Si sono concluse le prime 3 gare della serie che, a detta di molti, sembrava la più scontata (verso Chicago) del secondo turno: il punteggio della serie recita: Chicago Blackhawks 2 Minnesota Wild 1.
Al momento il confronto non sembra poi così scontato, e non lo sono state neanche le partite, nonostante i punteggi finali roboanti. Ovviamente gli Hawks hanno fatto prevalere la loro classe ed esperienza nelle prime due partite, ma gli Wild hanno buona memoria perchè si sono ricordati che il forechecking aggressivo, che ha battuto Colorado, può funzionare e i campioni in carica hanno faticato non poco a vincere le partite tra le mura amiche. L’aggressività di Minnesota ha poi dato frutti più succosi in gara 3, dove gli uomini di coach Yeo hanno accorciato la serie.
Ma andiamo con ordine.
In gara 1 allo United Center le squadre cominciano a fronteggiarsi a viso aperto e nel primo periodo, nonostante la supremazia di Chicago nei tiri (13-8 nella prima frazione), Minnesota riesce a rendersi pericolosa con Zach Parise che costringe Crawford a fare gli straordinari. Ma gli Wild non hanno fatto i conti con Bickell formato playoff: prima impegna Bryzgalov con un bel backhand dalla destra, poi al 15° minuto in powerplay (fuori Brodin per highsticking) trafigge il portierone russo deviando un tiro di Seabrook. Prima della sirena c’è lo spazio per un gol giustamente annullato ad Handzus, semplicemente perchè il disco non era entrato. Si rientra così negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.
Nel secondo periodo Scandella e Granlund impegnano la difesa di Chicago in un magistrale capovolgimento di fronte, ma Crawford riesce a respingere entrambi i tiri, confermando la sua ottima forma. All’11° però gli Hawks colpiscono ancora in powerplay, vero punto debole di Minnesota per tutto l’anno: il vecchio Hossa riceve il disco da Saad, si incunea nella molle difesa degli Wild, e di polso infila Bryzgalov per il 2-0. Poco altro da segnalare nel secondo periodo, a parte un contropiede di Minnesota sull’asse Granlund-Moulson che si conclude con un bel tiro di Niederreiter, respinto con relativa facilità da Crawford.
Nel terzo periodo l’ira funesta degli Wild comincia a farsi sentire col forechecking che tanto bene ricordano i Colorado Avalanche. Al 3° minuto dopo un batti-e-ribatti con protagonisti Koivu e Moulson e Crawford, Stoner tocca il disco, Crawford salva ancora, ma il suo difensore Oduya infila il pattino in porta e l’arbitro da il gol anche se il disco non è entrato (decisione giustissima nonostante i booh del pubblico): punteggio ora sul 2-1. Al 7° gli Wild riescono addirittura ad impattare: dopo l’ennesimo recupero Suter si trova davanti a Crawford ma il portiere riesce a respingere, recupera il disco Suter (su un tentativo non proprio brillante di liberazione di Roszival) mette al centro per Brodziak che insacca comodamente: 2-2 e tutto da rifare. Ma gli Hawks sono sempre gli Hawks, e all’11° Patrick Kane riceve il disco da Sharp, accende il turbo, si incunea nella difesa di Minnesota e con un pregevole backhand punisce Bryzgalov: 3-2. Ormai la carica dei Wild è esaurita ed è Chicago a comandare: dopo un salvataggio su Toews, Bryzgalov non può nulla sull’ennesima combinazione Sharp–Kane, che permette al secondo dei due Patrick di infilare il disco comodamente in porta per il 4-2 (doppietta per Kane, eletto prima stella della partita).
Rimane solo il tempo per il secondo gol di Bickell che infila la porta lasciata vuota da Bryzgalov, nell’ultimo disperato tentativo di rimonta di Minnesota. Chicago vince 5-2 e comanda la serie per 1-0.
In gara 2 Chicago vuole subito mettere le cose in chiaro e comincia a premere come non mai nel primo periodo, non concedendo nulla agli avversari (solo 2 i tiri per Minnesota in questa frazione).
Dopo due occasioni di Morin e Oduya, gli Hawks passano in vantaggio: all’11° Bickell recupera il disco sulla linea rossa e lo passa ad Hossa, che si invola solo soletto davanti alla porta, il gol sembra ormai fatto ma Bryzgalov respinge prodigiosamente di gambale; dopodichè arriva Toews che ribatte in rete, e qui il gambale di Bryzgalov non può nulla e Chicago è in vantaggio 1-0. Prima della sirena c’è il tempo per un tiro di Seabrook, dopo una combinazione con Toews, che Bryzgalov respinge facilmente. Fine del primo periodo con gli Hawks in vantaggio 1-0 e gli Wild quasi inesistenti. Nel secondo è sempre Chicago ad attaccare ma gli Wild si sono fatti più cattivi col loro solito forechecking messo in atto dalla perfida linea Stoner–Suter; gli Hawks infatti, riescono a rendersi pericolosi solo all’8° quando Keith tira dalla blueline, ovvia respinta di Bryzgalov, riprende Kane che tenta l’appoggio, ma il portierone russo chiude tutto. Al 12° si fa vedere finalmente Minnesota, che in powerplay ha la prima occasione: Suter dalla blue passa a Scandella che spara uno slap, respinto da Crawford, ribattuto da Heatley che Crawford respinge non senza difficoltà. Crawford però è starordinario a respingere un altro di Suter 4 minuti dopo. All’ultimo minuto Chicago è in superiorità numerica e Saad riesce ad infilare un insidiosissimo tiro di polso che Bryzgalov neanche vede partire: Hawks sul 2-0 e fine del secondo periodo. Nella terza frazione si comincia subito col botto: una perfetta combinazione di aggressività e velocità porta gli Wild davanti alla porta: Haula passa orizzontalmente a Stoner, che di prima rimette al centro per McCormick, che non ha nessun problema a infilare Crawford per il 2-1. Da qui in poi Crawford ha il suo bel da fare perché respinge prodigiosamente prima un tiro di Parise e due minuti dopo un altro ancora più insidioso di Pominville. Nonostante l’aggressività di Minnesota, Chicago riesce a resistere e dopo un tiro di Hossa stampato sul palo, Bickell riesce a superare Bryzgalov dopo un passaggio dello stesso Hossa, che si era mangiato mezza difesa: 17° minuto e Hawks sul 3-1. Un minuto dopo Minnesota fa uscire Bryzgalov per inserire il sesto pattinatore, ma riesce solamente a subire il 4-1 di Saad che infila la porta sguarnita. Sirena e Chicago va sul 2-0 nella serie.
Per gara 3 la carovana si trasferisce all’Xcel Energy Center di St.Paul (MN). Il pubblico del Minnesota ha caricato ancor di più i suoi Wild che hanno cominciato fin da subito la partita nella cosa che gli riesce meglio: il forechecking aggressivo (scusate, son ripetitivo). Chicago però è riuscita a rispondere e a contenere l’aggressività di Minnesota concedendo pochi tiri agli avversari, ma facendone altrettanto pochi (19-18 il conteggio in favore dei Blackhawks). La prima vera occasione è creata da Keith al 7° minuto, che stampa uno slapshot sulla traversa difesa da Bryzgalov. Il powerplay di Chicago non incide come nelle prime due gare, e infatti al 15°, con gli Hawks in superiorità, il rookie Haula ruba il disco a Kruger, si invola verso la porta, tenta di piazzare il disco ma Crawford fa buona guardia e respinge. Nient’altro da segnalare, e la sirena del primo periodo suona sullo 0-0. Al 4° minuto del secondo periodo una bella combinazione Coyle–Niederreiter mette lo svizzero davanti a Crawford, mai il goalie degli Hawks riesce a respingere.
Due minuti dopo Chicago risponde con un tiro di Kruger, Bryzgalov respinge e Toews e Sharp tentano in tutti i modi di infilare, ma col goalie russo oggi non si passa. Nessun’altra occasione fino alla sirena, a parte una bella azione di Niederreiter che gira dietro la porta avversaria e tenta di piazzare il disco nell’angolo, ma Crawford non si fa sorprendere. 0-0 e comincia così il terzo periodo. E qui cominciano i botti perché al 2° minuto Fontaine piazza in mezzo un passaggio,
Oduya lo devia col pattino spiazzando i propri compagni, non si fa spiazzare però Haula che prontamente infila in rete per l’1-0 di Minnesota. E non finisce qui perché al 4° minuto Pominville taglia in due la difesa degli Hawks con un passaggio a Granlund che infila Crawford senza problemi: 2-0 per Minnesota. Chicago prova a rispondere con Kane, che con la sua solita serpentina si beve la difesa ma al momento decisivo il puck gli sfugge dalla stecca. L’occasione più ghiotta avviene al 13° quando Toews raccoglie un disco vagante e, solo davanti alla porta, cerca di piazzare ma i gambali di Bryzgalov dicono niet. Al 17° la partita si chiude con Parise, che devia un tiro di
Suter respinto dal palo, e ribatte in rete praticamente sguarnita per il 3-0. All’ultimo minuto Niederreiter recupera il disco, supera Seabrook e appoggia a Granlund che deve solo spingere in porta vuota. Sirena finale, punteggio che recita Minnesota 4 – Chicago 0 e serie che va sul 2-1 per Chicago. Eroi della serata Granlund con una doppietta e Bryzgalov che confeziona il suo quarto shutout ai playoff, in carriera (il primo da 8 anni a questa parte).
Chicago ha capito di cosa è capace Minnesota quando si mette in testa di aggredirti, e anche se la sconfitta in gara 3 potrebbe essere solo una sconfitta di passaggio, deve far suonare la sveglia a tutta la squadra. Dall’altra parte Minnesota ha già saggiato la qualità e l’esperienza di Chicago, che può segnare e far sue le partite in qualsiasi momento e con qualunque linea.
Nelle prime due gare l’inerzia è stata per i Blackhawks, ma Gara3 ha dimostrato che nulla è ancora deciso e Gara4 potrebbe essere il punto di svolta di tutta la serie.
#BecauseIt’sTheCup
Series Recap
Game 1 Minnesota@Chicago 2-5
Game 2 Minnesota@Chicago 1-4
Game 3 Chicago@Minnesota 0-4
Game 4 @Minnesota Fri 09/05 9:30pm ET
Game 5 @Chicago Sun 11/05 TBD
Game 6 @Minnesota Tue 13/05 TBD*
Game 7 @Chicago Thu 15/05 TBD*
*if necessary
Pietro Sessolo per Hockey Night in Cividale.
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