Sono 21.273 spettatori al Bell Centre, in realtà sembrano il doppio e l’inferno che fanno scaturire è quanto di bello può esistere in Nhl.
È l’unica squadra canadese che sogna la Stanley Cup, orgoglio e determinazione di una nazione cresciuta a pane e hockey, i Montreal Canadiens ripartono dal 3 a 2 nella serie con l’unico scopo di ritornare a Boston per giocare la gara della vita. Impresa riuscita.
Boston @ Montreal: Gara 6 (3-2)
La presentazione dell’infuocato ghiaccio canadese è degna del miglior Kane (non Patrick ma la Big Red Machine della WWE), tempo 2 minuti e 11 secondi e il puck prende in giro Kevan Miller, pasticcio difensivo e Lars Eller pronto ad approfittarne, dribbling su Rask e 1 a 0. Benvenuti all’inferno.
Price chiude la gabbia agli attacchi di Boston, Rask si supera su Gallagher che va in porta a colpo sicuro ma viene fermato dal bastone del portiere, l’inferno rosso continua a farsi sentire, oggi si vince.
I Bruins non si lasciano intimorire, l’ambiente sembra quello di Vancouver nella gloriosa (per i Bruins) gara 7 del 2011 che consegna a Chara la Stanley Cup, purtroppo però questa volta non ci sono i Sedin di fronte ma una linea con Vanek, Pacioretty e Desharnais letteralmente indiavolata.
Proprio Pacioretty disturba l’azione offensiva avversaria, viene lanciato dall’esordiente Beaulieu pronto alla gloria come Matt Fraser, scatto “alla Inzaghi” per l’attaccante degli Habs e tanti saluti a Chara, Rask e le speranze dei Bruins di chiudere in gara 6 il discorso semifinali, 2 a 0.
Pochi istanti dopo, 2 minuti per la precisione, penalità per Gregory Campbell (uno che ha lasciato un ginocchio contro il puck di Malkin nella scorsa postseason) e power play devastante chiuso da Thomas Vanek con i soliti Pacioretty e Desharnais che lottano per infliggere l’ennesimo gol a Rask.
Sul 3 a 0 e sulle ali dell’entusiasmo gli uomini di Therrien colpiscono nei minuti finali quando Rask non fa in tempo a lasciar la porta che ancora Vanek segna nella gabbia ormai vuota e rassegnata.
Carey Price vede Boston e realizza shutout, quarto in carriera e sempre contro Chara e soci, per la storia tra le due squadre “Original Six” esistono 33 precedenti, 24 a 9 per Montreal e ovviamente scongiuri per i canadesi in cerca del successo numero 25.
Boston è 4-4 dal 2008 quando gioca una gara 7, inevitabilmente la statistica non può rimanere in equilibrio.
P.K. Subban ancora una volta perfetto sia in difesa che in attacco compie gli anni il 13 maggio, guarda caso un giorno prima di gara 7, ci sarà un regalo o no?
Playoff ad est con 2 gare 7 da giocare, Espn America quanto ci manchi!
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.