Contro ogni pronostico innalzato dal team Playitusa nella preview delle serie playoff (a parte quello del Vic!) i Calgary Flames eliminano al primo turno gli odiati rivali dei Vancouver Canucks e lo fanno in grande stile con un comeback in gara 6 da ricordare a lungo, sia per i 19.289 spettatori presenti allo Scotiabank Saddledome letteralmente impazziti di gioia, sia per il roster definito da coach Bob Hartley come “un gruppo di giovani ragazzi senza paura che ci credono sempre”; vittoria di serie che mancava dal lontano 2004 al team dell’Alberta, quando la vittima sacrificale furono ovviamente i Canucks!

Ma andiamo con ordine: tracciando la via della vittoria dei Flames gara per gara partendo dunque da gara 1.

GARA 1

VANCOUVER CANUCKS vs CALGARY FLAMES 1-2

NARRATIO

Come facilmente si poteva pronosticare la prima sfida fra queste due squadre risulterà tiratissima, con entrambe le compagini che cercano di non sbagliare nulla difensivamente e con i due goalie concentratissimi che disputeranno entrambi una grandissima partita.

La gara si trascinerà senza reti sino alla metà del secondo periodo quando il gioiellino di Vancouver, Bo Horvat, troverà la via del goal grazie ad un backhand molto fortunato che si infilerà alle spalle di Hiller per merito di una deviazione del pattino di Wideman che spiazza letteralmente il proprio goalie. 1-0 Canucks e partita che diventerà tutta in salita per i Flames.

Purtroppo per i Canucks però non c’è da stare tranquilli, Calgary infatti ha dimostrato durante la stagione regolare di saper ribaltare il risultato vincendo per ben 10 volte dopo essere stati sotto al termine del secondo periodo.

E così sarà anche questa volta: prima Ferland sfrutterà una pessima uscita di zona di Weber per servire su un piatto d’argento il puck a David Jones che batterà un incolpevole Lack con un wrist shot che si infilerà all’incrocio dei pali, poi Kris Russell (a pochi secondi da un possibile overtime) sfrutterà il lavoro dei propri compagni di terza linea che sfiniscono letteralmente la linea avversaria tenendola chiusa nella propria zona per più di un minuto scagliando una bomba dalla blu che troverà lo spiraglio giusto per infilarsi alle spalle di un nuovamente incolpevole Lack. 2-1 e Calgary che sbancherà il fortino dei Canucks per questa vittoria che risulterà determinante sul proseguo della serie.

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Kris Russell festeggia il game winning goal a 30 secondi dal termine dei tempi regolamentari, goal che porterà i Flames avanti 1-0 nella serie

CIRCUMSPECTUS

In una gara dove le prime linee delle due squadre (ossia quelle con più talento) sono state praticamente annullate dal gioco fisico delle difese e dei rispettivi “grinder” offensivi, la terza e la quarta linea dei Calgary Flames ha meritato la lode per aver trovato la via del pareggio e per aver schiacciato i Canucks nel proprio terzo in occasione del goal vittoria che mai sarebbe arrivato senza quella pressione.

GARA 2

VANCOUVER CANUCKS vs CALGARY FLAMES 4-1

NARRATIO

“La rinascita e le risse”: se dovessimo dare un titolo a questa gara 2 direi che questo calza a pennello; già, perchè in primis possiamo parlare di una rinascita dei Canucks che rialzano la testa dopo la brutta sconfitta in gara 1 per merito di una prestazione di altissimo livello da parte di tutta la squadra (prima linea con i gemelli Sedin compresa), goalie compreso (Lack chiuderà la gara con 22 interventi riusciti su 23 tiri subiti) mentre in secondo piano troviamo le numerose scorrettezze avvenute durante la gara commesse da parte di Ferland (autentico “piantagrane” molto fastidioso) che hanno determinato la buffa rissa avvenuta ad 1 minuto dal termine della gara che ha visto come protagonisti Engelland, Richardson, Dorsett, Bollig, Stajan, Hamhuis e lo stesso Ferland, tutti sanzionati con l’immancabile Game Misconduct.

Tornando all’hockey “giocato” raccontiamo di un primo periodo di totale dominio Canucks che troveranno la via della rete in 2 occasioni: la prima grazie alla combinazione fra i gemelli Sedin conclusa splendidamente da Daniel con una bomba all’incrocio dei pali che lascia di stucco Hiller, la seconda sfruttando un powerplay banalmente concesso dai Flames (Wideman-Delay of game) con Higgins che sfrutta un rebound non controllato da Hiller colpendo violentemente il puck che si infila fra le gambe del portierone dei Flames (riuscendo anche a distruggere la “camera goal” dentro la gabbia!) portando così a +2 il vantaggio dei Canucks.

Ci si aspetta una reazione dei Flames, così come in gara 1, ma invece in questa sfida il dominio di Vancouver è davvero totale e viene legittimato nel terzo periodo quando Ronald Kenins sfrutta lo splendido assist di Bo Horvat (altra ottima prestazione la sua) infilando nuovamente Hiller per il 3-0 e spedendolo anzitempo “on the bench”; al suo posto infatti Hartley sceglie di inserire Karri Ramo per gli ultimi minuti di gioco facendo riposare Hiller per le prossime gare visto che questa è praticamente finita.

Ci sarà ancora tempo per altri 2 goal, uno per parte, il primo in powerplay per i Flames che accorciano con Russell (bomba dalla blue line), il secondo in empty-net vede il primo punto della post-season per Radim Vrbata, assente ingiustificato di gara 1, chiudere definitivamente i conti; il tutto prima di assistere alla “fantozziana” rissa che fa capire ai Canucks quanto rudi saranno le prossime 2 sfide in trasferta contro questi agguerriti Flames.

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La sintesi del match in questa foto: la prima linea dei Canucks (Burrows ed i gemelli Sedin) decisamente superiore alla prima linea dei Flames (Gaudreau, Hudler e Monahan) in gara 2

CIRCUMSPECTUS

Ciò che abbiamo assaporato in questa seconda sfida fra i due team fa riflettere: se i Canucks alzano il livello di gioco delle prime due linee per i Flames sarà dura, il tasso tecnico del team allenato da coach Desjardins è molto elevato e lo si è decisamente capito in questo match: l’unica incognita sarà capire se riusciranno ad esprimersi così anche in un probabile clima “astioso” come quello che probabilmente vedremo a Calgary nelle prossime 2 gare… dall’altra parte invece coach Hartley spera di rivedere la prima linea giocare ai livelli della Regular Season…

GARA 3

CALGARY FLAMES vs VANCOUVER CANUCKS 4-2

NARRATIO

Dopo 6 anni di attesa la gente dell’Alberta torna a popolare lo Scotiabank Saddledome per una gara playoff e lo farà in grande stile, colorando di rosso fuoco gli spalti gremiti.

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Colpo d’occhio davvero spettacolare allo Scotiabank Saddledome di Calgary

Si riparte dal pareggio di serie ottenuto dai Canucks in una dominante gara 2 con una domanda: riusciranno ad imporre il loro gioco anche in trasferta? La risposta è no! Troppo importante per la squadra di casa la spinta del proprio pubblico per farsi dominare come nella partita precedente.

Il primo goal infatti arriva inaspettatamente ancora una volta da un membro dei “bottom six” ossia da quel Brandon Bollig che non segnava dal lontano 2 febbraio: sfrutta il lavoro del compagno di linea Raymond e con la fortuna dalla sua parte (il puck gli arriva grazie ad una deviazione della difesa di Vancouver) batte Lack con un preciso wrist shot di prima intenzione. Il vantaggio dei padroni di casa però non durerà molto, perchè Shawn Matthias appena 3 minuti dopo è abile a lottare per un rebound di fronte alla gabbia difesa da Hiller, depositando il puck in rete nella mischia generale. Altri 6 minuti e TJ Brodie con una bomba dalla blue line riporta avanti i padroni di casa sfruttando al meglio il traffico di fronte alla gabbia difesa impotentemente da Lack.

Dopo un secondo periodo avaro di emozioni si arriva al terzo periodo, nel quale troviamo come apertura anzichè una possibile rimonta dei Canucks, il tassello fondamentale per la vittoria dei Flames: Sam Bennett sfrutta il lavoro dei compagni di linea per depositare il puck vagante di fronte alla gabbia di Lack in rete, segnando così la sua prima rete ai playoff oltre che la sua prima rete in casacca Flames alla quarta apparizione in line up (la quarta scelta allo scorso Draft infatti è stato richiamato da coach Hartley all’ultima gara di Regular Season dal team affiliato). Dopo il 3-1 i Canucks perdono la testa portando a casa come risultato di ciò due penalità in pochi secondi, la prima di Weber per interferenza sul portiere, la seconda di Hamhuis per un “check” verso la testa di Bennett molto pericoloso: penalità che ovviamente troveranno come risultato il goal di Sean Monahan con un facile wrist shot, su assist di Gaudreau, che sbatte prima sulla traversa e poi si infila in rete per il 4-1 che chiude i giochi e riporta avanti nella serie i Flames. Hansen a 2 minuti e mezzo dal termine accorcerà le distanze ma è troppo tardi, 4-2 e Flames avanti 2-1 nella serie. Gara che non terminerà prima di altre risse fra le due squadre in una serie sempre più “cattiva” che stavolta ha trovato come protagonista inaspettato Burrows che con un colpo molto pericoloso alle spalle di Gaudreau ha istigato la “corrida generale” ad 1 minuto dal termine del match proseguita ovviamente dai soliti noti (Ferland ed Engelland) aggiunti a qualche new entry (Sbisa e Colborne).

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Sam Bennett festeggiato dai compagni: primo goal per lui con la maglia dei Flames (giocatore più giovane della franchigia a disputare un Game Winning Goal ai playoff!)

CIRCUMSPECTUS

Come volevasi dimostrare: i Canucks non riescono a ribadire la propria superiorità tecnica vista in gara 2 e subiscono una dura lezione dalla grinta proposta in questo match dai Flames che disputano una gara perfetta con tre delle quattro linee a segno e con la consapevolezza che spesso il cuore, la grinta e la voglia vincono la sfida rispetto alla maggiore caratura tecnica.

GARA 4

CALGARY FLAMES vs VANCOUVER CANUCKS 3-1

NARRATIO

Ti aspetti l’arrembaggio dei Canucks (orfani però di Burrows infortunatosi la mattina stessa in allenamento ed out per il resto della serie) alla ricerca del pareggio ed invece arriva la tanto attesa esplosione della prima linea offensiva dei Flames che disputano un primo periodo stratosferico sfruttando al massimo gli errori concessi dalla formazione di Desjardins (non puoi concedere powerplay a gente come Gaudreau, Hudler e Monahan!) infilando per ben 3 volte Eddie Lack che verrà sostituito al termine del primo tempo da Ryan Miller.

Ma andiamo con ordine: appena 1 minuto e 44 secondi e Kenins porta a casa la prima stupida penalità per un boarding su Bennett; Hudler lavora il disco dietro la gabbia passandolo fra le proprie gambe al compagno Wideman che trova di fronte alla gabbia lo smarcato Johnny Gaudreau che deposita facilmente in rete il goal del vantaggio oltre che il proprio primo goal ai playoff.

La fortuna però qualche minuto dopo assiste i Canucks che troveranno il pareggio con Henrik Sedin che cercando un compagno al centro trova invece la deviazione di Wideman che batte il proprio portiere Hiller, il quale vede infilarsi il puck fra le proprie gambe (five hole). 1-1 e tutto da rifare. Ci pensa Nick Bonino a ridare smalto all’offensiva dei Flames, perchè pochi secondi dopo il pari si fa buttare fuori per 2 minuti a causa di una penalità insulsa (roughing contro Brodie): secondo powerplay per Calgary, secondo goal per Calgary! Jiri Hudler devia di quel tanto che basta il tiro di Wideman per battere un’incolpevole Lack. Primo periodo che si chiude sul 2-1? Macchè! Una veloce ripartenza di Colborne e TJ Brodie porta al goal di Sam Bennett, fortunato a vedersi colpire dal puck tirato dal compagno prima che termini alle spalle di Lack che chiude il tempo e la sua gara con 3 goal subiti in soli 7 tiri lasciando la scena a Miller.

Nel primo periodo si definisce il risultato finale della gara: perchè da quel momento in poi assisteremo ad un secondo periodo avaro di emozioni con solamente 9 tentativi a rete da parte delle due squadre (solamente 3 dei Canucks!) e ad un terzo periodo decisamente dominato da Vancouver che non riescono a sfondare la gabbia difesa da un monumentale Jonas Hiller, autore di ben 15 interventi negli ultimi 20 minuti di gioco decretare la seconda vittoria consecutiva per i Flames, dando loro la chance di poter chiudere la serie in gara 5 a Vancouver.

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Hudler, Monahan e Gaudreu (senza dimenticare Russell e Wideman, attaccanti aggiunti!) ed il powerplay hanno fatto la differenza in questa gara 4

CIRCUMSPECTUS

Il powerplay è stato l’assoluto fattore dominante in questa gara 4, i Calgary Flames hanno timbrato il cartellino in 2 delle 4 occasioni avute, ma determinanti sono stati sicuramente i primi 2 che hanno fatto girare la partita a favore del team di Hartley. Inoltre Gaudreau ed Hudler si sono finalmente sbloccati e Sam Bennett dimostra con il secondo goal della serie di essere l’attuale “boost” della formazione dell’Alberta. Vancouver ultra bocciati che dovranno vincerle tutte d’ora in avanti cercando di ripetere il miracolo avvenuto nel lontano 1994.

GARA 5

VANCOUVER CANUCKS vs CALGARY FLAMES 2-1

NARRATIO

La prima partita “win or die” per i Canucks trova un’alba molto difficile condita dalla rete di David Jones su un turnover causato dal pressing offensivo di Matt Stajan dopo appena 3 minuti di gioco; sarà l’ennesima debacle per il team di Desjardins? Assolutamente no: perchè da quel momento in poi il protagonista indiscusso della partita sarà Jonas Hiller, il goalie dei Flames farà di tutto per provare a far vincere la serie quest’oggi ai suoi compagni non riuscendoci per demeriti dei compagni che hanno lasciato davvero troppi spazi alle offensive dei Canucks, sbagliando inoltre un paio di contropiedi di troppo che avrebbero messo in discesa la partita.

E’ Nick Bonino ad abbattere il muro Hiller nel secondo periodo con un tiro di prima potentissimo che si infila all’incrocio dei pali riuscendo a sbloccarsi anch’esso in questi sin’ora negativi playoff (se si pensa a cos’ha combinato l’ex Kesler per cui è stato scambiato con i Ducks…!).  Un secondo periodo che però nonostante sia stato dominato in lungo ed in largo dai Canucks troverà due potenziali occasioni d’oro per i Flames che non riescono a concretizzare, la prima (con il risultato ancora sullo 0-1) malamente conclusa (anzi nemmeno conclusa!) da Raymond lanciato in un uno contro uno verso Miller, la seconda (per il possibile 1-2) da Brodie che sparacchia addosso al goalie il puck perfettamente passatogli da Gaudreau. 1-1 dunque al termine del secondo periodo e partita che sarà decisa negli ultimi 20 minuti di gioco.

Pronti via e dopo un solo minuto di gioco del terzo periodo Daniel Sedin infilerà Hiller con un tocco facile facile di fronte alla gabbia dopo un disco lavorato molto bene dal gemello Henrik e da Hamhuis, 2-1 Canucks strameritato e da quel momento difesa ad oltranza anche perchè in questo terzo periodo i Calgary Flames avranno l’occasione di poter disputare due powerplay, senza creare però grandissimi pericoli dalle parti di un Ryan Miller molto sicuro che con questa prestazione si è ripreso il posto da Starter della squadra anche in vista di gara 6.

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Ryan Miller con 20 interventi su 21 tiri subiti festeggia la vittoria in gara 5; serie riaperta?

CIRCUMSPECTUS

Come nella precedente vittoria dei Canucks (gara 2, ndr) in questa sfida abbiamo assistito alla totale dominanza delle prime due linee offensive del team allenato da coach Desjardins, che ha disputato una partita molto più attenta e meno “nervosa” nella quale hanno dimostrato di poter ribaltare la situazione attualmente molto negativa; ottimo inoltre l’apporto di Miller in gabbia. Sponda Calgary invece davvero negativa la serata della linea Monahan-Hudler-Gaudreau che tutt’ora non è paragonabile con la macchina da goal vista in Regular Season: un problema in più per coach Hartley in vista del ritorno a Calgary per gara 6.

GARA 6

CALGARY FLAMES vs VANCOUVER CANUCKS 7-4

Ma che partita è stata?! Cerchiamo di restare calmi e raccontarla goal dopo goal… scena dopo scena… capovolgimento di fronte dopo capovolgimento di fronte!

Pronti via e Ryan Miller è protagonista di due paratone su Gaudreau prima e su Bennett poi facendo pensare ad un probabile assedio del team di casa sin dai primi minuti ed invece… invece alla prima occasione buona McMillan sfrutta un rebound concesso da Hiller su tiro di Higgins non trattenuto per infilare la gabbia e portare in vantaggio a sorpresa i Canucks ammutolendo lo Scotiabank Saddledome.

Passano pochi minuti e nonostante un continuo assedio dalle parti di Miller (abile a parare un’altra bella conclusione di un ispirato Gaudreau) i Flames concedono una ripartenza fulminante (nonostante il vantaggio numerico sul ghiaccio) ad Hansen che trasforma l’azione da difensiva in offensiva infilando Hiller con un bel tiro all’incrocio dei pali; 2 goal in 3 tiri e serata chiusa in grande anticipo da Hiller che viene sostituito da Karri Ramo (così come accadde in gara 2).

Nemmeno il tempo di prendere confidenza col ghiaccio che Karri Ramo deve già raccogliere il puck alle proprie spalle: powerplay a favore dei Canucks gestito alla grande da Henrik Sedin che offre il disco al gemello Daniel, il quale con uno strepitoso assist libera Radim Vrbata di fronte alla gabbia abile a deviare quel tanto che basta il puck per lo 0-3 dopo soli 9 minuti e 42 secondi!

Partita finita? Mai dirlo quando si parla di hockey…

Quando mancano 3 minuti infatti al termine di un incredibile primo periodo, Michael Ferland fa rientrare nel vivo i 19 mila tifosi presenti sugli spalti con un bel tap in di fronte alla gabbia di Miller con grandi meriti all’assist man Stajan dimostrando che i Flames sono vivi; dopo i 3 goal subiti infatti la fisicità del team di Hartley si è fatta sentire con grandi hits e shift decisamente positivi specialmente delle linee meno tecniche quali la terza e la quarta linea. Si va dunque a riposo sul risultato di 3-1 Vancouver con un’unica certezza: nei prossimi minuti probabilmente vedremo un assedio totale dei Flames!

E dopo un solo minuto di gioco infatti Sean Monahan sfrutta un rebound concesso incolpevolmente da Miller (abile fra l’altro a neutralizzare il primo rebound shot di Hudler) di fronte alla propria gabbia su tiro di Wideman, anticipando Richardson e portando i Flames a -1, riaprendo definitivamente i giochi e energizzando ulteriormente l’Arena.

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Sean Monahan la riapre: 2-3 dopo 1 minuto dall’inizio del secondo periodo

Nei successivi 5 minuti di gioco Karri Ramo compie 2 interventi molto importanti che mantengono il risultato invariato consentendo ai compagni di crederci ancora ed è così che al minuto 5:35 Johnny Gaudreau deposita facilmente in rete l’assist al bacio di Jiri Hudler portando le squadre clamorosamente in parità.

Passano altri 5 minuti di gioco ed i Canucks dopo un forcing davvero elevato trovano il meritato nuovo vantaggio grazie a Luca Sbisa che trova l’unico spiraglio libero per infilare il puck in rete per il momentaneo 4-3 con il quale si concluderà questo magnifico secondo periodo, non prima però di aver visto un paio di grandi interventi di Ryan Miller che riesce a mantenere tale il risultato a favore dei propri compagni.

Se nel secondo periodo l’assedio dei Flames ha portato a 2 reti ma a subirne una è nel terzo periodo (e non è una novità) che l’offensiva del team di Hartley diventa inarrestabile sfruttando al sesto minuto di gioco il powerplay grazie a Jiri Hudler che deposita in rete un puck vagante dopo il tip in mancato da Monahan su assist di Gaudreau; 4-4 e tutto da rifare nuovamente per i Canucks.

La partita si fa tesissima ed i Flames continuano a spingere sull’acceleratore per portare a casa match e serie; a 4 minuti e mezzo dal termine dei tempi regolamentari ecco che i Canucks concedono l’ennesimo turnover difensivo della loro strana post season, consentendo a David Jones l’offensiva conclusa con un tiro non irresistibile che Ryan Miller non trattiene malamente consentendo il più classico degli “scramble” di fronte alla gabbia nel quale Matt Stajan riesce ad arrivare per primo verso il puck infilandolo con freddezza all’incrocio dei pali facendo esplodere letteralmente l’Arena di gioia.

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Matt Stajan ha appena infilato Miller per il 5-4 Flames

Spenti letteralmente dal goal di Stajan i Canucks si buttano in avanti senza costrutto e senza idee riuscendo solamente a subire ulteriori 2 reti (entrambe in empty net) da Hudler e Ferland utili solo per gli almanacchi ed utili a sancire l’uscita contropronostico dei Vancouver Canucks al primo turno di questi playoff 2015.

CIRCUMSPECTUS

Per i Calgary Flames una grande impresa condita dalla ciliegina sulla torta che ovviamente è questo comeback strepitoso vissuto in gara 6; per loro ora un test ancora più difficile contro gli Anaheim Ducks, una delle favorite per la conquista della Stanley Cup, l’hashtag usato dal team canadese è #neverquit, vedremo se saranno i californiani a chiudere la stagione di Monahan & Co. oppure se il sogno potrà continuare ancora!

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La gioia di coach Hartley, i suoi Calgary Flames hanno vinto la serie 4-2!

PLUS OF THE SERIES

  • Michael Ferland (2G, 2A, +5)
  • Sam Bennett (2G, 1A)
  • Sean Monahan (2G, 3A)
  • Jiri Hudler (3G, 3A)
  • Johnny Gaudreau (2G, 4A)
  • Dennis Wideman (4A, +2)
  • Bo Horvat (1G, 3A, +1)
  • Yannick Hansen (2G, 2A, +1)

MINUS OF THE SERIES

  • Yannick Weber (0G, 0A, -5)
  • Radim Vrbata (2G, 2A, -4)
  • Nick Bonino (1G, 2A, -3)
  • Eddie Lack (.886 SP, 1W 3L)
  • Derick Engelland (0G, 0A, 44 PIM)
  • Daniel Sedin (2G, 2A, -1)
  • Henrik Sedin (2G, 2A, -1)
  • Brad Richardson (0G, 0A, -3)
  • Derek Dorsett (0G, 0A, -3)

BUCKLE UP BABY BECAUSE IT’S THE CUP!!

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