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Crosby vs MacKinnon: una sfida di cui risentiremo parlare…

Cole Harbour è un sobborgo canadese in quel di Halifax che prende il nome da un porto naturale che fronteggia l’Atlantico, ha 25.161 abitanti e 2 nativi sicuramente importantissimi come Sidney Crosby e Nathan MacKinnon, presente e futuro della Nhl.

Chi pensava fosse una lezione di geografia si sbaglia, la prima battaglia di Cole Harbour si svolge il 21 ottobre 2013 tra i Pittsburgh Penguins di Crosby e i Colorado Avalanche di MacKinnon, prima scelta del draft 2013.

MacKinnon è del 1995, Crosby del 1987 (più precisamente nato il 7/8/87 che in America risulta (8/7/87 e da qui il numero 87 di Sid The Kid) e l’esperienza maturata dal capitano dei Pens gli fa vincere la battaglia paesana, cosa che poco importa a MacKinnon che invece conquista la guerra con la vittoria dei suoi Avalanche guidati dal colonnello Patrick Roy in panca che esulta per l’1 a 0 che comporta la vittoria numero 8 in 9 partite, medaglia al miracolo.

Sfida impari tra i 2, Crosby gioca quasi 25 minuti visti i tanti power play (giusto per ricordare che sul cartellone locale c’è scritto Cole Harbour, Home of Sidney Crosby) e MacKinnon appena 10, giusto come ambientamento tra i grandi dopo gli splendidi risultati tra le leghe minori.

A prendere possesso dell’intero palcoscenico è Jean Sebastien Giguere, classe 1977, che blocca 34 tiri dei Penguins di cui 13 in power play e addirittura nelle ultime 3 gare blocca 101 dei 103 tiri che subisce.

Anche Giguere fa la sua piccola comparsa nei ricordi di Cole Harbour perché nelle leghe minori gioca negli Haalifax Mooseheads come farà MacKinnon e abiterà in quel periodo a 6 miglia dalla cittadina di Crosby.

Se i Penguins sono poca cosa in attacco contro gli Avalanche ecco che Colorado sfrutta l’ennesima incertezza di Marc Andre Fleury, tiro di Gabriel Landeskog e disco tra Orpik e il goalie dei Pens per il gol dell’1 a 0 che deciderà la disputa.

Il portiere degli Avs mette a frutto tutti gli insegnamenti della leggenda Patrick Roy che lo guida dalla panca e blocca tutto, che sia Crosby o Kunitz, che l’attaccante sia marcato o tutto solo, ogni disco sbatte su un muro e MacKinnon se la ride con altri 2 punti nella classifica strepitosa degli Avalanche.

Cosi avendo gli ex allenatori in tribuna del Consol Energy Center i paragoni tra Crosby e MacKinnon si sprecano: da chi dice che Sid sa fare cose impossibili a chi dice che MacKinnon le farà a breve, intanto si godono statistiche stellari tra i 2 che hanno in comune l’appartenenza alla Shattuck St.Mary’s School dove l’87 ci transita nel 2002/03 lasciando come ricordo 162 punti in 57 gare (2,8 di media) prima di far due tappe, Rimouski Oceanic poi Pittsburgh Penguins.

Il numero 29 di Colorado nella stessa scuola sigla 101 punti in 58 gare e si migliora l’anno successivo con 93 in 40 partite, a 2,3 pt per gara, niente paragonato ai 110 punti in in 50 partite con i Red Wings di Cole Harbour dove poi migliora ulteriormente le sue statistiche con 145 sigilli in 35 gare.

La prima scelta del 2013 è sicuramente il futuro, questa prima battaglia solo un antipasto, un giorno MacKinnon pretenderà che sul cartellone di Cole Harbour ci sia una cosa diversa, che ci sia la scritta “Home of Nathan MacKinnon”: Crosby è avvisato, si rivedranno.

 

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