Per l’ennesimo anno i Saint Louis Blues arrivano ai playoff come una delle squadre favorite per la Stanley Cup (campioni della Central Division 2014/2015), e per l’ennesimo anno esce al primo turno. Quest’anno però i loro contender non erano così inferiori, dato che si trattava dei sorprendenti Minnesota Wild, che da gennaio sono stati la franchigia più calda della NHL.
Nell’ultimo articolo ci eravamo lasciati con gli Wild in vantaggio per 2-1, dopo aver ribaltato il fattore campo in gara 1 ed aver onorato la propria arena in gara 3.
Ora si riparte da Gara 4 giocata alla Xcel Energy Center di St.Paul (MN). I Blues vogliono dimostrare al mondo che il titolo di Division non è arrivato per caso, infatti i primi 10 minuti di St.Louis sono stati puro spettacolo. Al 5° minuto il paisà Pietrangelo elude la pressione avversaria e da dietro la porta serve Ryan Reaves, che dalla linea blu tira uno slapshot che si infila alle spalle di Dubnyk. Due minuti dopo è il solito Vladimir Tarasenko a deviare in rete un disco scagliato da lontano da Shattenkirk. Al 10° anche capitan David Backes si toglie la soddisfazione del gol appoggiando in porta dopo una scaramuccia col portiere Dubnyk. 3-0 per St.Louis e tifosi di Minnesota ammutoliti. All’inizio del secondo periodo gli Wild fanno esplodere la propria arena, perchè al loro primo powerplay Niederreiter dalla linea di fondo passa indietro a Jared Spurgeon che ha il tempo di prendere la mira e trafiggere Allen con uno snapshot per l’1-3. Oggi però l’attacco dei Blues è in serata di grazia, infatti dopo due minuti St.Louis ribalta l’azione con Berglund, passaggio a Paul Stastny che insacca tra palo e gambale il suo primo goal a questi playoff. Il secondo periodo prosegue all’insegna dell’equilibrio, ma l’intensità di Minnesota sbatte contro il muro difensivo dei Blues, che al 15° decidono di chiudere la pratica. E chi la chiude?
Esatto… Proprio Tarasenko che, servito da Lehtera, si presenta davanti a Dubnyk e lo beffa con una pregevole finta ed un tocco maligno. Ma non è ancora finita perchè al 16° Patrik Berglund vuole partecipare alla festa sfruttando un bodycheck di Jaskin, raccogliendo il disco e piazzandolo dietro ad un frastornato Dubnyk, che infatti viene sostituito per Kuemper.
Fine del secondo periodo e tabellone che segna Minnesota 1 St.Louis 6! L’ultimo tempo vede un sostanziale equilibrio tra le due squadre, che badano più a non farsi male e i portieri sbrigano solo il minimo sindacale fino all’ultima sirena, che sancisce la netta vittoria dei Blues e il pareggio 2-2 nella serie.
Per Gara 6 ritorniamo allo Scottrade Center di St.Louis (MO). Qui i padroni di casa vogliono fare subito la voce grossa e schiacciano gli Wild nella loro metà campo (12-3 i tiri a favore), e monetizzano la pressione all’8° al loro primo powerplay con Tarasenko (sesto gol per lui a questi playoff) ben servito da Schwartz dalla linea di fondo. Questo gol suona come una sveglia per Minnesota, che impiega solo 3 minuti per pareggiare: Spurgeon dalla linea blu serve Marco Scandella che non esita e col suo slapshot trafigge Allen. 1-1 che andrà fino alla sirena. Nella seconda frazione Minnesota prende il sopravvento con la sua solita pressione e assedia la porta difesa da Allen. Bisogna attendere 15 minuti per vedere il goal degli Wild: Chris Stewart sulla balaustra riesce a liberarsi della pressione di Jackman, serve Nino Niederreiter che scaglia in porta il disco del 2-1.
Dopo un minuto Minnesota è in superiorità numerica per un interferenza di Shattenkirk, e impiega solo 20 secondi di powerplay per segnare: Zach Parise serve il suo capitano Mikko Koivu, il quale da posizione angolatissimo appoggia in rete il disco che passa tra le gambe dei Allen e porta Minnesota avanti 3-1, anche alla fine del secondo periodo. La terza frazione vede i padroni di casa determinati a rimediare al disastroso periodo precedenti e domina il ghiaccio, tirando 19 volte verso la porta di Dubnyk, che però questa sera è insuperabile (le sue stats recitano 1GAA 36/37SV .973SV%). Gli Wild si scoprono anche cinici e al 15° mettono il lucchetto alla partita col primo goal di Charlie Coyle, che su assist di Vanek dopo giro dietro la porta, concretizza l’unica vera azione d’attacco del terzo periodo. Punteggio finale 4-1 per Minnesota e 3-2, sempre per Minnesota, nella serie.
E siamo a Gara 6, di nuovo tra le mura dell’XCel Energy Center in Minnesota. Qui gli Wild vogliono sfruttare il fattore casa per chiudere la serie, ma al 7° minuto St.Louis beneficia di un powerplay. Niente paura, anzi, perchè Matt Cooke ruba il disco in zona neutra, ne approfitta Zach Parise che si invola da solo verso Allen e segna facendo passare il disco tra le gambe del portiere: shorthanded goal e 1-0 Wild. Il primo periodo vede un leggero predominio di Minnesota (10-4 i tiri in porta), ma oltre l’1-0 non si va. Nel secondo periodo i Blues prendono possesso del gioco, ma la sterilità delle linee d’attacco e l’ennesima seratona di Dubnyk mantengono il vantaggio per Minnesota. Vantaggio che raddoppia al 12° con Justin Fontaine, che si fa fuori la difesa (si fa per dire) dei Blues e fulmina il portiere con un pregevole snapshot.
Ma St.Louis non ci sta e a 5 secondi dalla fine TJ Oshie approfitta della confusione davanti a Dubnyk e insacca comodamente l’1-2 che manda le squadre all’ultimo intervallo. Alla prima azione del terzo periodo, però, gli Wild segnano il 3-1: azione di ribaltamento che si conclude col tiro di Poiminville, respinge Allen, ma arriva Zach Parise che mette in rete il suo secondo goal.
Dopo questo shock i Blues provano a riprendersi e cingono d’assedio la difesa di Minnesota (12-4 i tiri in porta per gli ospiti), ma come detto prima non è serata per loro, e invece è serata per Dubnyk (tanto per cambiare), Infatti a due minuti dalla fine arriva l’emptynet goal di Niederreiter che sancisce il 4-1 della partita e regala a Minnesota la serie sul punteggio di 4-2. A fine partita c’è il rituale dell’handshaking che è amarissimo per St.Louis, che non passa un turno di playoff dal 2012 quando fecero fuori 4-1 San Jose, per poi perdere al secondo turno contro i futuri campioni di Los Angeles.
I St.Louis Blues hanno confermato le loro caratteristiche di squadrona in regular season, ma che si inceppa sul più bello. Questa serie ha messo in luce l’infinito talento di Vladimir Tarasenko (6G 1A 7P in sei partite), talento che però predica nel deserto, dato che ha ricevuto poco supporto dai compagni di linea Backes e Steen. La difesa si è sgretolata sotto i colpi degli avversari con Pietrangelo e Shattenkirk, che paiono non aver capito ancora come si gioca ai playoff. queste le parole di sconforto di coach Hitchcock: “La cosa più frustrante è inseguire il risultato per tutto il tempo, abbiamo inseguito troppe volte il risultato in questa serie”
I Minnesota Wild hanno dimostrato che non serve avere delle stelle per primeggiare ai playoff, se poi da quest’anno si è aggiunto una rivelazione di portiere come Devan Dubnyk (2.32GAA .912SV% in questa serie) il gioco è fatto. Parlando di statistiche, spiccano i numeri di Zach Parise, che con 3G 4A 7P è il miglior scorer di Minneosta, ma hanno fatto sentire la loro presenza anche Poiminville (5P) e Niederreiter (4P). La cosa più incredibile, però è il fatto che gli Wild hanno segnato 17 goal con 11 uomini diversi, che hanno permesso di vincere ancora una volta il primo turno contro i campioni di Division (l’anno scorso le vittime furono i Colorado Avalanche). Chicago è avvisata!!
AL PROSSIMO TURNO!!
#BecauseItsTheCup