1994, esattamente vent’anni fa i Rangers si apprestavano ad andare in finale coronando una stagione memorabile, arricchita dal Presidents’ Trophy e da una gloriosa cavalcata nei playoff.
Esattamente vent’anni fa Mark Messier e compagni si sbarazzavano di Martin Brodeur e dei suoi New Jersey Devils in una delle finali di conference più belle che la storia dell’hockey americano abbia mai potuto ammirare.
Già il fatto che fosse una specie di derby aveva alimentato l’attesa su questo matchup, ma furono le sette partite a renderlo ancora più straordinario. In particolare proprio l’ultima gara che vide New York passare in vantaggio con Brian Leetch, per poi farsi raggiungere a 7.7 secondi dal termine, zittendo un, fino ad allora, caloroso Madison Square Garden che stava già gustando l’accesso alle Stanley Cup Finals.
Invece, Valeri Zelepukin spezzò momentaneamente quel sogno che si sarebbe tornato a concretizzare dopo quindici anni. Bisognò attendere ben due overtime, passati in completa apnea, prima di poter esultare definitivamente. Fu Stephane Matteau a decidere le sorti dell’incontro, facendo letteralmente esplodere The World’s Most Famous Arena.
Ora, vent’anni dopo, i Rangers si trovano nella condizione di poter tornare a toccare il cielo con un dito. La stagione non è stata brillante come la fu all’epoca, ma il cammino nei playoff è stato, finora, il medesimo.
Certo, questa serie delle Eastern Conference Finals non sta di certo entusiasmando come quella celeberrima sfida di cui sopra, ma sta ugualmente galvanizzando tifosi e giocatori dei Rangers che ora sono ad un passo dal poter nuovamente assaporare ciò che nelle serie televisive chiamano season finale.
Una serie, quella contro i Montreal Canadiens, letteralmente dominata che li ha visti soccombere soltanto alla terza partita, all’overtime, dopo aver vinto le prime due in terra canadese.
Sconfitta a cui gli uomini di Alan Vigneault hanno subito reagito, vincendo gara-4, sudando e non poco, ma riprendendosi il fattore campo. E’ stato Martin St. Louis, nel tempo supplementare, a condurre i suoi verso la vittoria che vuol dire due match point a disposizione.
Il primo lo avranno stanotte, martedì 27, esattamente vent’anni dopo quella storica notte. Ma non saranno abbracciati dal roboante pubblico del Madison, bensì da quello di Montreal che si aspetta una bella partita, così come ce l’aspettiamo noi appassionati.
One more to the goal, è questo il motto che gira in queste ore dalle parti dei Five Boroughs. Ancora un ultimo tassello da inserire nel puzzle prima di poter finalmente riabbracciare la possibilità di giocarsi la quinta Stanley Cup della loro storia.
Personal trainer e grande appassionato di sport americani. Talmente tanto che ho deciso di scrivere a riguardo.
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