Il mercoledì delle “rivalità” proposto settimanalmente dalla NBC vedeva di fronte questa volta i Pittsburgh Penguins contro i Detroit Red Wings.
PITTSBURGH PENGUINS VS DETROIT RED WINGS 4-1
I Penguins venivano da un periodo altalenante con qualche buona vittoria ma con altrettante altre preoccupanti sconfitte prive di gioco e personalità; in questa sfida si vedeva il ritorno in line up dopo 20 partite perse per infortunio Blake Comeau e del talentuoso Beau Bennett che nelle ultime 4 partite era stato tenuto fuori dalla lista dei titolari senza motivi fisici ma probabilmente per motivi relativi ai numeri, per lui infatti (da cui dirigenza e coach si aspettano molto in zona offensiva) solamente 3 goal e 5 assist nelle 21 gare disputate in stagione.
Per i Red Wings invece la storia è ben diversa, 9 delle ultime 10 partite infatti erano state chiuse con una vittoria ed arrivavano a questo match molto carichi.
Ma la storia dei match fra squadre “rivali” tende sempre ad involvere ciò che di buono stava facendo l’una e ciò che di cattivo stava facendo l’altra ed anche questa volta non si è smentita la tendenza; il primo periodo infatti vedrà i Penguins andare avanti sul 2-0 grazie alle marcature di Hornqvist bravo a battere Mrazek su assist del solito Letang prima e del rientrante Comeau che con uno slap shot buca nuovamente la gabbia dei Red Wings dopo, in un totale dominio del gioco con Fleury che deve sporcarsi gambali e guantoni solamente per 6 volte in 20 minuti.
Il secondo periodo è un’altra dimostrazione di superiorità dei Penguins quest’oggi e vedrà andare a segno Perron su una respinta corta dell’incerto Mrazek su tiro di Lapierre prima e Spaling poi abile a deviare un tiro dalla blu di Scuderi; la gara finisce qui per Mrazek sostituito da Jimmy Howard e si può dire che finisca qui anche per i Detroit Red Wings nonostante trovino in powerplay il goal della bandiera con Weiss che in mischia fa scivolare il puck alle spalle di Fleury; il goal comunque non cambierà le carte in tavola facendo venire dubbi ai Pens che giocheranno un terzo periodo tenace nel quale avranno più occasioni loro di arrotondare il risultato che gli avversari di accorciare le distanze.
Zetterberg dopo la partita racconta “Non avevamo velocità, specialmente nel primo periodo dove loro sono stati migliori in tutto; abbiamo concesso troppi turnover e dovevamo capire che quando le cose non girano come vorresti bisogna giocare semplice ma così non è stato e non ci resta che guardare avanti e ripartire”
Coach Johnston invece raccoglie il microfono e ci spiega come “il rientro di Comeau è stato fondamentale per andare a ricomporre la linea con Malkin e Hornqvist che fino al momento del suo infortunio creava molte occasioni da goal e metteva in difficoltà ogni avversario; loro hanno giocato bene solamente dalla metà del secondo periodo in poi è vero, ma abbiamo dei meriti anche noi, senza dubbio”.
Il solito secco e spietato commento invece di coach Babcock è stato “Loro sono stati bravi, noi invece abbiamo davvero fatto schifo! Eravamo lenti, impacciati, abbiamo creato poco, pochissimo e non diamo colpe a Mrazek perchè tutti oggi hanno fatto male; non so se l’abbiamo presa alla leggera, che sarebbe stato facile vincere…magari le tante vittorie nell’ultimo periodo ci hanno destabilizzato…non lo so, so solo che abbiamo un duro boccone da digerire questa notte e da domani lavoreremo sodo per ripartire”.
Già, proprio così, il bello della NHL è proprio questo, perdi una partita e puoi subito rifarti; i Red Wings torneranno sul ghiaccio sabato contro Winnipeg fra le mura amiche mentre per i Pens è già ora di fare i bagagli e partire per Ottawa dove stasera affronteranno i Senators.
La partita inoltre verrà ricordata anche per essere stata la numero 600 di Sidney Crosby in maglia Penguins.
Keep calm and watch NHL!!
Appassionato della terra a stelle e strisce, Max si innamora sin da piccino per uno sport da “duri”: l’hockey su ghiaccio. Cresce osservando le prodezze di Mario Lemieux e Jaromir Jagr, invecchia con le giocate di Sidney Crosby ed Evgeni Malkin… Scrive per PlayitUsa da gennaio 2015 e spera di trasmettere a voi lettori le stesse emozioni che vive il sottoscritto pensando, guardando, scrivendo, vivendo, respirando la meraviglia della NHL.