E’ da qualche anno che ad ogni preview dedicata ai playoff noi di PlayitUsa scommettiamo il nostro eurino sulla possibile vittoria della Stanley Cup per gli Anaheim Ducks, padroni della Pacific Division per 5 stagioni consecutive che però proprio sul più bello nelle stagioni passate si sono sciolti come la neve al sole.

I ricordi di numerose gare 7 perse fra le mura amiche sono ancora limpidi nelle menti di qualsiasi tifoso delle “paperelle della California”, ultima quella clamorosa subita per mano dei Nashville Predators lo scorso anno quando i Ducks partivano nettamente favoriti alla vigilia (ad ogni modo, come volevasi dimostrare, i Preds stanno tendendo l’identico scherzetto a Chicago anche in questa stagione!).

Anche in questa prima serie playoff Anaheim partiva favorita, di fronte infatti si trovavano i Calgary Flames, battuti 27 volte consecutivamente fra le mura amiche fra Regular Season e post season dal 2006 ad oggi, andiamo a vedere cosa è successo sino a questo momento.


GARA 1: “You can’t win here!”

Calgary Flames @ Anaheim Ducks 2-3

Gara 1 fra Anaheim e Calgary: il pubblico di casa si prepara per “cantarle e suonarle” ai Flames!

“You can’t win here”: il pubblico che riempie l’Honda Center di Anaheim accoglie i Calgary Flames con questo simpatico e goliardico coro che vuole ricordare come sia praticamente impossibile per la formazione allenata da coach Glen Gulutzan uscire con il bottino pieno dall’Arena nemica, l’ultima vittoria risale infatti al 25 aprile 2006!

Bastano 52 secondi a capitan Ryan Getzlaf per far esplodere e cantare ancor di più il pubblico di casa, in powerplay infatti (tripping fischiato ad Hamilton su Cogliano) il #15 scaglia una botta di prima che coglie impreparato il goalie Elliott, la cui visuale era disturbata dal solito posizionamento davanti al net magistrale dell’ultimo arrivato in casa Ducks, quel Patrick Eaves che con la sua folta barba in pieno stile playoff è diventato subito l’idolo dei tifosi.

1-0 e Calgary subito in difficoltà, buon per loro però che Ondrej Kase, all’esordio in un match di post season, porta a casa 2 minuti di penalità per uno slashing; il powerplay è una sicurezza, Sean Monahan di fronte alla porta pure, 1-1 su assist delizioso di Kris Versteeg ed Honda Center zittito, per il momento.

La gara prosegue senza grossi sussulti sino al quinto minuto del secondo periodo quando Brian Elliott compie il miracolo sul tiro a botta sicura di Jacob Silfverberg servito con uno splendido passaggio da Kesler; passano 4 minuti ed il vantaggio lo trova Calgary, bella azione offensiva con il solito Versteeg protagonista di un assist meraviglioso, in spin-o-rama serve un cioccolatino che Sam Bennett deve solo scartare di fronte alla gabbia difesa da Gibson, 2-1 Flames a sorpresa, diciamolo.

Il vantaggio dovrebbe galvanizzare la formazione ospite ed invece la intimorisce ulteriormente di fronte alla rabbia agonistica di Getzlaf & Co.; la squadra di casa si butta in attacco alla ricerca del pareggio e sfruttando un maldestro cambio di linee dei Flames trova il 2-2 con Rickard Rakell, il più lesto a spedire in porta un rebound concesso da Elliott su tiro del solito Getzlaf.

Passano pochi minuti e la partita svolta ancora una volta: Calgary sfiora il vantaggio con un tiro di Giordano in situazione di shorthanded, Bouma però alla ricerca del tap in travolge Gibson e costringe i suoi nuovamente all’inferiorità numerica; nei successivi due minuti Anaheim si riporta avanti, Jacob Silfverberg dalla sinistra ha tutto il tempo di mirare l’angolo e battere Elliott che ci mette un pezzo di guantone senza però salvare la sua porta, 3-2 Ducks e pubblico nuovamente in delirio.

Nel terzo periodo è John Gibson show; il goalie dei Ducks stoppa le conclusioni di Ferland prima e di Backlund poi in un uno contro uno in cui è bravissimo a capire le intenzioni del centro di Calgary.

Negli ultimi due minuti Calgary gioca per un minuto e 13 secondi in 5 contro 3, ma l’unica emozione arriva a 25 secondi dal termine quando ancora uno strepitoso Gibson dice di no al tiro di Tkachuk ed al successivo tentativo di tap in di Gaudreau. E’ festa Anaheim, è delusione Calgary, ancora una volta!


GARA 2: Oh captain, my captain!

Calgary Flames @ Anaheim Ducks 2-3

Tutti abbracciati al Capitano! Ryan Getzlaf con un fortunoso goal porta Anaheim avanti 2-0 nella serie

Si ritrovano due giorni dopo le formazioni e ad essere cambiate sono solamente le statistiche che vedono Calgary uscire battuta da Anaheim non più per 27 volte consecutive, ma per ben 28!

L’inizio è di casa: i Ducks si portano subito avanti con una conclusione dall’angolo destro di Jacob Silfverberg che trova Brian Elliott impreparato a coprire il primo palo, disco che buca tristemente il guantone del goalie ed 1-0 Anaheim.

Passano pochi minuti ed è Rickard Rakell ad infilare l’incerto goalie di Calgary: furbo wraparound dietro la gabbia e disco depositato in rete per il 2-0 Ducks.

I Flames sembrano spaesati, distrutti dal veloce uno duo con cui Anaheim ha trovato il doppio vantaggio; a risvegliare gli ospiti ci pensa Mikael Backlund, il #11 si invola in un uno contro uno in situazione di inferiorità numerica, batte Gibson con un bel movimento di stecca e riapre la contesa ad un minuto dal termine del primo periodo.

Calgary attacca a testa bassa dall’inizio della ripresa ed arriva com’è giusto che sia il goal del pareggio grazie al solito Sean Monahan che dallo slot concretizza il lavoro che i compagni applicano sul ghiaccio in maniera egregia quando si trovano in situazione di powerplay. 2-2 dunque e tutto da rifare per Anaheim.

I Flames sfiorano anche il vantaggio, con Bouma prima e Bennett poi, ma Gibson tira giù la saracinesca e stoppa in grande stile i tentativi di sfondamento della brigata giallorossa, aiutato dalla buona sorte anche quando il puck oltrepassa la linea di porta un millesimo di secondo dopo che essa venga sollevata dal ghiaccio: per gli arbitri è chiaramente “no goal” e la gara rimane ferma nel risultato di parità.

A 5 giri di orologio dal termine ecco l’episodio che decide la gara: in situazione di powerplay a favore Ryan Getzlaf prova ad inventare un passaggio verso sinistra, il disco incoccia il pattino di Bouma e beffardamente si insacca all’incrocio dei pali spiazzando letteralmente l’incredulo Elliott. La fortuna aiuta gli audaci. Anaheim protegge il vantaggio sino alla fine e si porta sul 2-0 nella serie, lasciando per la 29esima volta consecutiva la formazione ospite a bocca asciutta all’uscita dal ghiaccio dell’Honda Center.


GARA 3: Non dovevate vincere solo in casa?

Anaheim Ducks @ Calgary Flames 5-4 OT

Festeggiano Versteeg e Monahan: è un illusione, dal 4-1 Calgary si fa rimontare e battere da Anaheim dicendo presumibilmente addio ai sogni di rimonta

Com’era prevedibile attendersi si viaggia dalla California al Canada, precisamente nello stato dell’Alberta, nella situazione di 2-0 per gli Anaheim Ducks; i Flames sperano di conquistare le prime vittorie di questa post season di fronte al proprio caldissimo pubblico che riempie lo spettacolare Saddledome dal primo all’ultimo posto.

Pronti via e dopo due minuti di gioco il giocatore più hot di Calgary Sean Monahan timbra il cartellino in situazione di powerplay sfruttando alla perfezione il lavoro svolto da Gaudreau e Brouwer.

Passano quattro giri di orologio e sempre in superiorità numerica i Flames raddoppiano: Kris Versteeg è il più lesto a catturare il rebound vagante concesso da Gibson sulla bordata dalla blu scagliata da TJ Brodie; 2-0 e partita in tasca? Assolutamente no, perchè verso fine primo periodo ecco arrivare come un fulmine a ciel sereno il goal di Nick Ritchie abile a sfruttare una brutta respinta di Elliott sul tiro tutt’altro che pericoloso di Vermette. E’ una dura botta per i Flames che stavano letteralmente dominando l’incontro.

Il secondo periodo riparte con lo stesso andazzo del primo, Calgary attacca a testa bassa facendo capire che questa partita la vuole vincere ad ogni costo; così al minuto 4 ecco che Michael Stone dalla blu lascia partire un preciso tiro diretto all’incrocio dei pali sul quale John Gibson nulla può, 3-1 Flames ed Arena che esplode di gioia.

Passano solamente 4 minuti ed in situazione di superiorità numerica arriva anche il 4-1 per i padroni di casa questa volta firmato da Sam Bennett che devia fortuitamente in porta col pattino il tiro dalla distanza di capitan Mark Giordano; è la fine della partita per John Gibson, per lui 4 reti subite su 16 conclusioni dirette verso la porta, a subentrare per cercare di svoltare il cosiddetto “momentum” ecco Jonathan Bernier che bene ha fatto durante la Regular Season.

Randy Carlyle, coach dell’unica Stanley Cup vinta da Anaheim, sembra avere la bacchetta magica, da quel momento in poi infatti i Ducks cambiano ritmo e soprattutto riescono ad attaccare in maniera costante ed asfissiante i Flames. Ad un minuto dal termine del secondo periodo Shea Theodore scaglia un tiro senza grandi pretese nel quale però Brian Elliott commette un fatale errore concedendo ad Anaheim di accorciare le distanze e terminare il periodo sotto solamente di due reti.

Il terzo periodo è strano, sino al decimo di gioco sembra che Calgary abbia in pugno la gara, poi al 12 di gioco Lindholm tira verso la porta di Elliott dalla blu, deviazione volante di Nate Thompson che beffa il goalie di Calgary e Ducks che si rifanno sotto, 4-3! Il goal verrà convalidato dopo numerose visioni da parte degli arbitri che valutano la stecca di Thompson al di sotto della traversa al momento dell’impatto col puck; giusto o sbagliato che sia, il pubblico di casa fischia, inveisce, la paura della rimonta si fa sentire.

La rimonta si fa sentire anche sulle gambe dei giocatori di casa che smettono di attaccare e concedono ad Anaheim il lusso di chiuderli nella propria zona; così a 4 dal termine ancora un tiro dalla blu porta la gara in parità, ancora Shea Theodore (primi goal per il rookie in post season) buca il guantone di un insicuro Elliott e porta così la sfida all’overtime con le squadre moralmente divise da un abisso.

Bastano 90 secondi ad Anaheim per vincerla: tiro innocuo dalla destra di Corey Perry, Elliott respinge malamente il disco addosso a Michael Stone che involontariamente diventa l’eroe sfortunato della serata, il suo pattino spinge il puck alle spalle del proprio goalie ed i Ducks esultano dopo aver compiuto una straordinaria rimonta conclusa nel migliore dei modi. Ora a Calgary serve più di un’impresa, probabilmente non basterebbe nemmeno un miracolo!


Gara 4 si disputerà nella notte italiana di mercoledì.

Sweep in arrivo?

BUCKLE UP BABY BECAUSE IT’S THE CUP!!

One thought on “Anaheim domina Calgary: semifinale ad un passo

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