Tutte le 14 squadre della Western Conference hanno disputato metà Regular Season e dunque ritengo opportuno fare una rapida circumnavigazione della classifica attuale per capire chi ci ha stupiti e chi ci ha delusi, lasciandoci ovviamente con dei punti di domanda che verranno risolti solamente alla conclusione delle restanti 40 (circa) gare previste…
LA SORPRESA
Fino a questo momento a stupirci sono stati sicuramente loro, i Nashville Predators guidati dal nuovo coach Laviolette (in cerca di rivincite dopo le non brillanti stagioni alla guida dei Flyers) e trascinati dal talento del miglior rookie in stagione Filip Forsberg, dalla potenza di capitan Shea Weber e da gente tenace e tosta come James Neal (che sta ottimamente sostituendo Hornqvist in zona goal come da previsioni), Colin Wilson e il rientrante Mike Fisher reduce dal brutto infortunio al tendine d’Achille; questa squadra piace, gioca un ottimo hockey, molto più offensivo degli anni passati quando coach Trotz basava fin troppa attenzione al reparto difensivo dimenticandosi spesso che per portare a casa i 2 punti bisogna segnare!
Grandi punti interrogativi da qui alla fine non dovrebbero esserci, anche se l’infortunio che terrà fuori il goalie Rinne (fino a questo momento il leader nella statistica delle W) per 5 settimane circa potrebbe causare qualche grattacapo in più a Weber e soci…
LA DELUSIONE
Dall’altro lato della classifica troviamo gli Edmonton Oilers, un’altra stagione disastrosa la loro che davvero non trovano un modo per uscire da questa situazione; hanno giocatori di talento come Taylor Hall, Nugent-Hopkins, Yakupov…ma non riescono a farli rendere come si dovrebbe e naufragano ad ogni partita concedendo troppe chance alle squadre avversarie a causa di un gioco difensivo davvero troppo scadente condito inoltre da clamorose distrazioni.
Scrivens e Fasth in gabbia fanno quello che possono…e non chiamandosi Rask o Price…possono davvero poco!!
Davanti a loro ma solo per pochi punticini in più gli Arizona Coyotes dimostrano di non valere molto di più degli Oilers, Mike Smith in gabbia sta davvero combinando disastri e non è che i suoi compagni dietro lo aiutino molto…Dubnyk che fino ad ora aveva fornito prestazioni migliori dello starting goalie è stato ceduto a Minnesota in cambio di una scelta al prossimo Draft, direi bad trade per gli Yotes!!! Offensivamente il team di Tippett ha continue difficoltà realizzative… sarà una lunga e tormentata stagione anche per loro.
IL PUNTO DI DOMANDA
Ed i vincitori dell’ultima Stanley Cup come stanno??
Male direi!! I Los Angeles Kings dopo un buon inizio sembrano aver perso smalto e navigano in acque poco tranquille, momentaneamente in zona Wild Card con 1 solo punticino di vantaggio su un’altra outsider chiamata Calgary Flames e staccati di 4 punti dai Winnipeg Jets che inserirei come seconda grande sorpresa di questa splendida Western Conference.
Conoscendo la preparazione fisica che coach Sutter impone al suo roster penso che il meglio debba ancora venire per loro, ma questa situazione non fa di certo piacere, sappiamo tutti come avere il fiato sul collo degli avversari, giocandosi i playoff punto su punto, possa rendere le cose complicate anche a squadre esperte come quella californiana, che sta lasciando per strada troppe possibili WIN tramutate in LOST dopo i regolamentari…ben 10 per loro infatti le sconfitte ai tempi supplementari!
LA CERTEZZA
I Chicago Blackhawks dopo un’inizio tormentato hanno davvero deciso di inserire il pilota automatico e stanno travolgendo qualsiasi cosa gli passi in parte (tralasciando la clamorosa debaclè contro gli Oilers…!!) portandosi a ridosso dei capoclassifica di zona chiamati Predators (per il momento…).
Patrick Kane sta vivendo l’ennesima stagione da protagonista, così come capitan Toews e Marianone Hossa, assolutamente devastanti quando “giocano come sanno”, già, perchè non sempre questa squadra invasa da talenti davvero di un altro livello ha messo sul ghiaccio (specialmente come già detto ad inizio stagione) la grinta che serve per battere avversari meno quotati.
LA CERTEZZA NUMERO 2
Gli Anaheim Ducks da anni giocano un hockey di altissimo livello in Regular Season deludendo poi le aspettative del coloratissimo pubblico che riempie costantemente l’Honda Center con eliminazioni scioccanti ai playoff.
Anche quest’anno sono primi a mani basse in Pacific Division con distanze siderali dagli altri seppur ottimi team quali San Jose Sharks, Vancouver Canucks e LA Kings; i trascinatori sono sempre loro, Ryan Getzlaf e Corey Perry, una delle coppie più devastanti della NHL. Ottimo anche il rendimento del giovane goalie Andersen che sarà testato anch’esso ai famigerati playoff… insomma, Ducks, questo è l’anno della verità, ora o mai più secondo me! Fatelo per Teemu!!
LE DEPRESSE
Chiamiamole così… dopo una stagione vissuta da “protagoniste” Colorado Avalanche, Dallas Stars e Minnesota Wild momentaneamente sarebbero escluse dal momento clou della stagione ossia i playoff.
Davvero clamorosa l’involuzione di queste tre squadre, gli Avs condizionati anche da molti infortuni stanno faticando contro chiunque e spesso l’unico modo per vincere risulta sperare che Varlamov faccia i miracoli in gabbia… gli Stars invece sprecano tutto il potenziale offensivo farcito da talenti come Seguin, Benn, Spezza ed Hemsky con un reparto difensivo davvero raccapricciante che non lascia davvero dormire sonni tranquilli a coach Ruff incapace di apportare migliorie che dovranno esserci in futuro per sperare di recuperare punti su chi sta davanti…
I Wild invece sembrano aver perso autostima, i goalies sono stati fin’ora disastrosi tant’è che qualche ora fa hanno acquistato Dubnyk da Arizona in cambio di una scelta al prossimo Draft per cercare di sistemare questa falla, ma purtroppo per loro non è l’unica…
LA STELLA
Non avevo accennato nulla apposta sui St. Louis Blues…già, perchè se si parla di Blues non si può non parlare di VLADIMIR TARASENKO, il russo 23enne right wing ha condito le sue 44 presenze da 24 goal e 23 assist, risultando ovviamente il miglior marcatore della sua squadra, trascinandola in alta classifica con giocate di qualità sublime; per lui sicuramente questo è l’anno della consacrazione, fenomeno vero.
Alla prossima!!
Keep calm and watch NHL!!
Appassionato della terra a stelle e strisce, Max si innamora sin da piccino per uno sport da “duri”: l’hockey su ghiaccio. Cresce osservando le prodezze di Mario Lemieux e Jaromir Jagr, invecchia con le giocate di Sidney Crosby ed Evgeni Malkin… Scrive per PlayitUsa da gennaio 2015 e spera di trasmettere a voi lettori le stesse emozioni che vive il sottoscritto pensando, guardando, scrivendo, vivendo, respirando la meraviglia della NHL.