Come di consueto, ogni giovedì mattina, eccomi qui a raccontare ciò che è accaduto nella notte “delle rivalità” in NHL; questa volta erano protagoniste due fra le squadre americane più seguite, divise in cartina geografica dal lago Michigan, ossia i Chicago Blackhawks ed i Detroit Red Wings.
CHICAGO BLACKHAWKS VS DETROIT RED WINGS 2-3 (SO)
Il racconto di questa sentitissima sfida parte con una considerazione: stiamo parlando di due squadre che hanno una difesa rocciosa e che concedono sempre pochissimo agli avversari nei 60 minuti di gioco, sarà stato cosi anche questa volta? Assolutamente si! Davvero pochissime le occasioni “nette” da goal (chiamiamole cosi) per le due squadre che hanno concesso spazi limitati alle offensive avversarie durante tutto il match giocato con attenzione e concentrazione massima dalle rispettive linee difensive riducendo al minimo gli errori individuali e concedendo poche, pochissime situazioni di breakaway in 2 contro 1 (una delle poche non sfruttata da Toews che si è fatto murare il tiro da un ottimo Howard) e pochi pericolosi turnover.
Il primo periodo ha visto un leggero dominio territoriale dei padroni di casa che hanno messo a dura prova la resistenza in gabbia di Jimmy Howard, davvero pronto a ribattere ogni pericolo senza nessuna preoccupazione; saranno ben 17 le parate del portierone di Detroit in questo periodo dove i Blackhawks hanno anche sprecato 2 situazioni di powerplay a favore.
Nel secondo periodo invece troviamo la reazione da grande squadra dei Red Wings che iniziano a creare qualche pericolo alla gabbia difesa da Crawford (ottimo anch’egli) trovando a 4 minuti dal termine del tempo la ventiquattresima rete stagionale di Tomas Tatar, che deposita il puck in rete con una facile deviazione a porta praticamente sguarnita capitalizzando al meglio l’azione perfetta dei compagni di linea Helm e Sheahan che hanno decisamente fatto venire il mal di testa alla retroguardia di Chicago con una serie di passaggi perfetti.
Ma il vantaggio dura veramente pochissimo, 39 secondi dopo infatti Brandon Saad con un gran tiro da zona ravvicinata infila Howard, immune da colpe, facendo esplodere lo United Center e riportando il risultato in parità.
Si arriva così al periodo decisivo in perfetta parità e con la “paura” di entrambe le squadre di perdere la partita che costa a noi spettatori almeno una quindicina di minuti buoni di poche emozioni (se non un powerplay sprecato nuovamente da Chicago senza creare grandi pericoli dalle parti di Howard) prima di arrivare agli ultimi 2 incredibili minuti conclusivi…
I Red Wings infatti riescono a trovare il vantaggio a 2 minuti e 6 secondi dal termine della gara con un fortunatissimo goal accreditato a Darren Helm che vede il puck infilarsi alle spalle di Crawford dopo un batti e ribatti di fronte alla gabbia deciso dalla deviazione sfortunata di un difensore dei Blackhawks. Partita finita? Macchè!
43 secondi dopo il vantaggio Detroit infatti i Blackhawks riescono a trovare la via del pareggio grazie alla sfortunatissima deviazione nella propria porta di Kronwall che vede il puck appoggiarsi sul suo petto, dopo la parata poco precisa di Howard che respinge col guantone il tiro dalla blu di Versteeg proprio addosso al compagno, ed infilarsi lentamente in gabbia riportando così il match in parità e portandolo all’overtime.
Nell’OT non succede nulla di clamoroso e le squadre arrivano agli shootout dove le reti di Nyquist e di Tatar sono decisive per sancire la vittoria esterna dei Detroit Red Wings che ritrovano i 2 punti dopo 3 sconfitte consecutive iniziate proprio lo scorso mercoledì in un’altra Rivalry Night contro Pittsburgh.
Mike Babcock nonostante la vittoria spiega che “dobbiamo essere migliori di questi visti oggi; l’importante però era riuscire ad interrompere la serie negativa e ce l’abbiamo fatta, ma bisogna migliorare perchè senza un grande Howard non saremmo usciti vittoriosi”.
Quenneville dichiara invece che “c’è da lavorare sodo, specialmente nelle linee speciali (powerplay, ndr) che oggi hanno funzionato davvero poco e male. 1 punto ad ogni modo è importante per tenere a distanza le inseguitrici e restare nelle prime 3 della Division”
Chiudiamo il report tenendoci pronti ad un altra super sfida prevista per mercoledì prossimo, Capitals vs Penguins!
Keep calm and watch NHL!!
Appassionato della terra a stelle e strisce, Max si innamora sin da piccino per uno sport da “duri”: l’hockey su ghiaccio. Cresce osservando le prodezze di Mario Lemieux e Jaromir Jagr, invecchia con le giocate di Sidney Crosby ed Evgeni Malkin… Scrive per PlayitUsa da gennaio 2015 e spera di trasmettere a voi lettori le stesse emozioni che vive il sottoscritto pensando, guardando, scrivendo, vivendo, respirando la meraviglia della NHL.