Manca meno di un mese ai XXII Giochi olimpici invernali di Sochi, che prenderanno il via il 6 Febbraio, e la tensione per quella che per molti è l’occasione di una vita comincia a farsi sentire. A quattro anni da Vancouver le migliori nazioni dell’Hockey su ghiaccio torneranno a darsi battaglia per contendere il titolo detenuto dal Canada, che se lo e’ vinto in Patria.
Le squadre saranno inizialmente suddivise in 3 gruppi di 4 squadre ciascuna da cui usciranno le 8 qualificate a giocarsi i playoff finali. In questi tre articoli andremo a conoscere (gruppo per gruppo) quali sono le squadre e come si presenteranno per la competizione.
GRUPPO A
RUSSIA
Poco da discutere. Padroni di casa, stanno aspettando e preparando questo torneo con un unico obiettivo: la medaglia d’oro. L’attaccamento alla maglia, anche da parte delle superstar emigrate in Nord America, non è mai stato un mistero e questo potrebbe essere un’arma in più per una squadra che, nonostante le grandi qualità individuali, ha sempre fatto fatica a fare il salto di qualità nei momenti chiave. Questa volta non sono ammessi fallimenti, staremo a vedere se la pressione giocherà loro l’ennesimo brutto scherzo.
In attacco non dovrebbero esserci problemi, se non per le difese avversarie: con Ovechkin caricatissimo, Kovalchuk che in patria continua a dare spettacolo (oltre che godersi i milioni per cui lo pagano), e con Datsyuk e Malkin lo show dovrebbe essere garantito. Grande sorpresa: l’assenza di Semin, uno dei giocatori più talentuosi ma evidentemente uno dei più “antipatici” di questo sport. Sicuramente oltre alle prime due linee non c’è la stessa profondità del Canada, ma è qui che a far la differenza deve essere il sacrificio di tutta la squadra. Da vedere inoltre se e come saranno usati i giovani talenti a disposizione come Kuznetsov (che per ora sembra non schiodarsi dalla madre Russia) e la sorpresa Nichushkin, convocati a differenza della 1st overall Yakupov, molto chiacchierato quest’anno ma ancora poco consistente. Nel dubbio per la quarta linea (come da tradizione) ci sono un paio di giocatori che stanno facendo benissimo in KHL e che non dovrebbero sfigurare. Tra i tanti la vecchia conoscenza di Phoenix, Viktor Tikhonov.
I dubbi semmai provengono dal reparto difensivo, dove il ricambio generazionale sembra aver avuto qualche battuta d’arresto negli ultimi anni. Markov sta giocando alla grande ma dovranno essere i vari Voynov, Emelin e Nikitin a confermare quanto di buono hanno dimostrato di saper fare anche in NHL.
In porta i dubbi di inizio stagione sembrano essersi risolti, numeri alla mano, con Varlamov, protagonista a Colorado, che sembra partire davanti a Bobrovsky mentre per il terzo posto utile è stato preferito uno dei migliori nel panorama europeo (Eremenko) a un vecchio e malconcio Nabokov.
Il roster ufficiale: http://en.wikipedia.org/wiki/Russia_at_the_2014_Winter_Olympics#Ice_hockey
Ecco le linee che HNC vorrebbe vedere sul ghiaccio:
Ilya Kovalchuk |
Evgeni Malkin |
Alex Radulov |
Alex Ovechkin |
Pavel Datsyuk |
Valeri Nichushkin |
Nikolai Kulemin |
Artem Anisimov |
Vladimir Tarasenko |
Denis Kokarev |
Alexei Tereschenko |
Viktor Tikhonov |
Andrei Markov |
Alexei Emelin |
Nikita Nikitin / Fedor Tyutin |
Slava Voynov |
Ilya Nikulin |
Yevgeni Medvedev |
Semyon Varlamov |
Sergei Bobrovsky |
Alexander Eremenko |
SLOVACCHIA
Il movimento slovacco negli ultimi anni è sceso parecchio come livello, sfornando qualche buon giocatore ma difficilmente sui livelli dei campioni del passato. L’attitudine però rimarrà quella di sempre, ovvero una squadra letteralmente imprevedibile, capace di soprendere in positivo come in negativo.
Il roster con cui si presentano a queste Olimpiadi però non lascia intravedere grandi speranze, soprattutto in concomitanza con un girone di qualificazione con Russia e Stati Uniti. Se poi aggiungiamo il fatto che alcuni degli uomini chiave sono infortunati o reduci da infortuni (Visnovsky, Meszaros) o stanno giocando una stagione non propriamente entusiasmante (Halak ad esempio) o entrambe le cose (Gaborik, sempre determinante nelle passate edizioni ma ora veramente in difficoltà), i presagi cominciano ad esserci tutti.
Segnali positivi arrivano dalle solite certezze di campioni inossidabili come Marian Hossa e Zdeno Chara, da altri veterani che stanno giocando alla grande come Sekera a Carolina, e da alcuni giovani promesse che stanno crescendo in NHL (Panic, Tatar, Jurco). Uomini contati dunque, su cui spicca il buco al centro, come una Polo, ma che potrebbero bastare per stupire ancora una volta.
Il roster ufficiale: http://en.wikipedia.org/wiki/Slovakia_at_the_2014_Winter_Olympics#Ice_hockey Ecco come HNC li vede sul ghiaccio:
Marian Gaborik |
Michal Handzus |
Marian Hossa |
Marcel Hossa |
Tomas Kopecky |
Richard Panik |
Tomas Tatar |
Tomas Zaborsky |
Tomas Jurco |
Michel Miklík |
Peter Ölvecký |
Tomáš Marcinko |
Zdeno Chara |
Andrej Meszaros |
Lubomir Visnovsky |
Andrej Sekera |
Ivan Baranka |
Martin Marinčin |
Jaroslav Halak |
Peter Budaj |
Jaroslav Janus |
U.S.A.
L’ultima volta sono arrivati non senza sorprendere in finale ed ora ripartono da un girone tostissimo per ripetere l’impresa e magari portarla fino in fondo. La squadra statunitense ha gli uomini per poter compiere l’impresa e a voler scommettere il solito euro, una delle quattro favorite. Forse giusto un passo in dietro alle super favorite.
Intensità e gioco di squadra saranno probabilmente le chiavi per il successo, con la speranza che le stelle a roster (su tutti Parise e Kane) possano far la differenza. Da valutare lo stato di salute di alcuni elementi leader come Callahan, ma al rilascio del roster tra le varie esclusioni la più eclatante è stata di sicuro quella di Bobby Ryan, nonostante la discreta stagione ad Ottawa, in una squadra che arranca.
Coach Blysma ha probabilmente valutato le caratteristiche dei giocatori in funzione delle piste europee, delle alchimie già esistenti nei vari club (vedi Backes – Oshie), senza trascurare qualche “beniamino” direttamente da Pittsburgh. La coppia di difensori Martin – Orpik ha fatto storcere più di qualche naso, visti i nomi lasciati a casa al posto loro (vedi l’incognita Byfuglien, o i due Johnson, Erik e Jack, giusto per fare qualche nome).
Ottima comunque la retroguardia, con un sacco di giovani usciti alla ribalta nelle ultime stagioni, indice di un movimento comunque in crescita come dimostrano anche i risultati a livello giovanile. Suter guiderà di sicuro un reparto molto solido coadiuvato da giovani come Faulk, Shattenkirk, Carlson che sanno sia difendere che attaccare.
In porta ci sarebbe addirittura l’imbarazzo della scelta, se gli infortuni non avessero messo i bastoni tra le ruote a Quick e Howard (comunque convocati). Anderson non sta confermando le ultime due stagioni disputate con i Senators ed ha avuto la peggio, visto che nella mischia c’erano anche Miller e Schneider (alla fine scartato anche lui). A scanso di equivoci e scongiuri permettendo, lo starter dovrebbe essere il goalie dei Kings.
Il roster ufficiale: http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_men%27s_national_ice_hockey_team#2014_Olympic_roster Le linee sul ghiaccio secondo HNC:
Zach Parise |
Joe Pavelski |
Patrick Kane |
James van Riemsdyk |
Ryan Kesler |
Phil Kessel |
Max Pacioretty |
David Backes |
T.J. Oshie |
Dustin Brown |
Derek Stepan |
Ryan Callahan / Blake Wheeler |
Ryan Suter |
Kevin Shattenkirk |
John Carlson |
Justin Faulk |
Paul Martin |
Brooks Orpik |
Jonathan Quick |
Ryan Miller |
Jimmy Howard |
SLOVENIA
La cenerentola del torneo, la favola da scrivere di queste Olimpiadi. Quelli che ringraziano di poter essere arrivati fino a qua e salutano.
Eppure la Slovenia ha superato le qualificazioni battendo Danimarca, Ucraina e Bielorussia senza battere ciglio e senza la sua stella: Anze Kopitar. Il campione dei Los Angeles Kings guiderà la sua squadra (in cui non ci sarà il fratello minore Gasper) cercando di non sfigurare in un girone contro i colossi della storia di questo sport.
Oltre a Kopitar, unico altro giocatore noto oltre oceano è Jan Mursak, che ha disputato qualche partita in NHL con i Detroit Red Wings e in AHL con il loro farm team, ma in questi casi al di là dei singoli sarà la voglia di tutta una squadra e una nazione a farla da padrone. Altra nota di colore, per gli appassionati del campionato italico, uno dei tre goalie, Andrej Hočevar, passato per Pontebba tra il 2009 e il 2011.
Gli sloveni cercheranno di vendere cara la pelle pur consapevoli di essere un Davide troppo piccolo per dei Golia così grandi.
Ci risparmiamo di fare una previsione delle linee visto che già azzardiamo nelle squadre più note e non vogliamo ripercussioni dei vicini sloveni in seguito a errori ortografici o hockeystici. Ad ogni modo ecco il link del roster ufficiale: http://en.wikipedia.org/wiki/Slovenia_at_the_2014_Winter_Olympics#Ice_hockey
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D’accordo con voi sulle analisi delle 4 squadre; per quanto riguarda la Russia non sono molto ottimista nei loro confronti perchè, premesso che hanno un roster stratosferico, ma i giocatori cui fanno affidamento sono principalmente grandi solisti e poco uomini-squadra (ad eccezione di Malkin). E sotto pressione, questo difetto potrebbe portare alla disfatta della “Zbornaja” (come quattro anni fa a Vancouver). Concordo pienamente con la disposizione delle linee, però se fossi nel coach russo, proverei Tarasenko in prima linea insieme a Malkin.
Discorso diverso per gli USA, dove troviamo un roster abbastanza “operaio”, cioè molta gente di poca fantasia ma molta fatica e concretezza, con l’aggiunta di alcune stelle che stanno facendo il bello e il cattivo tempo in NHL (Kane…). Se l’amalgama Fatica+Classe sarà quella giusta la nazionale a stelle e striscie potrebbe aggiudicarsi il primo posto in questo girone.
Per quanto riguarda la Slovacchia, non la sottovaluterei troppo, perchè, nonostante non abbia un roster stellare, ha tra le sue linee degli elementi che fanno dell’essenzialità la loro arma principale (Chara e Hossa su tutti), e soprattutto hanno esperienza da vendere. Quest’ultima se supportata bene dai giocatori più giovani potrebbe essere un’arma micidiale e fare della Slovacchia la sorpresa di queste Olimpiadi. Slovakian hockey never die!!!
La Slovenia sarà un bell’esperimento da guardare con curiosità e niente di più, se non altro per capire quanto una stella NHL (Kopitar) riesca ad elevare il livello di gioco di una squadra di terzo o quarto livello. GO ANZE GO!!!!
D’accordo con voi sulle analisi delle 4 squadre; per quanto riguarda la Russia non sono molto ottimista nei loro confronti perchè, premesso che hanno un roster stratosferico, ma i giocatori cui fanno affidamento sono principalmente grandi solisti e poco uomini-squadra (ad eccezione di Malkin). E sotto pressione, questo difetto potrebbe portare alla disfatta della “Zbornaja” (come quattro anni fa a Vancouver). Concordo pienamente con la disposizione delle linee, però se fossi nel coach russo, proverei Tarasenko in prima linea insieme a Malkin.
Discorso diverso per gli USA, dove troviamo un roster abbastanza “operaio”, cioè molta gente di poca fantasia ma molta fatica e concretezza, con l’aggiunta di alcune stelle che stanno facendo il bello e il cattivo tempo in NHL (Kane, Parise, Pavelski etc.). Se l’amalgama Fatica+Classe sarà quella giusta la nazionale a stelle e striscie potrebbe aggiudicarsi il primo posto in questo girone.
Per quanto riguarda la Slovacchia, non la sottovaluterei troppo, perchè, nonostante non abbia un roster stellare, ha tra le sue linee degli elementi che fanno dell’essenzialità la loro arma principale (Chara, Hossa e Kopecki su tutti), e soprattutto hanno esperienza da vendere. Quest’ultima se supportata bene dai giocatori più giovani potrebbe essere un’arma micidiale e fare della Slovacchia la sorpresa di queste Olimpiadi. Slovakian hockey never die!!!
La Slovenia sarà un bell’esperimento da guardare con curiosità e niente di più, se non altro per capire quanto una stella NHL (Kopitar) riesca ad elevare il livello di gioco di una squadra di terzo o quarto livello. GO ANZE GO!!!!