Montreal passeggia su Tampa, 4 a 0 e via al turno successivo, per i Lightning sconfitta prevedibile ma costruttiva.
Tampa @ Montreal – Gara 3 (0-2)
Il primo passo per gettare nel baratro le speranze di Tampa è vincere in Canada, l’atmosfera è unica del paese dove Nhl e hockey sono religione.
I Canadiens non ci mettono molto per chiarire chi avrà la meglio, 11 secondi e Subban lancia Bourque già dimenticato dalla difesa dei Lightning, tiro e primo dispiacere per Lindback.
L’1 a 0 resiste per tutto il primo periodo nonostante il dominio canadese, il coro “Go Go Habs” è assordante ma un’arena cosi è il paradiso dei playoff, sale l’intensità e ne fa le spese Gallagher e la sua botta al naso.
Per tentare la risalita e quindi far tacere il pubblico ecco Steven Stamkos, l’icona di Tampa lancia un disco che nel traffico arriva a Ondrej Palat, uno dei gioielli del futuro, la sua conclusione serve per il pareggio e per le speranze future.
Callahan, acquisto di marzo, prova a dare una gioia ai suoi tifosi bianco blu, la sua conclusione finisce in rete ma un’interferenza annulla la gioia e da questo momento si capisce che il vento tifa Canada, Cooper non gradisce la decisione dell’arbitro Charron e si lamenta inutilmente.
Piove sul bagnato per Tampa, una brutta botta costringe Stamkos a fermarsi un po’ (si trova in mezzo a Prust e al pattino di Emelin), siamo vicini al traguardo della battaglia, Subban crea ancora e Gallagher segna, il 2 a 1 è il colpo che moralmente uccide i Lightning.
A proseguire nella rincorsa alla gloria si segna a referto anche il nome di Tomas Plekanec che con un missile infila il puck sotto la traversa di Lindback, il ritorno di Stamkos sul ghiaccio serve solo per un assist a Matt Carle nel 3 a 2 finale.
La differenza tra le 2 squadre ha l’apice nella solidità dei portieri, out Bishop per Lindback è una serata da incubo per colpa degli attacchi selvaggi di Montreal, Price ha la sicurezza dimostrata alle Olimpiadi e regala ai suoi la tranquillità di poter giocare all’attacco.
Il gol iniziale di Bourque è il più veloce segnato al Bell Centre, un catino infuocato che sogna i fasti di un passato molto lontano.
Tampa Bay @ Montreal – Gara 4 (0-3)
È il capitolo finale del primo turno dei playoff, per Tampa si chiude una stagione con svariate emozioni drammatiche, dall’infortunio che ha tolto per 4 mesi Stamkos all’addio di capitan St.Louis per arrivare poi a vedere una banda di esordienti che con cuore e grinta fa chiudere la regular season con 101 punti.
L’estremo ostacolo canadese un po’ per inesperienza, un po’ per sfortuna, si rivela troppo complicato da superare anche se lo sweep è una punizione troppo severa.
Servono 2 minuti e 24 a Danny Briere per far esultare ancora una volta il Bell Centre, silenziosamente si fa trovare liberissimo sull’assist di Weise e fa iniziare la quarta e decisiva cavalcata degli Habs.
Il forcing locale comporta il raddoppio a cinque minuti dalla fine del primo periodo, Lindback dorme ed Eller ne approfitta con un gran tiro, sintomo dell’ottimo stato dei padroni di casa e degli incubi del portiere ospite.
Anche Price non scherza in fatto di dormite, troppa sufficienza in superiorità numerica e rinvio sbagliato, Palat ci pensa una prima volta ma la sorpresa non gli riesce, il puck che danza davanti alla porta viene però spinto in rete da una mischia, è il 2 a 1 della speranza.
La terza fesseria di Lindback su 20 conclusioni è fatale, Gallagher tira imitando Eller, stesso risultato e playoff finiti per il portiere che sostituisce Bishop.
Entra cosi il lettone Gudlevskis e nella porta opposta si riaddormenta Carey Price, ne approfitta Hedman che spalle alla gabbia colpisce col puck il goalie canadese e sigla il 3 a 2.
Sull’onda dell’entusiasmo Tampa preme un po’ di più e arriva anche il 3 a 3 con Tyler Johnson che batte ancora un imperfetto Price su assist di Paquette.
Proprio Cedric Paquette cade poi nel tranello delle penalità, lottando con Bournival viene sanzionato e nei playoff sono inferiorità numeriche che si pagano a caro prezzo.
Lo sa Max Pacioretty che si trova un disco nel traffico dell’area Lightning su tiro di Vanek, basta una minima spinta per far rivedere il puck in rete, mancano 42 secondi ed è la fine delle ostilità per la serie, 4 a 0 e Canada che esulta (inteso solo come città di Montreal che festeggia).
Per Montreal è la 32 vittoria su 32 precedenti quando è 3 a 0 nella serie, a conferma anche di un ottimo finale di stagione dove sono 11-3-1.
L’assenza di Ben Bishop è pesantissima, Tampa ritorna a casa dopo l’esperienza di gare che contano come battaglie, per i suoi 12 esordienti è una lezione preziosa da migliorare l’anno prossimo.
Gli uomini di Therrien attendono ora una tra Boston e Detroit, possono risposare e riaffilare le lame.
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.