade, di studio fra le due squadre che rischiano poche giocate col disco senza badare troppo allo spettacolo ma tentando di capire in che maniera possano prevalere contro l’avversario; l’unica occasione di uno scialbo primo periodo arriva dalla stecca di Kassian, la cui deviazione di fronte al net trova preparato John Gibson che para abilmente la conclusione con un reattivo intervento di spalla.
Il secondo periodo inizia con un powerplay per Anaheim a cui bastano soli 37 secondi per concretizzare: capitan Ryan Getzlaf entra in zona offensiva e la difesa di Edmonton si dimentica che il fenomeno dei Ducks non è solo un grandissimo assist man ma anche un abile goal scorer così il #15 con un preciso wrist shot dallo slot infila il puck all’incrocio dei pali con Cam Talbot che può solo applaudire la giocata del centro canadese.
A situazione ribaltata però ecco che anche gli Oilers colgono i frutti dati dal vantaggio numerico sul ghiaccio; a siglare il goal del pareggio è Mark Letestu, specialista in queste occasioni, abile ad infilare il puck in rete dopo che l’iniziale conclusione in porta di Draisaitl era stata fortuitamente “respinta” di fronte la gabbia dal compagno di squadra Nugent Hopkins.
Se nei primi 40 minuti di gioco di occasioni c’è ne sono state davvero pochissime ecco che il terzo periodo ci regala qualcosa di meraviglioso da mostrare ad ogni novizio che tenta di avvicinarsi a questo spettacolare sport chiamato hockey su ghiaccio.
Il primo goal del periodo arriva al sesto minuto, altro powerplay a favore di Edmonton, altro goal per Mark Letestu abile a catturare l’ennesimo rebound di fronte la gabbia di Gibson dopo una prolungata azione offensiva gestita dal duo Draisaitl/McDavid entrambi a segno nel tabellino degli assist.
Passano un centinaio di secondi ed ecco che tutto il talento di Leon Draisaitl mette in imbarazzo la difesa di Anaheim entrando in zona con grande facilità, il possente centro tedesco aspetta il momento giusto per scaricare il puck all’accorrente Adam Larsson, il quale ha tutto il tempo di caricare e poi scagliare un tiro precisissimo su cui Gibson non può nulla portando il risultato sul 3-1 a favore degli Oilers.
La gara sembra indirizzata verso gli ospiti ma ecco che da un faceoff in zona offensiva il giovane Montour lascia partire un tiro dalla blu che deviato da Getzlaf crea l’incertezza sulla quale Talbot non risponde “Pronto”, il goalie di Edmonton infatti para la conclusione in maniera non perfetta lasciando un sanguinoso rebound sul quale si catapulta il solito Patrick Eaves, esperto in queste situazioni, che con un rapido tocco porta Anaheim a meno uno.
Un solo minuto dopo ecco che Talbot la combina ancora più grossa, su una rapida ripartenza dei Ducks Cogliano scaglia un tiro senza pretese verso la porta degli Oilers, il cui goalie però respinge ancora una volta malamente permettendo a Jakob Silfverberg di conquistarsi le luci del palcoscenico con un tip-in al volo che spesso ci capita di vedere; coach McLellan chiede inutilmente un coaching challenge per una presunta interferenza di Kesler ai danni di Talbot che ovviamente non c’è (forse era solo un buon motivo per stoppare il cattivo momento del proprio goalie chi lo sa…). 3-3 dunque e tutto da rifare per Edmonton mentre l’Honda Center di Anaheim diventa una bolgia.
A cinque dal termine però ecco che Adam Larsson si traveste da Mario Lemieux e con un’azione solitaria parte dalla difesa, salta un paio di avversari, che concedono colpevolmente troppa libertà al giovane difensore degli Oilers, tira furbamente il puck da posizione impossibile verso la porta di Gibson, il puck sbatte fortunosamente (per Edmonton) sul pattino di Manson prima di terminare in rete per il nuovo vantaggio ospite.
A quel punto ormai è troppo tardi per la reazione Ducks, che nonostante provino il tutto per tutto inserendo come di consueto il sesto giocatore di movimento al posto del goalie portano a casa solamente il quinto goal subito, ad opera di Leon Draisaitl autentico catalizzatore offensivo della serata, autore di un goal e tre assist.
Edmonton dunque è pronta, i Ducks perdono una gara ai tempi regolamentari dopo ben 18 partite (15-0-3 lo score). E tenteranno di rifarsi a 48 ore di distanza…
GARA 2: Tiro al bersaglio Anaheim, ma Talbot è un muro
Edmonton Oilers @ Anaheim Ducks 2-1
Ci si aspetta la riscossa dei padroni di casa in gara 2 che diventa di fondamentale importanza per il prosieguo della serie, ed invece a spingere per primi sono gli Oilers che dopo un solo minuto di gioco trovano il vantaggio alla prima conclusione diretta verso la porta difesa da Gibson: slap shot di prima intenzione di Andrej Sekera e disco che buca lo stick side del goalie di Anaheim. 1-0 Edmonton ed Arena ammutolita.
Passano tre minuti ed Andrew Cogliano ha il puck per il pareggio, ben assistito da Getzlaf il #7 si trova di fronte a Talbot, il quale però para miracolosamente il suo tiro. E’ la prima grande parata del goalie di Edmonton, ma non sarà l’ultima.
Edmonton ha una chance di incrementare il proprio vantaggio con un powerplay, in questa situazione però si fa prendere d’infilata da Getzlaf, il capitano dei Ducks offre a Kesler tramite un’altra geniale invenzione il disco del possibile pari ma a vincere la sfida nell’uno contro uno è ancora una volta Cam Talbot che dopo aver parato il puck con la spalla destra si tuffa a conservarne il possesso sul rebound nel quale Getzlaf voleva approfittarne.
Anaheim spinge, schiaccia gli Oilers nella propria zona e vanno nuovamente vicini al goal con l’onnipresente Getzlaf: tiro a botta sicura, ma il gambale sinistro di Talbot dice ancora di no. Ed il primo periodo termina con gli ospiti avanti per 1-0.
Nel secondo periodo dopo soli 6 minuti il vantaggio aumenta: Holzer trattiene Kassian e lascia i suoi in inferiorità numerica; capitalizza l’occasione Patrick Maroon, il #19 è ben posizionato di fronte alla gabbia difesa da Gibson e devia di quel tanto che basta il puck tirato da Eberle verso la porta, 2-0 Oilers a sorpresa, più cinici di così si muore.
Nonostante la pressione costante in questo periodo Anaheim non crea grossi pericoli verso la porta difesa da Talbot, il quale capitola solamente al quindicesimo di gioco quando i Ducks sfruttano l’opportunità di un powerplay. E’ Jakob Silfverberg ad infilare il puck in rete con una precisa conclusione dallo slot che termina la sua corsa all’incrocio dei pali, lasciando immobile il sin qui insuperabile Talbot. Svantaggio che si dimezza e speranze di comeback che crescono in casa Ducks.
Si giunge così al terzo periodo; negli ultimi venti minuti assistiamo al bombardamento da parte di Anaheim verso la porta di Talbot. E’ un assedio. In situazione di powerplay Patrick Eaves devia splendidamente il puck scagliato dalla blu da Cam Fowler, il tiro batta Talbot ma colpisce il palo interno alla sua sinistra terminando la sua corsa fuori dallo specchio della porta.
Passano pochi minuti ed ecco un’altra conclusione dalla distanza di Fowler, anche stavolta Talbot è superato, ma a dire di no al difensore di Anaheim ecco pensarci l’altro palo, incredibile.
I Ducks oltre allo stato di forma eccezionale del goalie avversario devono fare i conti con una clamorosa sfortuna; alla fine i tiri verso la porta di Talbot saranno 40 (più due pali) ma solamente uno trasformato in goal, Edmonton ringrazia il proprio portiere e porta a casa immeritatamente una gara che se si dovesse rigiocare altre 9 volte non ne vincerebbe mezza.
Per Anaheim arrivano due sconfitte consecutive ai tempi regolamentari come non accadeva dalle prime due partite di Regular Season, parliamo di preistoria…
GARA 3: Home bitter home
Anaheim Ducks @ Edmonton Oilers 6-3
Eccoci dunque arrivati al racconto dell’ultima gara disputata sino ad ora fra le due compagini; la città di Edmonton è pronta ad accogliere i propri beniamini reduci da due clamorose vittorie in terra californiana sperando che questa volta a godere possa essere il pubblico di casa: si sbaglieranno.
Pronti via e Ryan Getzlaf allineato alla sinistra della propria porta si inventa un filtrante pazzesco che vede l’accorrente Rickard Rakell liberarsi dalla marcatura del distratto duo arretrato di Edmonton formato da Russell e Sekera, il giovane svedese solo davanti a Talbot lo batte con un preciso wrist shot che si infila all’incrocio dei pali. Nemmeno il tempo di dare il primo sorso alla gelida birra ed il pubblico di casa deve già inghiottire amaro.
Passano pochi minuti ed Anaheim raddoppia: la conclusione dalla blu di Lindholm viene colpita da diversi giocatori di Edmonton, Talbot perde di vista il puck, Larsson non riesce a spazzarlo via dalla zona di pericolo e per Jakob Silfverberg è un gioco da ragazzi depositarlo in rete.
Con 2 reti realizzate nei primi 3 tiri i Ducks si riprendono di fatto dalla frustrazione subita in gara 2 dove Talbot aveva parato davvero l’impossibile, aiutato inoltre anche dai pali.
Edmonton è stordita, la reazione non arriva ed anzi, Darnell Nurse dalla propria zona sparacchia frettolosamente un disco addosso a Ryan Getzlaf con Anaheim che non stava nemmeno producendo un forecheck così pericoloso; il capitano dei Ducks ringrazia, controlla il puck e sfodera un magistrale tiro nel quale Talbot non può ancora una volta nulla. 3-0 dopo 11:51. Partita finita? Siamo ai playoff, non scherzate…
A meno di un minuto dal termine di un periodo dominato da Anaheim ecco arrivare il goal che riapre il match; Russell tira dalla blu, Nugent Hopkins combatte con Fowler tentando di deviare il tiro che sarebbe terminato altissimo, Fowler colpisce il puck facendolo abbassare clamorosamente e sbattere sul polpaccio di Patrick Maroon che diviene senza nemmeno volerlo colui che sigilla il proprio nome nel tabellino dei marcatori e riaccende le speranze in casa Oilers.
Il secondo periodo inizia nel migliore dei modi per Edmonton: Anton Slepyshev con una deviazione di fronte al net fa carambolare il disco sulla schiena di Gibson prima che termini ancora una volta fortunosamente in rete. 2-3 dopo un solo minuto e mezzo di gioco e pubblico in visibilio.
Manca il colpo del campione per ravvivare ancor di più l’atmosfera. In situazione di 4 contro 4 eccolo arrivare, Connor McDavid scherza Vatanen con un movimento pazzesco, si libera per una conclusione che va ad infilarsi sotto il sette: 3-3, rimonta compiuta, che spettacolo i playoff!
Il pubblico festeggia, inizia ad urlare “We want the Cup” e nel momento migliore di Edmonton ecco arrivare la doccia gelida: Chris Wagner, membro della quarta linea di Anaheim, lascia partire un innocuo tiro dalla destra che avrebbe terminato la sua corsa ben al di fuori dei pali, ma il Talbot di oggi non è quello di gara 2 e compie un’imperdonabile errore respingendo con lo stick side il puck sul proprio gambale prima di vederlo finire in rete. 4-3 clamoroso e Rogers Place ammutolito, nuovamente.
Edmonton è scossa ma questa volta reagisce, l’occasione arriva subito, con Maroon che in un tre contro uno però si vede parare la conclusione a colpo sicuro da uno strepitoso John Gibson abile inoltre a catturare il successivo rebound.
Si arriva così agli ultimi venti di gioco, ma questa volta l’esperienza di Anaheim viene fuori, mentre gli Oilers commetteranno quegli errori difensivi che ai playoff non si devono fare disputando un tempo disastroso quasi come i tre giocati in gara 4 persa 7-0 della serie poi vinta contro San Jose.
Jakob Silfberberg con una bella conclusione dallo slot su assist di Manson sigla la personale doppietta ed il momentaneo 5-3, sul quale però Edmonton si vede beffata dalla decisione degli arbitri di convalidare il goal nonostante un’entrata di zona piuttosto dubbia della formazione californiana, Ryan Kesler trova il primo goal in questa post season con un tip in di fronte alla gabbia di Talbot per il 6-3 finale che riapre di fatto la contesa fra gli Anaheim Ducks e gli Edmonton Oilers in una serie che deve ancora vedere la squadra di casa portare a casa la vittoria.
La serie sta vedendo degli alti e bassi clamorosi, a partire proprio dai goalie, il Talbot insuperabile di gara 2 infatti ha lasciato spazio al Talbot groviera di gara 3, mentre l’incerto Gibson delle prime due sfide è stato dimenticato dal sicuro Gibson visto nell’ultima sfida; a dettar legge sino a questo momento sono le giocate sontuose di un giocatore spaziale qual’è Ryan Getzlaf, autentico uomo ovunque dei Ducks, capace non solo di regalare assist deliziosi ai compagni ma anche di segnare goal di pregevole fattura.
Manca ad Anaheim l’apporto di Corey Perry, dal #10 ci si aspetta molto di più, ma dopo una stagione regolare piuttosto negativa sembra proprio che possa proseguire la sua “annata no”.
Ad Edmonton invece tutti sperano che dopo questo campanello d’allarme la formazione si possa ricompattare come fatto dopo il famoso 0-7 subito in gara 4 contro San Jose al primo turno playoff; McDavid ha già strigliato i suoi nelle interviste post gara, sicuramente coach McLellan andrà a lavorare sulle cose che non sono andate nell’ultima serata.
Staremo a vedere…
Prossimi appuntamenti:
- Gara 4 è prevista ad Edmonton per mercoledì 3 maggio alle ore 4:00 italiane
- Gara 5 vedrà le squadre tornare ad Anaheim nella notte italiana di venerdì con ingaggio previsto per le ore 4:30
- L’eventuale gara 6 si disputerà ad Edmonton domenica 7 maggio con orario ancora da definire
- Ciò che sogna ogni tifoso neutrale, ossia gara 7, si disputerebbe eventualmente mercoledì 10 maggio ad Anaheim
BUCKLE UP BABY BECAUSE IT’S THE CUP!!
Appassionato della terra a stelle e strisce, Max si innamora sin da piccino per uno sport da “duri”: l’hockey su ghiaccio. Cresce osservando le prodezze di Mario Lemieux e Jaromir Jagr, invecchia con le giocate di Sidney Crosby ed Evgeni Malkin… Scrive per PlayitUsa da gennaio 2015 e spera di trasmettere a voi lettori le stesse emozioni che vive il sottoscritto pensando, guardando, scrivendo, vivendo, respirando la meraviglia della NHL.
2 thoughts on “Edmonton avanti ma i Ducks sono vivi”