La sfida tra Tampa Bay e Detroit ha un nome su tutti che fa da filo conduttore alle due squadre, è un signore che oggi è direttore generale nei Lightning ma che conoscono anche nei Red Wings, si tratta di Stephen Gregory Yzerman, per tutti Steve, non un ex giocatore qualsiasi delle ali rosse ma IL CAPITANO per eccellenza.
Yzerman a Detroit ha giocato 23 stagioni segnando 692 gol e mettendo a referto 1.755 punti in 1.514, tutta la carriera alla Joe Louis Arena, arena dove ha sollevato anche tre Stanley Cup, 1997, 1998 e 2002.
Avrebbe di sicuro scelto un altro avversario, ma per Yzerman, 50 anni il mese prossimo, è un ulteriore premio, far giocare ai Lightning, in cui arriva nel front office del 2010, contro una squadra che da ben 24 anni consecutivi entra nei playoff, non esista una striscia simile nello sport professionistico a stelle e strisce.
Tampa viaggia nella sua miglior stagione, 50 vittorie e 108 punti, guidata dal nuovo che avanza Steven Stamkos, contro i vecchi gladiatori Henrik Zetterberg e Pavel Datsyuk.
Il nuovo che avanza è anche Petr Mrazek in porta tra i Red Wings, erede di Dominik Hasek per nazionalità ma meno spettacolare di The Dominator, altro filo conduttore nella Stanley Cup 2002 e 2008, ultima coppa sollevata da Detroit quando il capitano era Nicklas Lidstrom, erede di Yzerman.
Nella gabbia avversaria Ben Bishop, una buona stagione regolare non gli fa dimenticare l’incubo playoff di dodici mesi fa, spazzati via dai Montreal Canadiens e da un suo infortunio che ha costretto il goalie a vedere la disfatta dalla tribuna. Big Ben è cosi all’esordio, pronto a raccogliere qualche soddisfazione.
In regular season Tampa arriva seconda, due punti dietro i Canadiens, otto punti indietro ecco i Red Wings, nessuna squadra in Nhl ha segnato quanto i Lightning, 262 gol, non solo Tavares ma anche Nikita Kucherov e Tyler Johnson. Detroit è tutta nell’asse Zetterberg-Datsyuk, 66 e 65 punti rispettivamente per loro in campionato, alla faccia della pensione. Tatar e Nyquist il nuovo che avanza.
Red Wings @ Tampa Bay gara 1
La giornata super di Mrazek inizia dopo 50” quando Coburn gli scaglia la prima bomba ed il suo guantone neutralizza tutto.
La gara abbastanza abbottonata si sblocca dopo 9 minuti, Kyle Quincey prende la mira e manda il disco verso il bastone di Datsyuk, sembra una calamita, deviazione del russo e vantaggio ospite, 1 a 0.
Detroit ispira Datsyuk, Ryan Callahan viene mandato in panca puniti proprio per fallo sul magico 13, power play sfruttato da…Tampa Bay! Brian Boyle ruba il disco a Marek Zidlicky e va via in inferiorità numerica, da solo contro Mrazek in un rigore in movimento batte il goalie ceco, 1 a 1.
Le difese sono a dir poco allegre, Drew Miller imita Boyle, 1 contro 1 con Bishop ma tiro respinto per la disperazione di coach Babcock.
I Red Wings chiudono la prima frazione di gioco in power play per un’entrata assassina di Stralman che abbatte Mrazek, impiegano cosi 8 secondi dall’inizio della ripresa per sfruttare il power play, impresa riuscita all’Artista o Magic-Man Pavel Datsyuk che nasconde il disco e lo deposita alle spalle di Bishop, solo al replay si nota la deviazione di Jurco che neanche si accorge di aver segnato.
Sotto 2 a 1 i Bolts partono con l’assedio alla porta di Detroit che lascia giocare, Coburn prima, Paquette dopo sbattono contro Mrazek in conclusioni solitarie, nella rabbia degli attacchi dei padroni di casa che non sanno come superare l’estremo difensore.
Gol sbagliato, gol subito, il colpo di grazia arriva nel terzo periodo, Luke Glendening, giravolta o meglio spin’o rama ai danni dell’ex Valtteri Filppula e splendido gol con l’incolpevole Bishop che ammira lo spettacolo.
Il gol della bandiera arriva con Nikita Nesterov che ha tutto il tempo per piazzarsi il disco e colpire dalla lunga distanza, il puck sbatte sulla difesa ospite e si deposita in rete, 3 a 2, ci sarebbe ancora tempo ma Mrazek chiude la gabbia e termina la gara con 44 parate su 46 tiri e se si pensa che Bishop fa solo 11 parate su 14 tiri qualcosa nei Bolts non torna.
Detroit @ Tampa Bay gara 2 (1-0)
Gara 2 parte con spirito natalizio, nei primi tre minuti volano botte da orbi tra Boyle e Dekeyser e tra Quincey che cerca di staccare la testa a Stamkos, oggi però per i Red Wings sarà tutto inutile.
Con Dekeyser e Quincey in panca puniti Tampa sfrutta subito il power play, tiro di Nikita Nesterov e disco sul palo, rimbalzo su Tyler Johnson e vantaggio locale, 1 a 0, Mrazek finalmente battuto, per i Lightning prima paura che scivola di dosso.
Detroit è poca cosa, il dominio dei Bolts è più intenso rispetto a gara 1, ci si attende il raddoppio perché l’estremo difensore dei Red Wings è costantemente sotto pressione e da solo non può far sempre miracoli, per batterlo serve anche un pizzico di fortuna, Alex Killorn nel secondo periodo litiga col disco davanti al portiere, controlla, non controlla e infine puck depositato delicatamente in uno spiraglio lasciato libero dal goalie ceco, 2 a 0.
Non si salva nessuno contro Tampa, neanche l’arbitro, l’ondata blu guidata da Hedman stende con una carica Sheahan e referee.
Lightning inarrestabili, si va a colpire Filppula ma l’ex sguscia lo stesso, assist al centro per Andrej Sustr e 3 a 0, gara messa in cassaforte.
Per essere sicuri di pareggiare la serie i padroni di casa trasformano in oro ogni ripartenza, la velocità di Johnson si ammira nell’1 contro 1 con Mrazek, risultato a favore dell’attaccante e 4 a 0.
Petr Mrazek, scelta 141 del draft 2010, va in panca, dalle stelle alle stalle in 2 gare, la Nhl è cosi, dentro Jimmy Howard e con lui sul ghiaccio Detroit accorcia le distanze, segna Tatar deviando un disco di Quincey destinato ben oltre lo specchio della porta.
I Bolts non sono sazi, in memoria del passato e delle 8 stagioni da Red Wings, Valtteri Filppula s’infila nella difesa avversaria, una libertà pagata a caro prezzo, primo tiro respinto da Howard, recupero e rete, 5 a 1 e trionfo meritato per chi ha dominato due gare vincendone però solo una.
Detroit, e sembra un’eresia, gioca meglio rispetto a gara 1 dove vince, ma paga a caro prezzo errori e fame di Tampa, Bishop para 23 tiri su 24, Mrazek prende 4 gol in 18 tiri ma giocherà gara 3.
Tampa Bay @ Detroit gara 3 (1-1)
La terza gara si gioca nella storica Joe Louis Arena, i Red Wings recuperano Justin Abdelkader assente nelle ultime 4 partite di regular season per un infortunio alla mano.
Nell’arena di casa c’è sempre un po’ di magia, quindi nessuno si stupisca se quel numero 13 parte come un razzo, scambi il disco con Tatar che prova il tiro, puck attirato da quel 13 che devia a velocità supersonica per un essere umano, gol, ah dimenticavamo, quel 13 è Magic-Man Pavel Datsyuk, l’anagrafe dice sia vecchio, è una bugia colossale.
Datsyuk è stato appena nominato nei tre che si giocheranno il Lady Bing, premio per la sportività unito all’abilità di essere un fenomeno, appena 8 minuti di penalità in 63 partite unito al fatto che questo trofeo è stato vinto da Pavel dal 2006 al 2009, 4 titoli di fila.
Tampa Bay continua ad essere corpo estraneo nella città dei motori, l’unica risposta al letargo è un palo di Tyler Johnson che risponde all’analoga situazione creata da Zidlicky.
Poi sale in cattedra Mrazek che le para tutte, su Stamkos, su Paquette che cerca sino all’ultimo di sbilanciarlo ma non c’è verso di superarlo, cosi nell’ultimo periodo Zetterberg illumina la scena con assist per Abdelkader che sorprende la difesa, passaggio per Sheahan, dribbling su Bishop e 2 a 0.
L’occasione clamorosa per riaprire i giochi è di Boyle che in inferiorità numerica si lancia contro il portiere ceco, tutto solo vede il disco fermarsi un’altra volta contro l’estremo difensore, il gol di Glendening a porta vuota chiude poi la disputa, 3 a 0 e a sorpresa Detroit avanti nella serie 2 a 1.
Per Mrazek primo shuotut con 22 parate, una serie che inizia a sorprendere ma ci si attende ancora il meglio da Tampa, o la sorpresa degli inossidabili Red Wings.
Prossimi appuntamenti
Gara 4 @ Detroit 23 aprile
Gara 5 @ Tampa 25 aprile
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.