I Rangers hanno sbrigato la pratica Penguins in sole 5 partite. Gli uomini di Vigneault si qualificano per le semifinali di conference con l’ennesima vittoria per 2-1 (gli altri 3 successi nella serie sono arrivati sempre con lo stesso risultato, gli ultimi due all’overtime) dimostrando di avere la giusta organizzazione ed un roster duro e completo per arrivare fino in fondo. New York, miglior squadra della stagione regolare, aveva tutti i pronostici a suo favore contro dei Penguins decimati dagli infortuni ma duri a morire con un Fleury stellare. Tutti i 5 incontri sono stati decisi da un solo gol di scarto, due ai supplementari, e sono stati caratterizzati da un grande equilibrio con pochi spazi e poco spettacolo. New York nonostante il risultato e la relativa breve serie non puó dire di aver dominato un avversario nobile ma in condizioni precarie. Avanza con le solite certezze ( difesa, Lundqvist e velocitá) e parecchia fiducia. Li attende una sfida contro la vincente di Capitals-Islanders che potrá dire tanto sulle reali potenzialitá ed ambizioni della franchigia della Grande Mela. Pittsburgh invece non veniva eliminata cosí presto dai playoff 2007 contro Ottawa (1-4 quarti di finale).
Johnston e i suoi uomini hanno probabilmente dato il massimo contro un avversario piú in forma e completo ma il tempo passa anche per Crosby e Malkin che aggiungiono alla collezione un altro fallimento ai playoff. Positiva, non devastante, la postseason di Sid che ha messo a segno 2 gol e 2 assist. Disastrosa ed inspiegabile (forse un infortunio alla schiena?) quella di Geno Malkin addirittura rimasto a secco di punti. Tempo di considerazioni , e chissá nuovamente rivoluzioni nella Steel City: dopo il terremoto della stagione passata che ha fatto cadere Shero e Bylsma, ora sono Rutherford e Johnston a tremare. Il GM ha fallito innesti e mercato invernale, troppo pochi e di scarsa qualitá. A Febbraio disse che il roster “non avrebbe avuto bisogno di nessun’altro ritocco anche in caso di altri infortuni”. Non é stato cosí ovviamente. La difesa dei Pinguini contro i Rangers era composta da due AHLer (Chorney e Dumoulin che alla prima esperienza playoff non hanno demeritato affatto), l’esperimento Perron ha funzionato pochissimo, ancora meno quello di Winnik. Rutherford ha sbagliato l’ingaggio di ali prolifiche per le prime linee e non ha saputo trovare il rimpiazzo del lungodegente Dupuis, giocatore duttile ma dotato di una rapiditá utilissima per spalleggiare Crosby. Ha anche speso troppo per il backup Greiss (1 milione $) e pare davvero che le uniche due buone note siano gli arrivi di Ian Cole e Maxime Lapierre. Troppo poco e troppa confusione. Decisamente migliore la posizione di coach Johnston che ha saputo dare filo da torcere a Vigneault e Rangers con tutti i problemi in roster presentatisi gli ultimi due mesi. Basterá? Lo sapremo nelle prossime settimane.
Cosí le ultime due gare:
New York Rangers @ Pittsburgh Penguins 2-1 OT
1ST PERIOD | ||||
02:22 | PIT | Patric Hornqvist (2) ASST: Ben Lovejoy (2), Paul Martin (2) | 1 – 0 PIT | |
2ND PERIOD | ||||
17:15 | NYR | Derick Brassard (3) ASST: Rick Nash (3), Ryan McDonagh (2) | 1 – 1 Tie | |
3RD PERIOD | ||||
NONE | ||||
1ST OT PERIOD | ||||
03:14 | NYR | Kevin Hayes (1) ASST: Carl Hagelin (1), Martin St. Louis (1) | 2 – 1 NYR |
I Penguins in questa gara 4 avevano l’obbligo di cominciare meglio la partita ed alzare il ritmo dinnazi ad una sempre piena Consol Energy Center. Messaggio ricevuto e padroni di casa che mettono letteralmente al muro i possenti Rangers: forechecking rapido ed efficace, possesso del disco e difesa aggressiva e serrata. Il gol dunque non tarda ad arrivare, poco piú di 2 minuti e la rete da opportunista di Hornqvist fa felici i tifosi nerogialli. Abile lo svedese a farsi spazio in area e deviare in gol con la stecca un tiro di Lovejoy. New York é in bambola e concluderá il primo periodo con due misere conclusioni a rete. Alain Vigneault si fa sentire negli spogliatoi e la faccenda cambia passata la metá della seconda frazione. I Rangers annullano un Powerplay inconcludente di Crosby & Co, Lundqvist continua a parare e l’attacco riprende la sua rapiditá. Fleury concluderá con 22 ottime parate che non saranno sufficienti. L’attacco di Pittsburgh perde ispirazione, la difesa freschezza e fisicitá. Giungerá il pareggio di Brassard sul finire del secondo periodo che raccoglie il puck quasi sulla linea e lo infila con cinismo dentro la gabbia di Fleury. Poca Pittsburgh anche nell’ultima frazione, con una sola buona occasione a 40 secondi dalla sirena di un rapidissimo Hornqvist fermato dal gambale di King Henrik. Il colpo decisivo verrá sferrato da Hayes all’overtime, visto poco fin’ora cosi come i suoi compagni di línea Hagelin e Saint Louis. É un gol sporco e rocambolesco tutto frutto dell’appena citata linea offensiva: Saint Louis tiene vivo il disco e lo spedisce in mezzo, raccoglie Hagelin che con spazio ridottissimo lo fa passare tra i corpi di Lapierre e Fleury. Il rookie di Boston é il freddo giustiziere di gara 4.
New York Rangers @ Pittsburgh Penguins 2-1 OT
1ST PERIOD | ||||
04:23 | NYR | PPG – Derek Stepan (2) ASST: Dan Boyle (2), Derick Brassard (1) | 1 – 0 NYR | |
2ND PERIOD | ||||
17:23 | PIT | Nick Spaling (1) ASST: Steve Downie (2), Sidney Crosby (2) | 1 – 1 Tie | |
3RD PERIOD | ||||
NONE | ||||
1ST OT PERIOD | ||||
10:52 | NYR | Carl Hagelin (2) ASST: Dominic Moore (1), Ryan McDonagh (3) | 2 – 1 NYR |
Poco piú di un anno fa le parti erano invertite, ovvero Rangers underdog sotto 1-3 nella serie contro i favoriti Penguins in semifinale di Conference. Quel 5-1 inflitto a Pittsburgh in Gara 5 cambió sorte e serie in favore di New York, che si impose in 7 partite subendo solo 3 gol nelle ultime 3. La banda capitanata da Ryan McDonagh conosce quindi perfettamente quanto sia rischioso non chiudere i conti una volta arrivati alle 3 vittorie. Vuole perció partire con il piede giusto e segnare prima dei Penguins, cosa riuscita in 4 incontri su 5. Non passano neanche 5 minuti ed è Stepan ad esultare il centro arrivato in Powerplay, insaccando un rebound su tiro potente di Boyle. Un minuto dopo sembra uscire dal sarcofago Evgeni Malkin che in superioritá numerica imbeccato da Perron tenta la finezza in backhand ma Lundqvist ancora una volta a dire di no. Il talentuoso centro russo giocherá la sua miglior partita concludendo 6 volte a rete ma senza incidere sul risultato. Si parla di problemi alla schiena o leggero infortunio perché un Malkin cosí docile ed insicuro fa discutere molto. I suoi playoff termineranno con un tristissimo 0 punti in tabella. Il primo periodo vede una superioritá netta delle Blueshirts che sbattono su Fleury a piú riprese. Davvero eccellente la post-season di Flower che mai come in questa gara 5 ha saputo tenere in vita i suoi compagni. Zuccarello viene infortunato dopo aver ricevuto una bomba in faccia dal collega McDonagh e resterá negli spogliatoi dal primo intervallo senza piu rientrare. Pittsburgh non é in panico e l’esperienza di lupi di mare come Fleury,Crosby e Scuderi riesce a portare positivitá in panchina e nello spogliatoio. Il secondo periodo testimonia la scossa e l’arrembaggio dei Pinguini guidati da Sid The Kid. Coach Johnston a ragione lo schiererá piú minuti e con diversi compagni di línea. Davvero bella l’invenzione di inserirlo in mezzo a Downie e Spaling per il faceoff offensivo, e da questa combinazione viene il pareggio sul concludersi del secondo tempo. Crosby butta in mezzo, Downie sfonda e Spaling con un braccio e una spintarella infila in rete. Pittsburgh ci crede e dominerá il terzo periodo. Sfortunatissima la traversa colpita dal numero 87 servito in Powerplay dal 71 ( a ricordare i fasti non troppo lontani). Ma i Rangers non ci stanno e vogliono chiuderla in fretta davanti ai propri tifosi. JT Miller intercetta un puck giocato male da Dumoulin e risponde alla traversa di Crosby facendo tremare la porta di Fleury, Boyle manca il piu facile degli appoggi allo scadere indignandosi con sé stesso e la sua stecca. Si va all’overtime e i primi a rendersi pericolosi passati 5 minuti sono Perron e Crosby ma Lundqvist si chiude a guscio e non fa passare nulla. La sentenza arriverá al minuto 10:52 del primo Overtime: Dominic Moore lavora un gran disco tra le grinfie di Martin e Crosby, lo lascia a Hagelin che sbuca da dietro la gabbia e trafigge il povero e sconsolato Fleury.
Pittsburgh é giá eliminata ma ha disputato una serie positiva mettendo sul ghiaccio tanto impegno e sacrificio. I protagonisti sono stati senza dubbio i due portieri con piú presenze ai playoff in attivitá. Fleury, che ha dimenticato gli orrori dei passati playoff ha stoppato 139 tiri su 150 e lo svedese Lundqvist é riuscito anche a far meglio dicendo di no 124 volte su 132.