“Non ha il fisico per giocare in NHL“. Quando al Draft 2010 Tyler Johnson è rimasto con il telefono muto in mano in attesa di una chiamata, è parso evidente che il futuro da giocatore professionista del ragazzino da Spokane fosse ad un bivio. I Tampa Bay Lightning hanno però creduto in lui proponendogli un contratto triennale da entry-level. Dalle minor alla prima squadra, Johnson ha iniziato a far parlare di sè e la sua maturità, conquistata con sacrificio e dedizione, è giunta alla ribalta nelle ultime stagioni. In questa annata, quella della conferma, quella più difficile, Tyler sta trascinando i Bolts nella corsa al trofeo più ambito del mondo hockeistico, coadiuvato dal suo straordinario momento di forma e da quello altrettanto positivo dei compagni di linea Kucherov e Killorn. Il gol che apre le marcature di Gara 2 contro i New York Islanders è suo: breakaway dalla zona neutra con due giocatori ospiti a terra dopo una sfortunata collisione, disco da Hedman a Palat che con un perfetto saucer-pass serve Johnson davanti a Greiss; forhand-to-backhand per il #9 con la rondella che penetra fra i gambali del golie avversario. Nonostante il vantaggio Tampa ha il vizio di subire la pressione avversaria e di incappare in banali penalità. Il powerplay degli Isles però fa 0-2 in apertura. Un’altro pasticcio dei ragazzi di Jake Capuano regala l’ennesimo breakaway ai padroni di casa: Filppula lavora splendidamente il puck sulla destra e serve al centro l’accorrente Jonathan Drouin che, a tu per tu con Greiss, lo buca nuovamente nel five-hole. Alla terza penalità a sfavore gli Isles puniscono. La deviazione di Nikolay Kulemin accorcia le distanze e regala ai blu-arancio il cosiddetto “momentum“. Il finale del primo periodo è tutto di marca newyorkese (12-5 i tiri a favore) ma sarà destinato a rimanere l’unico segmento di gara propizio agli ospiti per rimettere in carreggiata il match. Gli Islanders infatti si spengono e nelle due frazioni di gioco rimaste tirano solamente 8 volte verso i pali difesi da Bishop. Per la paura della seconda sconfitta casalinga nella serie, i Lightning giocano più accorti difensivamente. Victor Hedman, in situazione di 5 contro 4 riporta i Bolts a due gol di vantaggio. Il suo tiro, destinato ampiamente a finire in balaustra, trova la deviazione del pattino di de Haan e batte per la terza volta Greiss, stavolta incolpevole. Il 4-1 finale è un empy-netter del solito Johnson che dal proprio terzo difensivo trova lo spiragli giusto per sancire, ce ne fosse ancora bisogno, la sua vena realizzativa e per mettere la parola fine a Gara 2.
FLASHBACK GARA 1
Non era impresa facile ma i New York Islanders sono riusciti nel compito di vincere una delle prime due partite della serie all’Amalie Arena e di prendersi il vantaggio casalingo. Per come si era messo il match (1-0 in apertura di Ondrej Palat) l’impresa è stata ancor più significativa. La rimonta si può dire essere nata da una dirompente hit di Casey Cizikas ai danni di Erik Condra che ha costretto il difensore in jersey blu ad abbandonare anzitempo il ghiaccio. Hamonic e due volte Prince battono la retroguardia dei Bolts nel primo terzo. Il solito John Tavares (al quinto assist e alla sesta realizzazione di questi Playoffs) fa 4-1 nella ripresa costringendo coach Jon Cooper a togliere un’irriconoscibile Ben Bishop (4 gol subiti su 13 tiri) e ad inserire Andrei Vasilevskiy. Nell’ultimo periodo i Lighning la buttano sull’orgoglio: Kucherov e Filppula portano il deficit ad una sola segnatura. Thomas Greiss diventa protagonista per gli Islanders salvando più volte il risultato. L’orgoglio non basta ai Bolts e il 5-3 finale arriva grazie all’empty-netter di Cal Clutterbuck.
WHAT’S NEXT?
La serie fra Bolts e Isles pare essere imprevedibile. Non era pronosticabile, a mio avviso, una vittoria di New York in esterna nel catino dei fulmini. L’ago della bilancia può essersi leggermente spostato e capire cosa aspettarsi dalla prossima sfida diventa impossibile. Gli Islanders dovranno recuperare il cinismo di Gara 1; il ruggito del proprio palazzetto sarà comunque un’incentivo non da poco per Tavares e compagni. Dal canto suo Tampa sarà costretta ad osare per riprendesi l'”home advantage“. La vittoria di stanotte è un infuso di reazione ed ottimismo ma nonostante una superiorità tecnica e fisica, i Lightning hanno denunciato una tenuta mentale inferiore rispetto a quella degli Islanders: per vincere al Barclays Center ci vorrà soprettutto la testa. Appuntamento con Gara 3 nella notte fra martedì e mercoledì. Faceoff iniziale all’1:00 ora italiana. #BecauseitstheCup
Appassionato di calcio e sport americani, tifoso di tutte le squadre di Philadelphia, vorrebbe che questa passione diventasse un giorno il suo lavoro. Flyers come religione, la NHL come stile di vita.