Subito dopo il bel lavoro svolto dal nostro Pietro Sessolo riguardante la Atlantic Division tocca a me raccontare ciò che sta accadendo dall’altra sponda dell’Oceano, ovvero nel Pacifico, dove troviamo 3 squadre californiane (Ducks, Sharks e Kings) battagliare con 2 canadesi (Canucks e Flames) per i posti playoff, mentre l’altra canadese disperata (Oilers) e i “cani” del deserto (Coyotes) fungono solo da comparse.
INCIPIT
Abbiamo imparato negli anni della nostra vita come ci siano delle cose ovvie dalle quali non possiamo esimerci dal non notare e non possiamo fare nulla per cambiare…faccio degli esempi…il sole, che nasce e tramonta ogni giorno; le stagioni, che ogni 3 mesi si danno il turno; il vostro titolare, che vi rompe spesso e volentieri i cosiddetti; le tristi canzoni di Sanremo, che in questo periodo passano non si sa per quale motivo ovunque; i nostri capelli, che crescono di giorno in giorno costringendoci a spendere soldi dal parrucchiere (ehm…i vostri capelli, scusate! Feelgood risparmia!)…ed infine, come sempre…gli Anaheim Ducks, primi, con distacco siderale, in Pacific Division!
BREVIARIUM
- ANAHEIM DUCKS 77pt
Spinti dai soliti noti, Ryan Getzlaf (17G e 34A in 53 partite) e Corey Perry (23G e 16A in 41 partite), i Ducks stanno vivendo l’ennesima stagione di altissimo livello di franchigia in Regular Season. Certamente non è merito solo della famigerata coppia di fenomeni, che ancora per molti anni incanterà l’Honda Center di Anaheim, ma bensì di molte altre caratteristiche che rendono il team di Bruce Boudreau il migliore della Pacific Division senza ombra di dubbio. Partiamo dalla gabbia, Frederik Andersen quest’anno ha davvero compiuto il salto di qualità facendo passare in secondo piano l’altro giovane sul quale la dirigenza crede molto, ovvero John Gibson oscurato dal goalie danese che ha totalizzato sin’ora 44 presenze con la bellezza di 29 vittorie e di una media parate del 91.6%. A difenderlo dagli attacchi “nemici” una coppia di giovani difensori sta facendo benissimo, parliamo di Sami Vatanen (12G-22A) e di Hamphus Lindholm (5G-18A) che affiancano nelle prime due linee i più esperti Cam Fowler e Francois Beauchemin. Si pensava che l’addio del mito Teemu Selanne potesse avere qualche influenza a livello carismatico nel team ed invece non si è sentito per nulla, anche per merito dell’arrivo di un giocatore molto importante qual’è Ryan Kesler, sia dal punto di vista realizzativo (15G-22A) che dal punto di vista emotivo; l’americano infatti era alla ricerca di una nuova sfida dopo gli ultimi mesi passati da separato in casa in quel di Vancouver e sta davvero dando tutto se stesso in questa nuova esperienza. Citiamo inoltre la grande stagione sin’ora di Matt Beleskey autore di 21 reti, girovagando fra seconda e quarta linea oltre alla prima linea in powerplay, niente male per uno che aveva infilato la porta avversaria per sole 35 volte nei primi 6 anni di carriera NHL. Scriviamo mentre nell’ultimo periodo si è fatto avanti a passi da gigante il giovanissimo svedese classe 1993 Rickard Rakell, 5G-15A per lui che momentaneamente guida da centro la terza linea offensiva. Il tallone d’Achille per i Ducks, si sa, si chiamano playoff, vedremo se anche quest’anno bruceranno ciò che di buono hanno fatto e stanno facendo in Regular Season con qualche sciagurata sconfitta in gare decisive nel momento più importante della stagione… tifosi Ducks, incrociate le dita!
- SAN JOSE SHARKS 66pt
La stagione degli squali della California non è delle più esaltanti, insomma, diciamo che abbiamo visto Sharks migliori di questi (uscire poi mestamente ai playoff è vero ma…chi lo sa che questo non sia un indizio!) in ogni singola zona del campo gli anni passati. L’uomo copertina sicuramente è Joe Pavelski che guida la classifica di squadra con 31G e 21A di fronte al compagno di linea, l’eterno Big Joe Thornton (12G-38A). Ottima anche la presenza in zona goal di Logan Couture capace di piazzare 20G e 30A. Patrick Marleau invece non sta vivendo la migliore delle sue stagioni, 41P totali è vero, ma un brutto quanto indicativo -10 nella statistica +/- da non sottovalutare. Nonostante sia stato spostato dalla zona offensiva al reparto arretrato, il contributo di Brent Burns (uno dei migliori difensori della NHL a mio parere, che con il compagno Marc Eduard Vlasic compone una prima linea difensiva da paura) non è affatto diminuito in zona goal, 14G e 29A per lui sin’ora. In gabbia invece troviamo Antti Niemi che sta facendo molto bene (91.2% di media parate) nonostante sia costretto a fare gli straordinari visti i problemi fisici e mentali per Alex Stalock, backup del finlandese, sul quale la dirigenza credeva molto ma che fino ad ora non ha dimostrato di avere le capacità da starting goalie a livello di concentrazione, troppi gli errori banali infatti costati dei punti agli Sharks nelle poche partite giocate da titolare (12 condite da 7 sconfitte). Sharks che se tengono questo passo molto probabilmente giungeranno nelle prime 3 posizioni di classifica, ma devono tenere alto il livello di guardia perchè le inseguitrici non scherzano affatto.
- VANCOUVER CANUCKS 65pt
Il licenziamento di Tortorella e l’assunzione di Desjardins come Head Coach del team canadese è stata sicuramente la mossa più azzeccata che la dirigenza dei Canucks abbia effettuato la scorsa estate. Il roster della squadra infatti è cambiato solamente in pochi ma essenziali elementi (vedi Vrbata in attacco e Miller in gabbia) e sta dimostrando che la passata stagione è stata un “caso” più unico che raro. I gemelli Daniel ed Henrik Sedin hanno ritrovato oltre che al sorriso anche la via del goal che era stata smarrita nella scorsa disastrosa stagione, guidano infatti il team con 46 punti a testa. Da segnalare inoltre la splendida stagione dell’ex Coyotes Radim Vrbata (21G-19A), tassello fondamentale per l’attacco di Vancouver specialmente in powerplay dove ha infilato la gabbia avversaria per ben 8 volte. Nick Bonino arrivato dai Ducks nella trade che ha visto l’addio dello scontento Kesler non sta facendo rimpiangere più di tanto il suo predecessore, sono 25 (11G e 14A) fino ad ora i punti per lui. Di fondamentale importanza invece l’arrivo in gabbia di un portiere di caratura mondiale come Ryan Miller (91.3% di media parate) che ha ridato sicurezza e tranquillità ad un reparto difensivo mai disastroso come quello dello scorso anno. Momentaneamente terzi (a pari con i Flames ma con 1 partita in meno) ma con un sacco di scontri diretti da affrontare da qui alla fine, vedremo se riusciranno a piazzarsi in un posto playoff.
- CALGARY FLAMES 65pt
La grande rivelazione della Division; avevano dimostrato lo scorso anno con un finale in crescendo che avrebbero potuto dire la loro in questa stagione, ma sinceramente, in questa maniera credo che pochi lo avrebbero immaginato. Trascinati dal capitano Mark Giordano, autentico leader della squadra, oltre che primo con 11G e 33A nella classifica dei punti sono momentaneamente piazzati nel secondo posto Wild Card disponibile per i playoff. La vera rivelazione però per i Flames è sicuramente il talentuosissimo Johnny Gaudreau, per chi diceva che non aveva il fisico per competere con i mostri della NHL, i suoi 15G e 27A sono la risposta, e non solo quelli, giocate di classe sopraffina gli garantiranno un futuro davvero ad altissimo livello per il 21enne statunitense; con lui in zona offensiva sottolineo l’apporto di Sean Monahan (19G-17A) e di Jiri Hudler (16G-29A). In gabbia l’arrivo di un grande goalie in cerca di rivincite come Jonas Hiller (91.3% di media parate) è stata vista come una benedizione dai tifosi canadesi viste le pessime prestazioni dei giovani Ramo ed Ortio della passata stagione, ancora troppo acerbi per essere lanciati da starting goalie. Dureranno? Solo il tempo c’è lo dirà!
- LOS ANGELES KINGS 62pt
Ebbene si, i Kings detentori della Stanley Cup sarebbero momentaneamente fuori dai giochi per la prossima Lord! Non sappiamo davvero definire la stagione di Los Angeles fino ad ora, che ha visto una crisi incredibile nel mese di gennaio che li ha visti sprofondare sino a -10 dalla zona playoff ora distante solamente 3 punti. Le cose che non vanno sono molte, spesso dipende anche dalla testa dei giocatori che dopo aver vinto 2 titoli negli ultimi 3 anni forse un po di appagamento lo hanno sentito addosso. Parlando dei singoli sicuramente la stagione di Jonathan Quick non è delle migliori e si sa, no Quick no Party per i Kings, è sempre stata così! In zona difensiva inoltre le vicende di Voynov hanno destabilizzato le linee che si sono ritrovate dopo poche partite senza un’uomo fondamentale dei successi passati e che hanno dovuto risistemarsi non senza problemi; Drew Doughty guida il reparto con 5G e 27A, ma non è il solito Drew, spesso nervoso e spesso distratto che concede troppo a chi gli passa intorno. Il miglior giocatore dei Kings risulta a punti essere Jeff Carter ma io do la mia votazione senz’altro per Tyler Toffoli, il 22enne canadese sta vivendo senza dubbio la stagione del grande salto fra i migliori di questo campionato, nel quale ha distribuito 18G e 18A in 48 partite disputate sin’ora. Il mese della verità per loro sarà marzo, dove disputeranno 10 delle 15 partite previste in trasferta, ovvero dove il team di Sutter ha sofferto tantissimo chiunque squadra fino a questo momento; vedremo se saranno in grado di invertire questa pericolosa tendenza.
- ARIZONA COYOTES 47pt; EDMONTON OILERS 41pt
Due compagini che (non me ne vogliano i loro tifosi [essendomi sposato a Phoenix per gli Yotes un po ci tengo pure io! ndr]) non stanno lasciando quasi nulla di buono in questa stagione sul ghiaccio. Qualche nome interessante in roster lo hanno ma purtroppo è troppo poco per loro che si ritrovano in questa Conference di livello davvero altissimo; dico la verità, se fossero ad est secondo me sarebbero decisamente più avanti in classifica! Ma qui è davvero dura e neanche elementi del calibro di Oliver Ekman-Larsson, Taylor Hall, Ryan Nugent-Hopkins, Shane Doan, Mikkel Boedker, Jordan Eberle e chi altro possono fare troppo la differenza in due team che hanno purtroppo la rosa di “gregari” di un livello nettamente inferiore alle prime 5 della Division. Se poi vogliamo tirare anche le orecchie a qualcuno delle due squadre, che dire…Mike Smith (pessima media parate di 89.6% e solamente 10 vittorie in 40 partite disputate) ad Arizona sin’ora ha davvero deluso e con lui la dirigenza, che ha spedito l’ottimo Devan Dubnyk a rinforzare i Minnesota Wild, dimostrando il totale disinteresse nella ricerca di un posto playoff per questa stagione accaparrandosi una scelta al prossimo Draft in cambio di esso. Negli Oilers invece non riesco a fare un nome, semplicemente tutta la difesa, che concede dei goal davvero banali ed incredibili, se pensiamo di quale livello stiamo parlando, dove i goalie (è vero, poco rassicuranti Fasth e Scrivens ma non disastrosi) ben poco possono fare ritrovandosi di fronte avversari in clamorosi 2 contro 0 o 3 contro 1, errori mostrati anche ieri sera contro Ottawa dove sono riusciti a prenderne 7 da una squadra tutt’altro che “macchina da goal”. Per queste due squadre, prima finisce la stagione e meglio è, così come per i loro tifosi, davvero stufi di leggere tutte quelle “L” nel calendario…
CONCLUSIO
Concludo questo, neanche troppo striminzito, racconto della Pacific Division facendovi annotare nel vostro calendario un appuntamento da non perdere, ossia la sfida fra San Jose Sharks e Los Angeles Kings prevista per la notte fra sabato 21 e domenica 22 febbraio (ore 4:00 italiane) al Levi’s Stadium di Santa Clara (casa dei San Francisco 49ers, squadra della NFL) per l’unica sfida prevista questa stagione dalla Coors Light Stadium Series.
Keep calm and watch NHL!!
Appassionato della terra a stelle e strisce, Max si innamora sin da piccino per uno sport da “duri”: l’hockey su ghiaccio. Cresce osservando le prodezze di Mario Lemieux e Jaromir Jagr, invecchia con le giocate di Sidney Crosby ed Evgeni Malkin… Scrive per PlayitUsa da gennaio 2015 e spera di trasmettere a voi lettori le stesse emozioni che vive il sottoscritto pensando, guardando, scrivendo, vivendo, respirando la meraviglia della NHL.