Negli sport americani è consuetudine per i tifosi soffrire in alcune stagioni di “magra” in attesa che draft e miracoli possano restituire gioie pari alle delusioni passate.
In tempi recenti è capitato vedere annate disastrose per i Penguins (2001/05), Blackhawks (1998/08) e ai campioni in carica dei Kings (2002/09).
Alcuni squadre hanno però esagerato, regalando il “meglio del peggio” ai libri dei record in Nhl, in negativo, una compilation di disastri sul ghiaccio che riproponiamo volentieri come promemoria per le squadre di oggi.
STAGIONE 1919/20 QUEBEC ATHLETICS BULLDOGS
Partiamo da molto lontano col meglio del peggio, i Quebec Bulldogs giocano una sola stagione in Nhl, dopo 2 titoli in Nha il debutto nella lega professionistica è da incubo, in un’annata divisa in 2 semestri vincono 2 partite nelle prime 12 gare e ripetono lo stesso ruolino di marcia nelle successive 12 sfide.
Riammessi nel maggio 1919 per far rifiorire l’hockey nel Quebec, l’esperimento dura una stagione prima del trasferimento ad Hamilton l’anno successivo, il tutto nonostante Joe Malone in gol 7 volte contro Toronto e 6 contro Ottawa, con i 4 portieri in squadra con media gol subiti “agghiacciante”, Brophy 7,11 in 21 gare, Hummery 7,61 in 3 gare e Lockhart che subisce 11 gol in una sola gara.
STAGIONE 1943/44 NEW YORK RANGERS
Subito una vecchia conoscenza in questa statistica, i Rangers che vincono la terza Stanley Cup nel 1939/40 tre anni dopo giocano la peggior stagione della propria storia con appena 6 vittorie in 50 partite.
Il dopo guerra è stato senza dubbio un disastro per i Rangers che dovranno aspettare Mark Messier nel 1994 per risollevare una quarta Stanley Cup.
Tra le perle, in negativo, del 1943/44 ci sono i 17 punti con cui chiudono la stagione, ben lontani dagli 83 punti dei Montreal Canadiens, 162 gol fatti ma 310 subiti (peggio solo i 323 nel 86/87), con la prima vittoria che arriva dopo 2 mesi nel 6-4 con i Bruins.
Ken Mc Auley ferma la media gol a 6,24 a partita, Hextall sigla 54 punti irrilevanti per il il bis all’ultimo posto in 2 anni.
IL MEGLIO DEL PEGGIO 43/44
23/1/44 DETROIT RED WINGS-NEW YORK RANGERS 15-0
2/1/44 BOSTON BRUINS-NEW YORK RANGERS 13-3
3/2/44 DETROIT RED WINGS-NEW YORK RANGERS 12-2
STAGIONE 1972/73 NEW YORK ISLANDERS
Stagione d’esordio per i cuginetti dei Rangers e subito grossi incubi. Panchina offerta a Gordie Howe che gentilmente rifiuta lasciando il posto a Phil Goyette e successivamente, visti i risultati, a Earl Ingarfield.
Gli Islanders nascono un po’ a sorpresa, l’idea iniziale è quella di avere una squadra di New York nella Wha per giocare al Nassau Veterans Memorial Coliseum ma nella contea di Nassau la Wha non era contemplata come campionato professionistico. La Nhl allarga il numero delle squadre dopo due anni e pur di avere i New York Raiders (WHA) fuori dal Coliseum arriva l’ipotesi di una squadra a Long Island ma anziché chiamarla Long Island Ducks ecco i NY Islanders, con l’intento di essere la squadra che più delle altre rappresentasse la città della Grande Mela.
In tutta risposta i Rangers fanno pagare 4 milioni di dollari come tassa territoriale, prima base per una feroce rivalità. La prima degli Isles in Nhl è terrificante, 12 vittorie su 78 gare, 30 punti fatti contro i 120 dei Canadiens capofila della East Division, 170 gol fatti e 347 subiti, incubo creato dal non approfittare di giocatori affidabili della Wha.
Il “vincere adesso” è diventato “vinceremo dopo”, con l’approdo di Al Harbour l’anno successivo come coach fino al 1985/86 si gettano le basi per 4 Stanley Cup vinte tra il 1980 e il 1983, facendo dimenticare la stagione da incubo a Billy Smith, Bob Nystrom e Lorne Henning.
IL MEGLIO DEL PEGGIO 72/73
31/3/1973 PHILADELPHIA FLYERS-NEW YORK ISLANDERS 10-2
4/11/1972 LOS ANGELES KINGS-NEW YORK ISLANDERS 9-2
26/11/1972 BUFFALO SABRES-NEW YORK ISLANDERS 9-2
13/12/1972 PITTSBURGH PENGUINS-NEW YORK ISLANDERS 9-1
STAGIONE 1974/75 WASHINGTON CAPITALS
L’esordio dei Capitals in Nhl è l’espressione più imbarazzante di una franchigia sul ghiaccio. Jim Anderson ha guidato una squadra che con un numero limitatissimo di talenti ha prodotto qualcosa simile ad una catastrofe.
La proprietà di Abe Pollin divide Washington in Bullets in Nba e Capitals, tanto da favorire l’ingresso in Nhl per avere due squadre sotto lo stesso tetto. Il direttore Milt Schmidt è un Hall of Famer ma di miracoli se ne vedranno molto pochi. Il salto da Wha a Nhl si rivela un passo troppo grande e, vista la stagione, un grosso errore.
I Capitals vincono 8 partite perdendone 67 su 80, un’unica vittoria in trasferta contro i California Golden Seals per 5-3. I 21 punti finali sono il record negativo di tutta la storia della Nhl, esattamente la metà dei punti dei Kansas City Scouts, altra squadra rookie, percentuale vincente pari a 0,131, altro primato e 37 sconfitte consecutive.
Per non farsi mancare nulla in una annata disastrosa i portieri chiudono con una media gol subiti che varia dai 5,45 di Low ai 6,90 di Adams per finire con i 5,36 di Belhumeur, cifre mostruose nate dai 181 gol fatti e i 446 incassati con Tom Williams che chiude con 58 punti (migliore dei suoi) e un bel -48 come plus/minus.
La Stanley Cup dalle parti di Washington è ancora un sogno proibito, magari ci si accontenta di dimenticare il 74/75.
MEGLIO DEL PEGGIO 74/75
7/11/74 BOSTON BRUINS-WASHINGTON CAPITALS 10-4
10/11/74 MONTREAL CANADIENS-WASHINGTON CAPITALS 11-1
14/12/74 BOSTON BRUINS-WASHINGTON CAPITALS 12-1
4/1/75 MONTREAL CANADIENS-WASHINGTON CAPITALS 10-0
22/2/75 CHICAGO BLACKHAWKS-WASHINGTON CAPITALS 10-3
15/3/75 PITTSBURGH PENGUINS-WASHINGTON CAPITALS 12-1
5/4/75 MONTREAL CANADIENS-WASHINGTON CAPITALS 10-2
STAGIONE 1975/76 KANSAS CITY SCOUTS
I Kansas City Scouts sono l’esempio di come due stagioni da incubo possono bastare in Nhl per chiudere un progetto. Fondati nel 1974 prendono il nome da una statua su Kansas City e vista la scelta dell’8 giugno 1972 di approdare in Nhl viene costruita per l’occasione la Kemper Arena dove gli Scouts condividono l’arena con i Kings, squadra di basket.
Hanno molta meno fortuna dei Washington Capitals, presenti tuttora in Nhl ed esordienti come Kansas, gli Scouts perdono l’anno prima 7 delle prime otto partite, tutte in trasferta per permettere di ultimare l’arena.
Fanno di meglio, in senso negativo, nel 75/76, nonostante una buona partenza, il 28 dicembre la squadra allenata da Bep Guidolin si ritrova con 11 vittorie nelle prime 36 partite ed imponendosi 3 a 1 su i California Golden Seals (spariti anche loro nel 76) sono ad un solo punto dai St.Louis Blues e dall’accesso nei playoff in una division tutt’altro che competitiva e spettacolare.
Da quel successo inizia un “capolavoro”, 1 sola vittoria nelle restanti 44 partite, striscia perdente di 27 di fila dal 5 a 1 rifilato ai Capitals, filotto record ed imbarazzante nella franchigia guidata da Guy Charron che dal 76 sbaracca tutto diventando Colorado Rockies con sede a Denver, a causa di una media tifosi pari a 8.218 persone ed un costo troppo elevato di giocatori non certo lodevoli.
Il 75/76 si chiude con 12 vittorie, 190 gol fatti e 351 subiti, 36 punti contro gli 82 dei Blackhawks squadra capolista della Smythe Division, girone in cui nessun team chiude con più gol di quanti subiti, con Chicago che guarda dall’alto in basso con 32 vittorie su 80 partite.
Anche i Rockies, ereditando la sfortuna dagli Scouts, durano poco in Nhl, dal 1982 si trasferiscono ad est dove diventano i New Jersey Devils, squadra che oggi guarda con malinconia i playoff distanto come ai tempi di Kansas City.
IL MEGLIO DEL PEGGIO 75/76
2/11/1975 PHILADELPHIA FLYERS-KANSAS CITY 10-0
27/12/1975 LOS ANGELES KINGS-KANSAS CITY 9-4
28/1/1976 MINNESOTA NORTH STARS-KANSAS CITY 9-3
STAGIONE 1980/81 WINNIPEG JETS
La differenza tra Wha e Nhl la spiega Winnipeg. I Jets vincono il campionato nel 78 e 79, anno in cui avviene la fusione tra le due leghe a partire dal 79/80.
I Jets sono reduci in Wha da 3 successi in 4 anni e giocano l’ultima partita della lega vincendo contro gli Edmonton Oilers il 3° Avco World Trohy (titolo Wha) ma se per gli Oilers, con Gretzky, l’approdo in Nhl sarà trionfale, per i Jets si rivela un incubo.
Il draft del 79 spiega la stagione disastrosa paragonata agli Oilers, i Jets prendono con la scelta 19 Jimmy Mann, con la 40 Dave Christian e con la 103 Thomas Steen, Edmonton risponde con Kevin Lowe al 21, Mark Messier alla 48 e Glenn Anderson alla 69.
Non contenti della pessima prima stagione 79/80 dei Jets, chiusa con 51 pt a meno 36 dai Blackhawks e meno 18 dagli Oilers, nel draft 1980 con la seconda scelta arriva Dave Babych, famoso più per il ruolo in “Slap Shot 2″ che per i gol fatti, con Chicago che alla terza scelta pesca Denis Savard (per lui “solo”1.338 pt in Nhl) ed Edmonton completa la futura squadra dei sogni con Paul Coffey e Jari Kurri.
Per i Jets nasce una stagione con 9 vittorie, 57 sconfitte, 246 gol fatti e ben 400 subiti, 4 allenatori cambiati con Babych che non mantiene l’alto standard di classe che si intravede in Whl con i Winterhawks, chiudendo con 44 punti, il portiere Ron Loustel chiude la sua unica gara subendo 10 gol, gli altri 3 goalie viaggiano a quasi 5 gol presi a partita, il tutto con gli Oilers che invece come beffa entrano nei playoff.
IL MEGLIO DEL PEGGIO 80/81
5/3/1981 PHILADELPHIA FLYERS-WINNIPEG JETS 10-1
27/3/1981 VANCOUVER CANUCKS-WINNIPEG JETS 10-2
6/2/1981 EDMONTON OILERS-WINNIPEG JETS 10-4
STAGIONE 1989/90 QUEBEC NORDIQUES
I Quebec Nordiques (al secolo Colorado Avalanche) ad inizio anni 90 sono un gruppo di talento inesploso subito, altro esempio di “perdere oggi per vincere domani“, ma getta le basi per essere un ottima franchigia in futuro.
Il colpo “a sensazione” è l’ingaggio di Guy Lafleur, le “Demon Blonde” ritorna sul ghiaccio dopo essersi ritirato nel 84/85, essere introdotto nella Hall of Fame e convinto dai Rangers prima e dall’amico coach Michel Bergeron al ritorno sul ghiaccio anche con i Nordiques.
Quebec ha la prima scelta nel 1989 e prende Mats Sundin e poi Adam Foote alla 22 che si unisce a Leschyshyn (3° 1988), Valeri Kamensky (129°) e alle scelte del 1987 Bryan Fogarty e Joe Sakic (15° 1987) oltre al portiere Garth Snow.
I Nordiques partono male, perdono 4 delle prime 6 partite allontanandosi dai playoff e complicandosi la vita con gli scambi, indebolendo la squadra in previsione futura.
Via Peter Stasny ai Devils nonostante 24 gol per Wolanin e Velischek, via Michel Goulet ai Blackhawks i Nordiques si tengono stretti solo Sundin e Sakic diventando una delle peggiori squadre in difesa, arrivando a chiudere l’annata con record negativi della storia della franchigia, 12 vittorie su 80, 240 gol fatti e 407 subiti, un totale di 31 punti contro i 101 dei Bruins che guarda Quebec dall’alto dell’Adams Division.
Poco male, 102 punti li sigla tra le statistiche dei giocatori Joe Sakic che dovrà penare altre 2 stagioni prima di giocare i playoff, aggiungendo una sola vittoria in più nel 90/91 quando la prima scelta del draft è dei Nordiques che prendono Owen Nolan (con la scelta numero 5 uno sconosciuto Jaromir Jagr farà le fortune dei Penguins campioni dopo aver mancato i playoff 89/90) ma il vero scossone a Quebec arriverà con l’uragano Lindros, la prima scelta del draft 1991 che non ne vuol proprio sapere di giocare con i Nordiques, tanto da essere scambiato con i Flyers in una mossa che in un solo colpo farà dimenticare gli anni bui nella franchigia.
IL MEGLIO DEL PEGGIO 89/90
6/2/1990 WASHINGTON CAPITALS-QUEBEC NORDIQUES 12-2
15/2/1990 ST.LOUIS BLUES-QUEBEC NORDIQUES 9-2
16/11/1989 PITTSBURGH PENGUINS-QUEBEC NORDIQUES 8-2
18/11/1989 DETROIT RED WINGS-QUEBEC NORDIQUES 8-1
STAGIONE 1992/93 OTTAWA SENATORS
Anche Ottawa patisce la prima stagione in Nhl, nonostante arrivi una vittoria all’esordio. I Senators partono subito male scegliendo giocatori inammissibili e tesserati con altre franchigie, poi il capolavoro, draft 1992 e scelta che ricade su Alexei Yashin col numero 2 che ricambia il favore scegliendo di giocare a Mosca un altro anno e approdare a Ottawa la stagione successiva.
Il mix di giocatori poco fenomenali racconta la vittoria al debutto con i futuri campioni dei Canadiens, nella serata di festa canadese con lo storico ingaggio iniziale tra capitan Boschman e Denis Savard, preludio al 5-3 davanti a 10.449 spettatori. Quella vittoria è l’inizio del buio, arrivano 21 sconfitte consecutive prima di battere i Devils per 3 a 1 poi tutta la stagione prosegue con un pellegrinaggio spirituale da una franchigia all’altra.
Le gare vinte alla fine saranno 10 ma nove di queste arriveranno in casa, dove perdono sempre tra ottobre e dicembre con 38 sconfitte consecutive in trasferta prima di espugnare la casa degli Islanders a 4 partite dalla fine della regular season.
Con 24 punti chiudono a pari merito con gli Sharks, subiscono 395 gol e vanno a -85 dai Bruins primi nell’Adams Division.
Con Alexandre Daigle prima scelta nel 1993 non andrà meglio a livello di punti (37) ma in compenso si vedranno 79 punti di Yashin e una nuova faccia nel draft 1994, col numero 133 un certo Daniel Alfredsson.
MEGLIO DEL PEGGIO 92/93
30/10/1992 BUFFALO SABRES-OTTAWA SENATORS 12-3
17/12/1993 NEW YORK ISLANDERS-OTTAWA SENATORS 9-3
9/2/1993 PHILADELPHIA FLYERS-OTTAWA SENATORS 8-1
23/2/1993 WINNIPEG JETS-OTTAWA SENATORS 8-2
STAGIONE 1992/93 SAN JOSE SHARKS
Altro peccato di gioventù tra le peggiori squadre Nhl, gli Sharks al secondo anno di vita sono reduci dalla seconda scelta assoluta del 91 Pat Falloon, lasciando Scott Niedermayer ai Devils e Peter Forsberg ai Flyers.
Dopo una stagione chiusa con 39 punti altra scelta del draft poco fortunata con Mike Rathje e annata da incubo.
San Jose dimostra di essere una franchigia che mal sopporta il ghiaccio della Nhl ma si esalta vedendo il primo shutout della sua storia grazie ad Arturs Irbe e la prima tripletta festeggiata con Rob Gaudreau contro gli Hartford Whalers.
2 gioie condite da 11 vittorie stagionali, 414 gol subiti e distacco abissale dai Canucks nella Smythe Division chiusa a 101 punti.
Il caldo di San Jose diventa accettabile un anno dopo quando arriveranno playoff e 82 punti, exploit prima di altre stagioni anonime, con la franchigia lontana anni luce dal duo Thornton-Marleau.
IL MEGLIO DEL PEGGIO 92/93
8/11/1992 LOS ANGELES KINGS-SAN JOSE SHARKS 11-4
28/11/1992 MINNESOTA NORTH STARS-SAN JOSE SHARKS 10-3
10/2/1993 CALGARY FLAMES-SAN JOSE SHARKS 13-1
MENZIONE D’ONORE ATTUALE
2003/14 BUFFALO SABRES 52 PUNTI
2012/13 FLORIDA PANTHERS 36 PUNTI.
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.