La comitiva di coreografi, maghi delle luci e degli effetti speciali si sposta allo United Center di Chicago, per Gara 3 della finale di Stanley Cup 2015.
Oltre ai sopracitati uomini di contorno arrivano anche i giocatori dei Tampa Bay Lightning e dei Chicago Blackhawks, protagonisti di questa serie che fino ad ora non ha deluso le attese. Le due partite precedenti giocate in Florida hanno vissuto sull’onda dell’equilibrio e non è un caso che si arrivi sul ghiaccio dell’Illinois sul punteggio di 1-1.
Come al solito grande coreografia nell’arena di Chicago con grandi effetti a ricordare il glorioso passato degli Hawks e con lo slogan “ONE GOAL” che sembra marchiato a fuoco sul ghiaccio. Riusciranno i padroni di casa a seguire quel fiammeggiante consiglio? Scopriamolo subito…
1st period
Il coach di Chicago, Quenneville decide alcuni cambiamenti: Timonen va in tribuna e al suo posto giocherà il rientrante Van Riemsdyk nella terza coppia difensiva insieme a Cumiskey, mentre in attacco la coppia Toews-Kane viene divisa (rispettivamente 1° e 2° linea).
Dall’altra parte Cooper, il coach di Tampa, conferma in porta Bishop, dopo le incertezze della vigilia, nel dubbio è pronto in panca il giovane russo Vasilevskiy. Drop the puck e si parte!!! In verità parte solo Tampa che schiaccia gli Hawks nella loro zona difensiva. Al 3° minuto un’azione insistita di Filippula e Killorn, manda al tiro Stamkos, ma il tiro è facile preda del guanto di Crawford.
Dopo soli due minuti però i Lightning approfittano di uno shift lento degli avversari e Hedman lancia il disco a tutto campo, come neanche Gianni Rivera, raccoglie Ryan Callahan sulla destra che spara un disco tra la spalla di Crawford e la traversa: Tampa 1 Chicago 0 e pubblico ammutolito.
Il gol però sveglia gli uomini di Chicago e al 10° in 4vs4 (fuori Saad, CHI e Coburne, TBL) Kane imbecca Keith che spara il disco, Bishop respinge ed Hossa si mangia un gol a porta vuota.
Niente paura perchè 3 minuti dopo gli Hawks sono in superiorità numerica: Hossa passa a Brad Richards che approfitta del traffico davanti a Bishop per trafiggerlo con un velenosissimo tiro dalla distanza: 15° Tampa 1 Chicago 1. Nient’altro da segnalare in questo periodo, a parte Crawford che salva su Morrow e Bishop su Desjardins. Sirena e primo periodo concluso in parità.
2nd period
La seconda frazione comincia all’insegna dei padroni di casa: al 5° Vermette approfitta di un’indecisone di Coburne e si invola verso Bishop che è bravo a chiudere i gambali e respingere il disco.
5 minuti dopo i Lightning ribaltano l’azione e mandano Kucherov solo verso la porta avversaria ma Crawford non è da meno del suo dirimpettaio e respinge allungando il gambale.
E’ un periodo abbastanza moscio fino al 15° quando il goalie #50 di Chicago compie due grandi parate prima su Johnson (tiro ravvicinato respinto col pad) e su Paquette (classica respinta coi gambali). I Blackhawks sono messi alle corde in questi ultimi 5 minuti ma di riffa o di raffa riescono a non subire gol da degli scatenati Lightning (17-7 i tiri per Tampa). Infatti la sirena suona sempre sul punteggio di 1-1 e rimanda le emozioni forti al terzo periodo.
3rd period
Il terzo tempo come previsto è pieno di emozioni e si comincia al quattordicesimo secondo con Crawford che respinge un tiro di Killorn e al 2° minuto con Bishop che salva su Brandon Saad. Al 4° minuto Chicago va in vantaggio: Toews recupera il disco sulla balaustra, lo rimette indietro ad Hossa, passaggio al centro per Brandon Saad che con un one-timer perfetto infila il disco alle spalle di Bishop per il 2-1 Hawks.
13 secondi dopo i tifosi bianco-rosso-neri si stanno ancora abbracciando quando il fenomeno bianco-blu Kucherov si invola verso la porta, passa al centro a Ondrej Palat che appoggia, Crawford respinge, ma il sophomore ceco è lesto a riprendere il disco e ad infilarlo tra il pattino del portiere avversario e il palo per il 2-2 che fa esplodere i tifosi della Florida.
I successivi 10 minuti vengono giocati a grande intensità da entrambe le compagini, che scatenanno tutte le loro linee offensive contro i portieri avversari ed infatti Bishop e Crawford sono chiamati a fare gli straordinari (12-8 i tiri per Chicago nell’ultimo periodo).
Ci vorrebbe una giocata da chi non ti aspetti, e infatti al 16° minuto Tampa va a segno: Callahan, dopo aver vinto un ingaggio in difesa, manda il disco in avanti per Hedman (il migliore dei suoi in queste prime tre partite) che ha campo libero per involarsi, evita l’intervento di Seabrook e mette al centro per Cedric Paquette che non ci pensa due volte ad infilare il puck nella porta avversaria: 3-2 Lightning e silenzio tombale a Chicago. Gli Hawks non hanno la forza di reagire, hanno una sola occasione all’ultimo minuto con Shaw, ma Bishop non ha alcuna difficoltà a salvare.
Sirena finale e scoreboard dello United Center che recita: TAMPA BAY LIGHTNINGS 3 – CHICAGO BLACKHAWKS 2 e serie condotta dai fulmini della Florida per 2-1.
Considerazioni finali
Tampa Bay, nonostante l’inesperienza in queste grandi partite, ha dimostrato grande carattere (vedi gol del pareggio dopo 13 secondi del gol avversario) e soprattutto cinismo, perchè i tre gol dei Lightning sono arrivati dopo buoni momenti degli avversari. La “Top Three Line” composta da Kucherov-Palat-Johnson ha dimostrato ancora le buone cose viste nelle serie precedenti, non tanto nei numeri (assist e gol), ma nelle occasioni create e anche nella fase difensiva.
Parlando appunto di difensori, non si può non parlare di Victor Hedman, che della fase difensiva è stato l’assoluto leader, ma anche il punto di partenza di tantissime azioni offensive dei compagni. Quando poi le linee offensive non girano il buon Victor illumina la scena con 2 assist meravigliosi.
Per dirla con coach Cooper: “E’ stato chiaramente la sua festa di debutto. E’ stato un mostro questa sera!”
Passando a Chicago, la situazione non è disperata, però abbastanza critica. I problemi in difesa ci sono sempre stati (salverei il solito Keith che comunque privilegia la fase offensiva), ma il reparto che delude di più è sicuramente l’attacco, specialmente nelle prime linee: Toews & Kane where are you? A tal proposito il capitano ha dichiarato: “E’ frustrante, tutto quello che facciamo ci da l’idea di poter segnare prima o poi, ma stasera non ci siamo riusciti quando dovevamo”.
Ma non solo loro, anche Sharp è un po’ che manca all’appello. Dei buoni segnali dai campioni della Western Conference ci sono stati, ma evidentemente manca quel cinismo necessario per vincere questo tipo di partite.
Capitolo portieri: Bishop vince il primo round, senza dubbio, nonostante alcune incertezze nelle prime due partite (.935SV%), dove è stato addirittura pullato in favore di Vasilievskiy. Crawford invece ha forse risentito delle amnesie difensive, a parte il primo gol dell’ultima partita quando si è fatto passare il disco sopra la spalla.
Tirando le somme: la serie è stata molto equilibrata fino ad adesso e basta un nonnulla a spostare gli equilibri. Messaggio di attenzione per Tampa Bay e messaggio di speranza per Chicago!
#BecauseItsTheCup
Prossimi appuntamenti:
Game 4 @Chicago 10/06/2015
Game 5 @Tampa Bay 13/06/2015