Gara 1: Predators @ Blackhawks (1-0)
Gara 1 si giocava alla Mad House di Chicago dove da anni vincere per le squadre ospiti è un impresa più che ardua. Sembrava dover essere una passeggiata per la squadra numero uno nella Western Conference durante la regular season ma già da gara 1 i Predators hanno creato non pochi problemi ai favoritissimo Blackhawks.
Nashville dopo 7:52 giocati nel primo periodo è andata in vantaggio grazie al goal di Viktor Ardvisson che ha reindirizzato un tiro di Forsberg dalla linea blu battendo Duncan Keith sul tempo e non lasciando scampo a Corey Crawford.
Da lì in poi gli ospiti hanno gestito il vantaggio in maniera intelligente alzando il livello della fisicità del gioco e mantenendo un gioco più difensivo, attaccando la maggior parte delle volte in contropiede ma senza portare molti uomini nella metà campo offensiva.
Chicago ci ha provato in tutte le maniere a segnare ma senza risultati visto che oltre ai 26 tiri blocati dai giocatori di Nashville i Blackhawks hanno fatto un misero 0 su 2 in power play, Kane fra tutti quello più propositivo con 6 tiri in porta, Toews il capitano invece è stato a mio avviso il peggiore dei suoi restando lontanissimo dai suoi standard di eccellenza.
Da elogiare sicuramente le prestazioni dei due goalies, soprattutto quella di Pekka Rinne che è stato in grado di non subire neanche un goal su 29 tiri nello specchio della porta, conquistandosi il premio di MVP della gara e uno shutout storico.
Gara 2: Predators @ Blackhawks (2-0)
Una gara 2 che doveva essere la partita del riscatto per Chicago ma Nashville ha compiuto la seconda impresa in tre giorni aggiudicandosi con un 5-0 gara 2.
I Blackhawks hanno subito goal dopo solo 3:44 dall’inizio della partita quando Ryan Ellis ha battuto Corey Crawford con uno slap shot dalla blue line, da li in poi i Blackhawks sono sembrati quasi frastornati visto anche l’enorme apporto di energia che il goal di Ellis ha dato alla squadra del Tennessee che ha domiato la partita in fatto di fisicità e forechecking.
Il secondo periodo si è aperto con un altra doccia fredda per la squadra di casa grazie al goal in contropiede di Zolnierczyk che è riuscito a prendere di sprovvista la difesa dei Blackhawks per poi batter Crawford con un preciso wrist shot.
I Predators hanno ulteriormente allungato le distanze con il goal di Sissons alla fine del secondo periodo che ha reso molto complicata una possibile rimonta di Chicago. Nel terzo periodo ci hanno pensato un attacco sterile e privo di idee da parte a rendere la rimonta dei Blackhawks possibile e se non bastasse questo un pizzico di fortuna coi rimpalli ha aiutato i Predators a chiuderla definitavamente con i goal di Johansen e Fiala (in power play).
Rinne ha fatto un altra ottima partita portando a casa non solo il secondo shutout consecutivo ma anche un assist e vincendo l’MVP dell’incontro, molto bene anche la line difensiva dei Predators e opportinisti al massimo gli attaccanti capaci di segnare a ogni occasione lasciata dai loro rivali.
Per Chicago non tanto male Crawford ma tanto male chi davanti a lui lo doveva proteggere meglio e di solito è in grado di creare un gioco offensivo di alto livello partendo dalla difesa e finendo con gli attaccanti, tutti sottotono e incapaci di creare situazioni di tiro dove sfruttare i vari Kane, Hossa, Panarin ecc.
Gara 3: Blackhawks @ Predators (0-3)
Bridgestone Arena in Nashville, i Blackhawks se non costretti a vincere poco ci manca visto il pesante ma non insormontabile 0-2 nella serie, i Predators chiamati alla conferma tra le mura di casa.
Il primo periodo ha visto Nashville tirare di più in porta ma senza mai impensierire Corey Crawford mentre Chicago con un atteggiamento molto aggressivo e propositivo ha messo in seria difficoltà Rinne che ha dovuto effettuare un paio di difficili parate per fare rimanere il punteggio in parità.
Parità che si è rotta all’inizio del secondo periodo quando Rasmussen ha battuto Rinne con un tiro in backhand dalla zona blu che è valso è il primo vantaggio nella serie per i Blackhawks che non contenti hanno raddoppiato con un goal in power play con il solito Kane che sfruttando uno screen è riuscito a battere Rinne senza molti problemi.
Nel terzo periodo c’è stato un tracollo psicologico dei Blackhawks che dopo aver subito goal da Forsberg a causa di un fortunoso rimbalzo del disco nel plexiglas dietro la porta di Crawford non sono riusciti ad arginare la grande energia dei Predators che hanno pareggiato la partita con un’altro goal di Forsberg che ha approfittato di una non perfetta respinta del goalie di Chicago.
La partita è andata all’overtime dove i Predators caricati da una bella rimonta si sono resi più propositivi dei loro rivali e alla fine sono riusciti a vincerla con un goal di Kevin Fiala a 3:12 dalla fine del primo tempo supplementare.
Dopo una gara 3 così combattuta e persa Chicago dovrà ritrovare quella forza mentale KILLER che li ha resi la miglior squadra di questo millennio se vogliono avere una chance di rimontare, dall’altra parte Nashville non deve fare l’errore di vedersi già al turno successivo visto che Chicago ha le carte in tavola per vincere 4 partite di fila contro chiunque.