20 anni e il futuro dalla sua parte, uno dei difensori più promettenti della Nhl, classe cristallina, nessun problema nell’affrontare un avversario, specie se per Olli Määttä l’avversario è un cancro.
Accade tutto in poco tempo, Määttä è alle prese con un brutto infortunio alla spalla che gli fa chiudere anzitempo la sua stagione 2013/14, nella preseason la sfortuna bersaglia il bluliner finlandese, il nuovo stop ha una parola terrificante, cancro, più precisamente tumore trovato nella tiroide, ghiandola presente nel collo.
9 ottobre 2014
Olli Määttä si presenta sul ghiaccio contro gli Anaheim Ducks, sa già del cancro e, come insegna il suo proprietario Mario Lemieux (ha sconfitto il morbo di hodgkin), gioca la partita della vita, è perfetto, sigla 3 assist con tanto di no look verso Crosby, è assolutamente perfetto, anche se in cuor suo i pensieri si moltiplicano quando si ferma.
Arriva l’annuncio alla stampa e ai suoi compagni
Con una tranquillità tipica dei finlandesi è lui stesso a spiegare a tutti che i medici di Pittsburgh gli hanno trovato un tumore che all’85% può essere un cancro, ad appena 20 anni dimostra di avere il carattere di un veterano che non fa una piega davanti ai problemi, il fatto che poi spieghi il “nuovo avversario” con la stessa disinvoltura con cui ferma un attaccante lascia tutti a bocca aperta.
La scoperta del cancro è stata accertata dopo i test fisici a cui i giocatori si sottopongono nel training camp, il medico Dr. Eric Anish ha dapprima trovato una massa sulla tiroide di Määttä e poi consigliato ulteriori esami tra cui ecografia e biopsia, cosi per il giocatore col numero 3 è stato complicato solo tenere la notizia per se, dicendolo poi a compagni e squadra lunedi.
Ma le speranze ci sono, non sarà necessaria radio o chemioterapia , Olli sarà sul ghiaccio nonostante tutto, prima l’hockey poi un nuovo intervento chirurgico la settimana prossima ed è lo stesso giocatore a tranquillizzare tutti:
“Non sono cosi preoccupato, ho parlato con i dottori e mi sono informato molto, voglio saperne di più sul cancro e so che lo staff medico è all’altezza”.
Dall’operazione si passerà ad una riabilitazione di circa quattro settimane, con i primi 10 giorni utili per far rimarginare la ferita, con monitoraggio costante dei medici.
La gara di Määttä è appena all’inizio, quando giovedi arriveranno i campioni in carica dei Kings si assisterà ad una partita dedicata alla lotta contro il cancro, con i giocatori che indosseranno maglie color viola nel riscaldamento per poi metterle all’asta dove il ricavato sarà destinato alla ricerca sulla malattia.
Per Olli sarà routine, indosserà la sua maglia numero 3, bloccherà tutti gli attaccanti e poi penserà al nuovo avversario, senza mollare, pronto tra un po’ a rientrare verso l’unico sogno da hockeista che passa attraverso la vita, la Stanley Cup.
Forza Olli, siamo con te!
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.
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