Western Conference Finals 2016!!! Ci siamo!!! Tra Missouri e California, le Finals passano di qua!!! Siete pronti!!??? Siete caldi!!?? E’ qui per voi…. Gara 5 allo Scottrade Center di Saint Louis!!!!
Ok scusate questa introduzione da vocalist della Riviera di second’ordine (d’altronde, vocalist di primo ordine non ne esistono) e torniamo a tuffarci di testa sul ghiaccio dei Playoff NHL 2016. Siamo nel momento topico della postseason e continua l’analisi della finale di Western Conference tra San Jose Sharks e Saint Louis Blues. Dopo 5 gare gli Squali californiani hanno tirato una azzannata (forse decisiva) ai Blues del Missouri, espugnando lo Scottrade Center con il tennistico punteggio di 6-3 e portandosi in vantaggio per 3-2 nella serie.
Pochissime, per non dire nessuna, novità nei lineup delle squadre: Sharks in formazione completa e con Marin Jones in porta; i Blues schierano capitan Backes, nonostante un leggero acciacco e confermano in porta Jake Allen al posto di Elliott (non sarà la mossa più azzeccata di coach Hitchcock).
Giù il disco e si parte!! Dopo 4 minuti, spesi più in attacco che in difesa, gli Sharks sono già in vantaggio: Thornton vince un ingaggio in zona offensiva, Pavelski recupera il disco che tornava indietro, lo appoggia a Marc Edouard Vlasic, che prende la mira e trafigge Allen dalla lunga distanza. E’ il primo gol ai playoff 2016 per il difensore #44, nativo del Quebec.
Il portiere di St.Louis si fa perdonare al 5° quando respinge una conclusione dalla corta distanza di Thornton. Questa save ridà coraggio ai padroni di casa, che infatti al 7° minuto pareggiano con Jaden Schwartz: dopo un’azione di batti e ribatti, Berglund si vede respingere l’appoggio da Jones, ma irrompe l’ala #17 che fulmina il goalie di San Jose mentre tenta ancora di rialzarsi. Nei successivi 10 minuti il pallino del gioco è ad appannaggio dei californiani, però Allen riesce a respingere le due pericolose conclusioni, prima di Doonskoi e poi di Couture.
Saint Louis allora, prova ad affidarsi alle giocate di transizione, e proprio con una di queste torna in vantaggio: al 16° Backes conduce il contropiede 3vs2, passa a Stastny che conclude addosso a Jones, ma da sinistra arriva Troy Brouwer che segna colpendo il disco al volo come il miglior giocatore di baseball. Nient’altro da segnalare fino alla prima sirena, che suona sul 2-1 per i Blues. Vantaggio non così meritato perché gli Sharks sono riusciti a creare più occasioni da rete come testimoniano i tiri a favore (10-9) mentre St.Louis si affida più alle giocate individuali.
Il secondo periodo è caratterizzato dai 14 minuti di penalità che vengono inflitti ai giocatori di entrambe le squadre nei 20 minuti di gioco. E qui hanno la possibilità di scatenarsi i powerplay: si comincia al 2° minuto con una rissa tra Shattenkirk e Wingels (5 min) e il difensore di St.Louis si vede appioppati altri 2 minuti per un roughing. Allo scadere della superiorità numerica Vlasic tenta il tiro, che peroò si stampa sulla traversa, ma dallo slot è prontissimo Joel Ward che respinge in rete, un po’ goffamente. E siamo 2-2.
Comincia però il miglior momento dei Blues perché all’8° Jones salva su Berglund lanciato a rete, e al 9° salva su Fabbri sempre su distanza ravvicinata. Nella stessa azione l’arbitro fischia una trattenuta a Braun e San Jose si trova in inferiorità numerica. St.Louis ovviamente ne approfitta e all’11° torna in vantaggio. Robby Fabbri raccoglie un passaggio da Parayko sulla linea blu, spara uno slapshot che supera Allen, colpevolmente schermato dai suoi difensori.
Passano 7 minuti intensi ma con nessuna chance degna di nota; fino al 17° quando ancora Shattenkirk si fa mandare in panca puniti per uno sgambetto, lasciando i Blues in 4vs5 per 2 minuti. Dopo 90 secondi di powerplay gli Sharks manovrano dietro la porta dei Blues, con Thornton che vede accorrere Joe Pavelski. Il capitano riceve il passaggio dal compagno e fulmina Allen con un tremendo onetimer shot. Sirena che sancisce la fine del secondo periodo sul punteggio di 3-3.
16 secondi: questo è il tempo che impiega San Jose per andare in vantaggio nel terzo periodo: Hertl prende il disco sulla balaustra, lo passa indietro a Burns, che spara dalla linea blu, e chi lo devia in rete? Ma ovviamente capitan Pavelski, ben appostato davanti ad Allen, che sfodera una deflection magistrale a spiazzare il goalie di St.Louis.
Nel resto del periodo i Blues tentano il tutto per tutto, ma si trovano davanti un grande Jones, deciso a togliersi le scorie dei prii 40 minuti. Il portiere degli Sharks infatti, prima salva su Backes dalla distanza, poi su Stastny davanti alla porta e infine su Parayko ancora dalla distanza. Al 18° coach Hitchcock decide di togliere Allen (21/25SV .840SV% non la sua migliore prestazione) per far posto al sesto pattinatore. Il risultato sono due gol a porta vuota per San Jose: prima segna Chris Tierney (5° gol ai playoff), dopo un’azione prolungata, poi segna ancora Joel Ward (secondo gol della serata, quarto ai playoff) dalla zona neutra. Tutto il palazzetto è in silenzio mentre suona la sirena finale sul 6-3 per i San Jose Sharks.
Eccola qua la fotografia di questa Gara 5. San Jose porta a casa meritatissimamente la vittoria, perchè è riuscita a dimostrare ancora una volta il suo essere squadra cinica, che non molla mai, neanche quando si è trovata in svantaggio immeritatamente. La prima stella dell’incontro va ovviamente a capitan Pavelski, che segna due gol che ribaltano il risultato (dal 2-3 al 4-3). Così coach De Boer commenta i gol del suo capitano:
“La sua capacità di mettere il bastone davanti alla porta è uguale ai più grandi scorer di tutti i tempi. E’ un privilegio averlo in squadra”
Non poteva mancare ovviamente Joe Thornton, che con 3 assist conferma di essere uno dei fari della squadra. Una nota di merito va anche a Joel Ward, che dalla terza linea, riesce sempre a rompere le azioni avversarie e far ripartire la propria squadra per il terzo offensivo.
Dolenti note: i Saint Louis Blues. Non si può certo rimproverare la mancanza di intensità e di gioco a questa squadra, ma questa notte la cattiveria agonistica, vista in precedenza, non ha neanche fatto capolino, eccezion fatta per il primo periodo dove sono riusciti a chiudere in vantaggio. Per ora, l’indice è puntato su Tarasenko, che in questa serie non è ancora andato a segno, ma soprattutto tirando pochissimo verso la porta difesa da Jones.
In questa serata da salvare rimangono Parayko e Stastny, che sono riusciti a creare i pericoli maggiori in attacco. Aggiungerei anche Fabbri, che si sta guadagnado sempre più il posto in seconda linea con Brouwer e Stastny, a suon di tiri pericolosi.
Ora si vola di nuovo in California, nella capitale della Silicon Valley, dove il pubblico di San Jose sarà carico a mille, pronto a sostenere i suoi beniamini, distanti una sola vittoria dalla Stanley Cup Finals. Ma dovrà ovviamente fare i conti con Saint Louis, che dopo le batoste è abituata a scendere sul ghiaccio con gli occhi iniettati di sangue, alla faccia degli Squali…
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