Tutto pronto all’Amalie Arena per la festa dei Lightning, peccato che i Rangers quando sentono profumo di gara 7 si trasformano.
NY Rangers @ Tampa Bay gara 6 (2-3)
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, per i Rangers la storia narra della leggendaria tripletta di Mark Messier contro i Devils in gara 6 dell’annata 1994, culminata poi nella Stanley Cup.
Oggi i Rangers sono Henrik Lundqvist, scagliategli contro qualsiasi cosa, lui respingerà, i “Triplets”, linea atomica degli odierni Lightning, ci sbattono contro 39 volte e per 36 ne escono sconfitti.
Andando con ordine i Blueshirt giocano come se non ci fosse un domani, ma costruiscono il domani andando in vantaggio con Derick Brassard, bravo nell’inserirsi nella difesa locale e lasciando il puck tra le gambe di Bishop, rivedendolo poi all’interno della gabbia.
Capitan Stamkos, in striscia positiva realizzativa oggi trova il vero Re, quel Lundqvist che inizia con lui una serie di parate che fanno la storia.
Brassard a cinque minuti dalla fine del primo periodo si prende altri applausi, ma dai tifosi Rangers in tv, quando apre per Keith Yandle, tiro del difensore All Star e gol del 2 a 0, con l’ex Coyotes che a NY sta rinascendo.
Il primo sussulto d’orgoglio di Tampa arriva a 2 minuti e mezzo dalla fine della prima ostilità, assist d’oro di Stralman e corsa dell’ex capitano dei Rangers Ryan Callahan per il gol del 2 a 1.
Su Lundqvist vanno a sbattere Brian Boyle e J.T.Brown ma l’azione più importante del secondo periodo arriva col disco di Staal che bacia il palo, con Garrison che sventa poi la minaccia.
Tampa ha la possibilità del pari quando Tyler Johnson va 2 contro 1 con il portiere svedese ma ancora una volta l’estremo difensore ne esce vincitore, prima che gli ultimi venti minuti raccontino hockey e spettacolo.
In tre contro 1 la linea Brassard-Nash-Miller riesce a pasticciare davanti a Bishop, il disco però è calamita di Brassard per Miller con Stamkos che sta a guardare mentre il giocatore Rangers segna il 3 a 1.
Da quel gol è tutto in discesa per NY, Moore tira, Glass disturba Bishop e Sheppard deposita in rete su rimbalzo, 4 a 1, 1 minuto e 14” dopo conclusione di Miller, rimbalzo di Brassard, gol del 5 a 1 e gara finita per Bishop.
Notte fonda a Tampa Bay.
L’altro sussulto d’orgoglio dei padroni di gasa arriva con Kucherov che azzecca il corridoio vincente, pertugio creato dall’ingaggio vinto da Johnson.
In porta per Tampa entra Andrei Vasilevsky che non riesce a fermare il tiro di Yandle perché sul rimbalzo si avventa Rick Nash, l’ex Columbus in due tempi segna il 6 a 2.
L’ultima ovazione per Tampa Bay arriva con Kucherov che segna il 6 a 3 su discesa di Johnson prima che Derick Brassard a porta vuota segni il 7-3 finale con tanto di hat trick.
Senza Paquette i Lightning non riescono a sostituirlo degnamente con Namestnikov, ma la sconfitta parte dall’incapacità di battere Henrik Lundqvist.
I Rangers non perdono una gara 6 da 6 turni di fila, e da due anni non perdono in casa una gara 7, (7 serie finite all’ultima gara), Lundqvist ha il 97% di parate nella gara decisiva e contro Tampa ferma 36 tiri.
Niente male King Henrik, niente male, ma ora fateci sognare in gara 7, Stamkos contro il Re, Nash contro Bishop, vincere o andare a casa, una squadra volerà verso la Stanley Cup, che lo spettacolo Nhl prosegua!
Prossimo appuntamento:
Tampa Bay @ New York, gara 7, 29 maggio
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
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