Sono state giocate più di 10 partite per squadra e giustamente il nostro grande capo Max ha richiamato a rapporto la redazione NHL di PlayItUsa (baciamo le mani boss). E noi, dopo aver smaltito i bagordi dell’offseason, siamo pronti e carichi, con i pattini affilati, a raccontarvi questa nuova stagione di hockey su ghiaccio made in North America.
Come puntualmente ogni anno succede, le nostre previsioni, elargite a piene mani nell’ultima registrazione di Hockey Night in Cividale, sono andate, per il momento, a farsi benedire. Non fa eccezione, ovviamente, la Central Division, da ormai 3 anni (realignment 2013/2014) la più equilibrata dell’intera Lega. Anche qui abbiamo avuto le conferme, le sorprese e le delusioni. Non spingete, non accaltatevi e andiamo a scoprire tutto e il contrario di tutto.
- CHICAGO BLACKHAWKS (9W 3L 1OT) 19pts.
C’erano molte titubanze nella Windy City per via delle numerose cessioni avvenute quest’estate, e per i prospetti inseriti a roster a settembre. Infatti l’inizio non è stato tra i più incoraggianti: 3 sconfitte nelle prime 5 partite avevano fatto arricciare i baffi dei coach Quenneville. Però dalla sconfitta a Columbus in poi, Artem Anisimov ha infilato una striscia di 11 partite consecutive a punti (per la precisione 8G+9A=17P) che hanno portato il 28enne russo in testa alla classifica marcatori e Chicago in testa alla Division con uno streak di 6 vittorie consecutive.
Anche Patrick Kane ha ricominciato a farsi sentire e con i suoi 16 punti (5G 9A) è al secondo posto degli scorer dietro al suo ex compagno di linea. Ebbene sì, il buon Patrick, è stato spostato in prima linea, e al suo posto è stato “retrocesso” Marian Hossa. Il cambio di linea ha fatto bene a tutti perchè lo slovacco viaggia ad una media di 1 punto a partita (milestone dei 1100 punti in carriera appena raggiunta), mentre il best rookie 2016 Artemi Panarin (5G+8A=13P) non ha affatto risentito dell’abbandono del suo compagno preferito Kane. Per non farsi mancare nulla il capitano dei Blackhawks, Jonathan Toews, ha ritrovato la vena dei giorni migliori segnando in 3 delle ultime 5 partite. Chi ha perso invece un po’ di smalto è l’altra ala di I linea Richard Panik, autore di 7 gol (di cui un hat-trick contro Nashville) ad inizio stagione, ma da qualche partita a secco di segnature.
Anche la difesa ha latitato ad inizio stagione, soprattutto in inferiorità numerica (ora il PK% è al 65%, ultimo della NHL, ma ha toccato punte negative del 40%), ma ora tutti i difensori hanno ritrovato la forma e addirittura nessuno di loro ha un segno negativo nel plus/minus. Il migliore risulta ovviamente Brent Seabrook con +9 (e 9 punti) seguito da Brian Campbell con +8 (e 6P).
Chi però si è messo in luce più di tutti è stato l’uomo con la maschera e coi gambali, Corey Crawford professione goaltender. Nelle ultime 5 partite (che hanno significato 5W) il #50 ha sfoderato una media di 32 parate a partita con una percentuale del 97% (il totale stagionale è comunque sul 94%) permettendosi anche il lusso di 2 shutouts ai danni di Los Angeles e Colorado. Ovviamente è stato inserito nelle 3 stelle dell’ultima settimana insieme a Kucherov (TBL) e Hayes (NYR).
- SAINT LOUIS BLUES (7W 4L 2OT) 16pts.
La franchigia del Missouri si conferma come la squadra più costante della Central Division, infatti la squadra di coach Hitchcock (al suo ultimo anno da coach in NHL) ha altalenato vittorie e sconfitte, ma non è mai scesa sotto il terzo posto divisionale.
Oltre alla superstar Vladimir Tarasenko (5G+6A=11P) in questo primo mese si è messo in luce Alexander Steen che ha messo a referto 10 punti, sfruttando il lavoro sporco dei suoi compagni di linea Patrik Berglund (1 gol) e David Perron (4 gol), segnando solo 2 gol ma fornendo 8 assist. C’è qualcuno che invece che questa costanza l’ha persa un po’ per strada: sto parlando di Paul Stastny (4G 5A 9P), che dopo un inizio roboante, ha messo a segno 1 solo gol (a Dallas, dove i Blues hanno perso) nelle ultime 7 partite. Questo calo di forma ha costretto il coach a spostare il centro #26 in terza linea a beneficio di Jori Lehtera (1G 1A 2P), schierato in prima linea con Tarasenko e Jaden Schwartz (2G 1A 3P). Questa pochezza dei numeri individuali non deve assolutamente preoccupare i tifosi di St.Louis perchè i 31 gol segnati dai Blues sono ad appannaggio di ben 14 giocatori.
Al secondo posto dei marcatori dei Blues troviamo il difensore Kevin Shattenkirk (10P), che insieme al compagno di linea Carl Gunnarsson è l’unico a non avere un minus nella casella dei +/- (per la precisione uno 0 bello tondo). La difesa infatti non è partita col piede giusto, anche perchè Alex Pietrangelo (nuovo capitano dopo la partenza di Backes) e Jay Bouwmeester badano di più alla fase offensiva e questo li porta ad avere rispettivamente un -5 e un -1 di plus/minus. Per questo anche St.Louis ha una differenza reti di -3 (31GF 34GA), ma questa è una tendenza di tutta la Division (o quasi, come vedremo).
I portieri ovviamente risentono di questa difesa un po’ altalenante, anche se lo starter Jake Allen era partito col piede giusto (93% di tiri parati nelle prime 5 partite), salvo poi calare vistosamente nell’ultima settimana (85%), nonostante lo shutout ai danni dei Kings. L’alternanza con Carter Hutton (2W 92%SV) potrebbe però togliergli un po’ di peso dalle spalle e farlo tornare il portierone dello scorso anno.
- MINNESOTA WILD (6W 4L 1OT) 13pts.
Grandi novità nell’estate dell’hockey state, dove è stato cambiato il coach. Infatti da Anaheim è arrivato Bruce Boudreau, per portare un gioco più offensivo a St.Paul. La cura del nuovo coach è servita visto che gli Wild sono al terzo posto della Division con il secondo miglior attacco (33GF). Ma il nuovo coach non è sufficiente a spiegare il salto del qualità di Minnesota; il nuovo centro di prima linea Eric Staal (capitano storico di Carolina) ha portato nuova linfa all’attacco e i numeri gli danno ragione visto che finora ha messo a segno 4G e 4A per un totale di 8 punti.
Anche qui i numeri individuali non sono altissimi, ma il numero dei giocatori andati a segno è addirittura superiore a quello dei Blues, cioè 18 giocatori. Visto che questa comunque resta una squadra di grandi difensore, ovviamente uno di loro è il top scorer della squadra, parlo ovviamente di Ryan Suter con 3G e 7A. Chi si è messo in luce è stata l’ala Charlie Coyle (3G 4A 7P), promosso dal coach in prima linea con Nino Niederreiter (2G 3A 5P) e il suddetto Staal. Oltre ai cambi di linea coach Boudreau si è dedicato a migliorare il gioco in inferiorità numerica, visto che il penalty-killing di Minnesota è il migliore della lega col 93,5%; con il powerplay ancora permangono i problemi della scorsa stagione, 20° posto in questa statistica con un misero 17%.
Tornando a stats più serie vediamo che gli Wild hanno la miglior difesa della Central e la seconda della NHL con soli 22 gol subiti. Il merito va sicuramente all’uomo qui sopra: il buon Devan Dubnyk è riuscito a snocciolare 3 shutouts consecutivi la scorsa settimana (vittime Boston, Buffalo e Dallas), prima però di subire due sconfitte di misura questo weekend. I numeri però restano esaltanti per lui e dicono 5W 1.46GAA .953SV%. Sembrano essere ritornati i fasti dell’anno di grazia 2015.
CONFERME E DELUSIONI VARIE
Nel limbo della Central Division, cioè al 4° posto troviamo i favoriti della vigilia, i Dallas Stars (4W 5L 3OT). E’ vero che la compagine texana ha gente importante in infermeria, vedi Hemsky, Janmark, Sharp, ma oltre ai soliti Jamie Benn e Tyler Seguin (13 e 9 punti rispettivamente) il resto della truppa sembra ancora essere in preseason. Soprattutto la difesa (la seconda peggiore della Division con 38GA).
Al 5° posto si stagliano i Winnipeg Jets (5W 7L 1OT), guidati dal loro virgulto finlandese Patrik Laine (11P per lui). Insieme a Mark Scheifele (13P) formano l’anima di questa squadra che sta pian piano ritrovando l’identità, dopo un 2015/2016 disastroso. Peccato però che la difesa non segua lo stesso esempio, ne sono una prova i 41 gol subiti (peggiore della Division) che costringeranno Dustin Byfuglien e Tobias Enstrom a rivedere il loro gioco insieme.
Al penultimo posto i Colorado Avalanche (5W 6L), che sono costretti ad affidarsi sempre ai punti di Matt Duchene e capitan Gabriel Landeskog (10P e 6P rispettivamente). Dietro di loro però non sembra esserci nessuno in grado di prendersi i loro minuti sulle spalle, neanche Nathan MacKinnon fermo ancora a 1 solo gol.
Arriviamo alla delusione maggiore di quest’inizio di stagione NHL: i Nashville Predators (3W 5L 3OT). La franchigia del Tennesse è reduce da due sconfitte consecutive agli OT e da sole due vittorie nelle ultime 10. Coach Laviolette è ancora in attesa del primo gol di Filip Forsberg (7A per lui), per fortuna che l’altro svedese Viktor Arvidsson contribuisce alla causa con 4 gol. La difesa , il marchio di fabbrica dei Preds, è in totale confusione e la coppia formata da PK Subban e Roman Josi è stata addirittura divisa. Un dato curioso: nonostante il pessimo momento di Nashville, il loro powerplay è il secondo migliore della NHL (28,6%) dietro a Columbus (!!!!!).
Concludo questa preview con una statistica su questa Division: Chicago e Minnesota sono le uniche squadre della Central con una differenza reti positiva.
A te la linea Max, con la Pacific Division!!
#itsHockeyTime
2 thoughts on “Central Division – Chicago e Saint Louis in vetta, sorpresa Minnesota”