La prima apparizione in post-season dei Winnipeg Jets dopo il trasferimento della franchigia da Atlanta non è stata esattamente quello che un appassionato medio definirebbe esaltante. La prova contro i Ducks è stata soddisfacente, nonostante i brutti numeri, e molto incoraggiante in vista di un futuro roseo e magari con più di una sporadica presenza ai Playoff in tanti anni come succedeva quando i Winnipeg Jets si chiamavano ancora Atlanta Thrashers.
Vediamo nel dettaglio come s’è sviluppata la serie e come i Ducks hanno trovato il modo di abbattere la squadra della Manitoba e di avanzare al secondo turno, dove affronteranno la vincente tra Calgary e Vancouver. Colgo l’occasione di ringraziare il collega Max Leorato per avermi dato la possibilità di scrivere l’articolo al posto suo!
Gara-1: Pubblico caldo come al solito all’Honda Center per gara-1, dove i Ducks sperano di non perdere tempo e di far capire immediatamente chi ha il controllo delle operazioni. Pronti via e Vatanen, in un’azione confusa e fortunosa porta in vantaggio Anaheim con una conclusione dalla distanza, facendo esplodere la folla.
La squadra californiana sembra essere in controllo della situazione con un importante vantaggio a disposizione, Winnipeg rivela però la presenza di risorse nascoste e nemmeno un minuto dopo Adam Lowry brucia sul tempo Stoner, anticipando il numero tre dei Ducks sul tempo e infilando Andersen per l’1-1. Grazie al dominio sul campo fisico Winnipeg riesce a tenere Anaheim a distanza di sicurezza dalla porta ed approfittando di una squadra non troppo attenta Drew Stafford batte nuovamente Andersen per l’1-2 che stupisce ogni singolo tifoso presente nel palazzetto.
Il gioco si fa duro e così i migliori entrano in partita, dalla metà del secondo periodo Anaheim si impossessa del controllo delle operazioni e i Jets, fino a quel momento unica squadra in campo, si sciolgono come neve al sole. I ripetuti tentativi di Anaheim però si spengono tra le braccia di Pavelec oppure non trovano lo spunto giusto per entrare in rete e si va al riposo, dopo la seconda campana, sul 2-1 in favore della squadra in trasferta.
I californiani però hanno oramai ricevuto quella scossa che serviva e su un power play ricevuto dopo un pugno di Scheifele su Ryan Kesler, pareggiano i conti col gol di Corey Perry. Anaheim prosegue generando gioco ed estromettendo dalla partita i migliori interpreti avversari.
Byfuglien si ritrova impossibilitato a tirare fuori una bomba in power play e i Jets non sembrano più girare bene come nei primi due periodi, il dominio dei Ducks si concretizza quando Perry decide di cambiare la partita partendo da solo dalla destra seminando il diretto avversario e aggirando Pavelec.
Gol non gol, gli arbitri ne discutono, non sembrano esserci dubbi, il puck ha effettivamente superato la linea sul secondo rimbalzo, Anaheim è avanti 3-2. Winnipeg tenta di rientrare in partita e da quel punto in poi raramente lascerà la metà campo avversaria, l’ennesima penalità tradisce però i Jets che subiscono il ritorno degli avversari.
Con le sapienti mani di Getzlaf che si aggira nei pressi del cerchio di sinistra è facile intuire il risultato finale, 4-2 con Winnipeg che si ritrova sotto di due gol con poco più di tre minuti da giocare. A poco vale la penalità ottenuta nel finale, i Jets dovranno affrontare gara-2 sotto nella serie, come pronosticato.
Una prima partita molto fisica ha visto Anaheim trionfare anche sul campo delle hit e su quello dei faceoff vinti, specialmente grazie al contributo, nella sua zona del campo di Ryan Kesler.
Gara-2: Sperando di recuperare una gara e quindi anche il fattore campo nella seconda partita, Winnipeg entra in campo soddisfatta del gioco espresso nelle prime due frazioni in gara-1 e vogliosa di riprendere i Ducks, nel primo periodo si susseguono scontri di gioco molto duro e diverse penalità da entrambe le parti.
I giocatori di Anaheim cercano un po’ troppo la giocata di fino e non creano pericoli vivi per la porta avversaria nonostante il dominio sui faceoff e sul piano del gioco nella frazione. I Jets provano dunque ad approfittare tornando prepotentemente in corsa nel secondo periodo, dove Pavelec compie diversi miracoli e dove le penalità si sprecano a favore di entrambe le formazioni.
Dopo aver dominato a destra e a sinistra i Jets si trovano ancora sullo 0-0 e sembra disperata la ricerca di un vantaggio che darebbe ai canadesi una fondamentale spinta per affrontare la terza frazione. Poco meno di cinque minuti prima della fine però la gara si sblocca ed è l’eroe più improbabile, Adam Pardy, che non segnava un gol in NHL dai tempi dell’invenzione della ruota, ad aprire i conti delle marcature.
Sul gol rimangono dei dubbi visto che il portiere dei Ducks, Andersen, sembra essere ostruito da Wheeler che non fa nulla per permettere al portiere avversario di mettere a segno il save, tuttavia considerata la dubbia presenza di Kesler in zona, l’arbitro convalida e i Jets terminano in vantaggio il secondo tempo di gioco.
Nel terzo però Anaheim, che ci ha abituato anche in stagione a delle rimonte degne dei migliori cartoni animati sul calcio, entra in campo col solito spirito nuovo e domina gli avversari spingendoli indietro in ogni shift e con ogni linea offensiva. I faceoff sono tutti preda di Getzlaf e Kesler (per altro autore di una pessima partita), ma Winnipeg non si scompone e i miracoli di Pavelec tengono a galla i Jets.
L’errore decisivo arriva proprio dall’uomo, anche questa volta, più improbabile, la penalità per Hi-sticking di capitan Ladd, lascia Winnipeg in inferiorità numerica e Anaheim inizia a costruire lo scenario per il pareggio. Il Power Play sembra essere ben gestito da Winnipeg ma nei secondi finali la formazione di casa trova il varco, Getzlaf dalla sinistra apre per Fowler che alla disperata scaglia in porta un tiro che sulla deviazione di Maroon batte un Pavelec che fino a quel momento s’era presentato come un muro invalicabile. I
minuti successivi passano senza troppe emozioni, Anaheim spinge continuamente sull’acceleratore senza creare pericoli troppo consistenti alla porta avversaria, sembrano tutti pronti per andare al quarto intervallo della partita e al successivo overtime, ma con pochissimi secondi da giocare, Jakob Silfverberg scambia con Kesler, mette giù scorrettamente un avversario, recupera il disco e dalla sinistra segna ad un Pavelec incolpevole che può solo guardare.
Doccia fredda per i Jets che nonostante la grande partita si ritrovano sconfitti e sotto 0-2 in una serie che per larghi tratti poteva essere controllata. Anaheim scrive la storia, diventando la prima squadra in assoluto a vincere le prime due partite nella serie dopo aver iniziato il terzo periodo sotto nel punteggio.
Gara-3: Atmosfera elettrica in quel di Winnipeg per il ritorno ai Playoff di una franchigia della città dal lontano 28 aprile del 1996, i tifosi scatenati sostengono i propri beniamini con voce incessante, urlando a squarciagola “Go Jets Go!” per la durata intera della sfida. I giocatori dei Jets entrano subito carichi in partita e dopo lo strazio dell’inno nazionale, iniziano subito a darci dentro con i Ducks che subiscono il gioco fisico e coriaceo dei rivali.
Per trovare il vantaggio bastano dieci minuti, Stepniak raccoglie l’invito di Lowry che batte Lindholm, abbastanza grossolano il suo errore, e mette alle spalle di Andersen per l’1-0. I Jets continuano a dominare e in più occasioni vanno vicini al secondo gol che non arriva, la partita si calma e con i giocatori pronti per andare al riposo arriva il lampo nel buio, Cogliano effettua una straordinaria apertura raccolta ancora una volta da Cam Fowler che piazza a sorpresa il pareggio, mandando all’intervallo i suoi con un insperato risultato tra le mani. Il secondo periodo si apre con i Ducks che cercano di rimediare ad un primo giocato sotto le aspettative, Pavelec disinnesca Silfverberg che era partito in inferiorità numerica, ma non può nulla quando Lindholm riscatta l’errore precedente trovando un passaggio impossibile e liberando il solito Corey Perry per il gol dell’1-2.
La penalità servita a Byfuglien sul gol, in reazione su Perry, sembra poter lanciare definitivamente i Ducks, ma il Power Play non si consolida e Kyle Palmieri sbaglia il cambio di linea andando ad incassare anche lui una penalità idiota per troppi pattinatori sul ghiaccio.
Sul vantaggio numerico che segue Winnipeg non si dimostra sprecona, come in precedenza avevano fatto gli avversari, e con una precisa conclusione dell’ottimo Mayers perviene al pareggio. Lo spettacolo prosegue, con i Jets che a questo punto, sostenuti da un pubblico caldissimo, cercano di portarsi nuovamente al comando, la giocata decisiva arriva quando Cogliano cerca di liberare in un’azione, il suo tocco diventa un perfetto assist per Blake Wheeler che fredda ancora una volta il portiere danese dei Ducks per il 3-2.
Pochi secondi dopo Anaheim vede spegnersi sul palo un’ottima occasione per pareggiare con Rakell e giocando con frustrazione e intensità rimette ancora in parità la sfida. Pardy, autore di un gol dubbio nella sfida precedente perde clamorosamente il controllo del disco che gli viene soffiato da Kesler, nessuna difficoltà per lui nel trovare il liberissimo Silfverberg che consegna ai suoi l’ennesimo pareggio.
Gli errori che hanno pesantemente condizionato questa sfida tornano a farsi sentire due minuti dopo, quando Fowler, pressato da un avversario ma non per questo giustificabile, trova un infelice passaggio nel bel mezzo dello slot, Little ringrazia e mette in rete per un nuovo vantaggio dei Jets, che possono dirsi soddisfatti in una frazione che ha evidenziato si tanto gioco offensivo ma anche molte lacune da parte di entrambe le squadre in fase di copertura.
Nel terzo tempo entrambe le squadre accusano un pesante livello di stanchezza, come al solito la fisicità la fa da padrone, eppure nessuna delle due ottiene un vantaggio numerico importante o una situazione di pericolo concreta. Spinti dal pubblico i Jets si coprono nel migliore dei modi, la sorte avversa tuttavia gli riserva l’ennesimo scherzo poco gradito quando Kesler, tra i peggiori in gara-2 batte Pavelec a due minuti dal termine, proprio quando sembrava fatta.
Questa volta non c’è spazio per i miracoli ed Anaheim si accontenta, si fa per dire, di andare all’overtime dopo aver subito i Jets nel corso di tutto l’incontro. Comunque parlavamo di destino avverso, credo che il tema possa tornare d’attualità quando nell’overtime Beauchemin raccoglie un passaggio di Cogliano direttamente da dietro la porta e scodella in rete una conclusione che con la deviazione di Rakell si trasforma nel gol della vittoria.
Ancora una volta i Ducks ottengono una fondamentale vittoria in rimonta, per i Jets ora diventa fondamentale vincere almeno una partita in casa considerato che rientrare nella serie sembra veramente impresa difficile.
Gara-4: I Ducks per il 4-0 e il riposo, i Jets per non deludere il pubblico di casa che vorrebbe vedere una vittoria prima di salutare definitivamente la stagione 2014-15, queste le premesse di una gara-4 che si preannuncia esplosiva. In un primo periodo abbastanza equilibrato sono i padroni di casa che convincono maggiormente e vanno più vicini al gol, regolando Anaheim in quanto a fisicità.
Le occasioni però sono poche e i movimenti dei giocatori non sono eccezionali per nessuna delle due squadre. Serve una penalità, guadagnata da Andrew Cogliano per smuovere le acque. In Power Play infatti Winnipeg non ci mette molto per depositare il puck alle spalle di Andersen, battuto da una giocata strepitosa di Little, servito ottimamente dall’ex di turno Perreault.
Col pubblico esaltato dalle performance dei giocatori i Jets sembrano poter spiccare finalmente il volo per la prima volta nella serie, ma poco più di un minuto dopo ci pensa Emerson Etem, con un gol favoloso a pareggiare i conti segnando il secondo pareggio in due gare poco prima della fine del primo tempo.
Nel secondo periodo Winnipeg cerca in tutti i modi il gol potendo usufruire anche di qualche situazione di vantaggio numerico, le occasioni sono poche e mal distribuite e Anaheim non perdona. Con una grande giocata di Perry che libera Cogliano il gol del vantaggio è realtà e Pavelec è anche costretto agli straordinari su alcune occasioni importanti concesse agli avversari.
Nel terzo tempo il dominio è assoluto, Kesler alza la posta in gioco in apertura dopo un’azione di tre contro uno conclusa con la complicità di Despres, autore di una grande prova. I Jets cercano in tutti i modi di non deludere il pubblico di casa e si precipitano in avanti per trovare il gol del 3-2, che arriva dopo un faceoff vinto e un tiro di Stuart deviato sotto porta da un difensore avversario. Winnipeg insegue il pareggio e si scopre in maniera pesante, come aveva fatto in precedenza.
Ancora con un solo difensore a proteggere Pavelec, come nell’azione che aveva portato al gol del vantaggio ad inizio frazione, due sciacalli Silfverberg e Kesler assaltano la metà campo avversaria e con un preciso uno-due zittiscono il pubblico di casa portando virtualmente la sfida alla stretta di mano finale.
Winnipeg a questo punto gioca solo per l’onore e toglie il portiere per mostrare ai tifosi applicazione e voglia di rimontare, l’assalto finale però si spegne improvvisamente quando Vatanen mette a segno il gol a porta vuota che consolida ancora di più la vittoria della squadra californiana e che chiude la serie proprio come era iniziata.
Considerazioni finali: Anaheim ha sicuramente meritato la vittoria, i Jets sono sembrati troppo acerbi per un primo turno di Playoff e, nonostante le buone prestazioni, nulla hanno potuto contro la maggiore esperienza dei rivali. Le brutte prove di alcuni singoli, Ladd e Byfuglien su tutti, hanno rappresentato la maggiore problematica che, considerata anche l’assenza di giocatori veramente top ha reso difficile far valere se stessi solamente con il fisico contro una squadra che comunque può contare su un gioco abbastanza duro.
I Ducks hanno completato solo una parte del lavoro ma sono apparsi veramente in forma e molto vogliosi di fare le cose per bene, senza l’incognita LA in questi Playoff arrivare in finale di Conference non dovrebbe essere un’impresa impossibile e, come dimostrato in questa serie, i giocatori in arancio e nero sono molto duri a morire. In stagione regolare hanno vinto una quantità straordinaria di partite sul filo del rasoio e potranno contare su quell’esperienza per affrontare le difficoltà più profonde dei Playoff.
Tornando alla serie Anaheim ha vinto la battaglia potendo contare sul peso delle proprie armi migliori, nonostante gli errori di Fowler e le pessime prove di Belesky e Palmieri, gente come Kesler, Perry e Getzlaf ha deciso la serie, mostrando una tranquillità nel gioco ed una sicurezza mai vista in precedenza.
La crescita esponenziale di Silfverberg a mio avviso è stata la chiave della serie, con Winnipeg che non è stata in grado di contenere questo giocatore che probabilmente avevano osservato poco nelle settimane precedenti alla serie. I Jets dovranno dimostrare che la stagione appena passata, molto sorprendente ed oltre ogni aspettativa, non è stata soltanto un caso e consolidare ancora i suoi talenti per ritornare in post-season più volte possibile nel prossimo futuro.
Tifoso degli Anaheim Ducks ed appassionato di hockey, mi sono convertito definitivamente al culto quando ero molto piccolo ammirando le gesta di Karyia, Giguere, Selanne e Sergei Fedorov. Ho seguito per anni anche la NBA e per qualche tempo la NFL. Come ogni bravo italiano sono anche appassionato di calcio, specialmente di Premier League. Avendoci giocato per anni mi piace moltissimo anche la pallavolo. Ho assistito a vari eventi sportivi dal vivo come le finali di Stanley Cup del 2007 e i Mondiali di Germania 2006. Le mie passione più grandi oltre allo sport sono la letteratura: apprezzo Svevo, Joyce, Pirandello e gli scrittori romantici in particolare; e la musica: ascolto diversi gruppi rock o alternative rock come Red Hot Chili Peppers, Aerosmith, Guns ‘n Roses & Foo Fighters, oltre ad artisti di generi alternativi come Green Day, Michael Jackson, The Fratellis, Rammstein, Queen, U2, CapaRezza, Metallica & Kiss