101 punti a testa per Capitals e Islanders in regular season, 2 vittorie a testa nei 4 confronti di campionato, si parte da due vittorie casalinghe, un 3 a 2 in overtime al Nassau Coliseum con la perla di John Tavares e un 5 a 2 al Verizon Center per Ovechkin e soci.
Terza sfida a fine dicembre, ancora una vittoria tra le mura amiche per gli Islanders, 4 a 3 al supplementare grazie al decisivo gol di Boychuk, sino ad arrivare ai rigori decisivi il 21 febbraio con Washington impeccabile agli shootout.
Di fronte due macchine da gol come Tavares e Ovechkin, il primo ha chiuso la stagione con 86 punti, lo Zar ha portato a casa l’ennesimo Maurice Rocket Richard Trophy come cannoniere stagionale, ben 53 gol.
Islanders @ Capitals gara 1
Ci si aspetta una gara in cui il fattore campo può spingere i Capitals invece gli Islanders espugnano per la prima volta quest’anno il Verizon Center, e lo fa con un 4 a 1 che non dà scampo alla squadra della Capitale.
Forza giovane e irruenta degli Islanders già in vantaggio dopo 6 minuti, “Here Comes Brock” non è l’incitamento per Lesnar in WWE ma per Nelson che fa danni ai Capitals pari al campione del wrestling, rasoiata micidiale grazie al polso destro e Holtby che non trattiene, 1 a 0 e pubblico ammutolito.
“Basta provare, giocare con energia e divertirsi” ecco il diktat di Nelson e a divertirsi sono proprio gli Isles, i Capitals perdono il disco al centro del ghiaccio ed in zona neutra New York è superiore, Holtby salva una prima volta su Clutterbuck, poi su Boychuk mentre gli attacchi dei padroni di casa sono supportati senza reti da Chimera e Ovechkin, per il russo primo tentativo pericoloso solo dopo un quarto d’ora di gioco.
La beata gioventù degli Islanders è ingenua quando ad un minuto dalla fine Halak passa il disco a Nick Leddy che non è perfetto nel controllo, l’ex Blackhawks perde il puck a favore di Laich che vede libero al tiro Marcus Johansson, il tempo di prendere la mira ed è la rete del pareggio, 1 a 1.
Con il pari tutti pensano che sull’onda dell’entusiasmo sarà Washington a prendere il largo, lo pensano quando vedono involare Ovechkin in un 2 contro 2 con Ward ma il suo tiro è neutralizzato facilmente, la cattiveria maggiore è di New York, Tavares vince un ingaggio con il disco che passa indietro per Ryan Strome, tiro e puck nel sette con Holtby che nulla può fare.
Sul 2 a 1 Ovechkin è confusionario, i Capitals non girano e non riescono a fermare un Okposo indiavolato, lui e Nielsen riprovano a battere Holtby e ci riescono col tap in di Josh Bailey, il 3 a 1 è la mazzata decisiva in questa prima gara di playoff.
Il gol oltre all’intensità degli Islanders è anche opera di un Braden Holtby incerto, il puck viene portato dentro la gabbia dopo un rimbalzo sul portiere, per la gioia di Bailey.
Sotto di due gol Washington non riesce a reagire, ci prova e riprova Ovechkin ma sbatte sempre su Jaroslav Halak, finchè a porta vuota Nelson non chiude la disputa segnando il 4 a 1 che dà gara 1 agli Isles.
L’ex Jaroslav Halak compie la sua prima vendetta fermando 24 tiri, Holtby ne ferma 23 ma subisce anche 3 pesantissimi gol.
Islanders @ Capitals gara 2 (1-0)
Ripartire mantenendo il vantaggio del fattore campo, Barry Trotz vuole mantenere alta la concentrazione dei suoi, in una delle più grandi rivalità dell’hockey Nhl.
In sei sfide nei playoff per 5 volte sono passati gli Islanders, soprattutto negli anni 80 quando battere i Capitals serviva poi per proseguire la marcia verso la vittoria della Stanley Cup.
Subito una sorpresa nei Caps, Philipp Grubauer sostituisce Holtby ko alla vigilia della gara e le cose non si mettono bene da subito per il portiere prelevato dagli Hershey Bears in Ahl, Cal Clutterbuck dopo 5 minuti s’invola grazie all’assist di Martin, 2 contro 1 con Cizikas e col povero Gleason che può solo guardare, tiro e gol del vantaggio Isles.
Washington sta a guardare il power play di New York, non perde la testa anche se gli Islanders hanno la forza mentale del vantaggio di gara 1, Boychuk va vicino al raddoppio e vicino alla rete vanno anche i Capitals quando Halak decide di complicarsi la vita sbagliando un rinvio e poi facendo una gran parata su Laich. L’occasione maggiore la trova Kyle Okposo, ancora una volta la difesa dei padroni di casa sta a guardare un avversario che s’invola tutto solo, questa volta il tiro è fermato da Grubauer con tanti tifosi che al momento della conclusione chiudono gli occhi.
Non’ c’è tempo per aver paura, sul rovesiamento di gioco ci prova Carlson, il suo tiro finisce su Backstrom che sta quel secondo di troppo nel pensare al da farsi e la difesa ospite salva.
Il terrore, quello vero, arriva dopo pochi minuti dall’inizio del secondo periodo, Tavares vede libero Ryan Strome che rifila una sassata a Grubauer, nel silenzio locale si vedono gli Islanders esultare, è 2 a 0 e la gara per i padroni di casa è tutta in salita.
Sotto 2 a 0 Washington inizia il pressing contro Halak ma come nei peggiori incubi la porta sembra stregata, che si tiri da vicino o da lontano non si riesce a far cedere il muro degli Islanders, finché Karl Alzner trova un varco impossibile che vale il 2 a 1, finalmente arriva una gioia per il Verizon Center.
Gioia effimera, durata la bellezza di 3 minuti, Okposo si ritrova tutto solo sull’assist di Bailey, tiro e gol del 3 a 1, in questo preciso istante nella testa dei Caps si pensa al fallimento, l’ennesimo della carriera playoff della Bestia.
Di chi? Alex Ovechkin fin li è assente dalla manovra, non riesce a far nulla, ma i cannonieri, tipo Inzaghi nel calcio, hanno bisogno di una frazione di secondo per decidere le gare e questo succede allo Zar, tiro di Niskanen e rimbalzo su Ovechkin, boato del 3 a 2 e risveglio della baraonda rossa.
Risveglio che si completa nell’ultima frazione di gara, il pari arriva grazie al gemello di Ovechkin, Nicklas Backstrom, finta il passaggio invece si lancia al tiro, Halak battuto e rimonta riuscita.
Col pari aumenta la velocità dei Capitals, Chimera prova una prima volta ma Halak respingem disco ancora sul numero 25, nuova conclusione e gol, gol del 4 a 3, Jason Chimera regala la rimonta perfetta e consegna gara 2 ai Capitals nell’entusiasmo generale.
Grubauer vince al debutto respingendo 18 tiri, terzo portiere Capitals a vincere al debutto nei playoff dopo Mason nel 1987 e Kolzig nel 1995, Washington surclassa di tiri New York, 33 a 21 e una volta sbloccato Ovechkin gioca sicura di non poter perdere anche gara 2.
Capitals @ Islanders gara 3 (1-1)
Si ritorna al glorioso Nassau Coliseum, pronto per andare in pensione dopo questi playoff. In terra di New York si rivede Holtby, rimessosi dopo il virus che l’ha bloccato in gara 2, la gara è tiratissima e nel primo periodo sono proprio gli estremi difensori a bloccare il risultato sullo 0 a 0, negando a Tavares il super gol su volata personale. Il numero 91 si rifarà con gli interessi ma andiamo con ordine.
Per vedere una rete bisogna aspettare 12 minuti nel secondo periodo, Holtby blocca tutti i tentativi dei padroni di casa, ma nulla può sulla deviazione di Okposo sul missile di Visnovsky, 1 a 0 nel tripudio generale, al replay il disco sbatte sulla tibia di Okposo, fortuna o no ecco il vantaggio.
Washington riparte dall’ultimo perido sotto per 1 a 0, Kulemin ricomincia la lotta con Holtby, quando gli Islanders sembrano prevalere ecco il pareggio di Backstrom, corridoio perfetto, traversa e gol dell’1 a 1.
Holtby non cede e la gara va al supplementare, ci si aspetta un overtime lungo e terribile, John Tavares impiega 15 secondi a decidere la gara e questa volta approfitta di un rinvio proprio dell’estremo difensore ospite che fa sbattere il disco sul capitano degli Islanders, per John è un gioco da ragazzi in una festa degna del Nassau Coliseum.
Gli Islanders non vincevano una gara di playoff al supplementare da gara 7 del 1993 contro i Penguins, quel giorno David Volek firmò la caduta dei Penguins nella stagione migliore per Pittsburgh, altra storia perfetta in cui la Nhl nei playoff è ancora più incoerente e assolutamente seducente.
Braden Holtby ferma 40 tiri ma sul più bello sbaglia nel momento decisivo.
Tra effetto Tav e effetto Ovie la serie è ancora lontana da arrivare ad un lieto fine, per ora 2 a 1 a favore degli Isles.
Prossimi appuntamenti
Washington @ New York gara 4 21 aprile
New York @ Washington gara 5 23 aprile
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.