Si terrà il 30 giugno al Prudential Center di Newark. tana dei New Jersey Devils, il Draft 2013 della National Hockey League e i primi a scegliere saranno i Colorado Avalanche, vincitori della lottery. Non sarà una scelta facile quella di Sakic e compagnia bella, in un draft dove non sembra esserci una prima scelta annunciata e soprattutto in cui il talento sembra abbondare per quel che riguarda il primo giro e forse anche oltre. Uno degli entry draft più profondi degli ultimi anni dicono gli esperti e deve esserlo davvero se già non si è sparsa la voce che “quello dell’anno prossimo sarà migliore” come succede ogni stagione.
Ma andiamo nel dettaglio e proviamo a vedere quale potrebbe essere un’ipotetica top 10, stilando un mini mock draft e andando a conoscere alcuni dei sicuri protagonisti di questa giornata e chissà, con ogni probabilità delle stagioni future in NHL.
1. Colorado Avalanche – Seth Jones, U.S.A, Difensore – Portland (WHL)
Il figlio del famoso cestista Popeye Jones, potrebbe essere il primo giocatore di colore ad essere scelto come prima assoluta. Già questo aspetto puramente mediatico potrebbe essere un buon pretesto per Colorado, ma di sicuro anche il fatto di poter aggiungere un giocatore di 1.95m per 95Kg che sappia pattinare e gestire il puck nelle due fasi come lui non è da sottovalutare. Jones potrebbe essere anche un innesto immediato in un reparto disastrato come la difesa degli Avalanche, i quali comunque hanno in casa un valido esempio che potrebbe metterli in guardia dallo scegliere alla prima assoluta un difensore. Erik Johnson infatti è stato l’ultimo, scelto dai St.Louis Blues nel 2006 (davanti a J. Staal e J. Toews), e numeri alla mano non sono state rispettate le attese. Il passaggio ai PRO in questo ruolo non è immediato, o comunque può avere evoluzioni (o involuzioni) non facilmente prevedibili con il rischio di bruciare un giocatore gettandolo subito nella mischia. Sakic ha già annunciato che passeranno sul difensore statunitense, Roy ha già preparato il posto a roster per MacKinnon, ma a noi piace il rischio. Non ci costa nulla.
2. Florida Panthers – Nathan MacKinnon, Canada, Centro – Halifax (QMJHL)
Prima scelta annunciata da qualche anno a questa parte, potrebbe finire in Florida dove i Panthers lo accoglierebbero a braccia aperte, inserendo nel loro roster (già ricco di ottimi prospetti) un vero centro da prima linea. MacKinnon è a detta di tutti gli scouts il giocatore più completo del draft, uno dei migliori pattinatori, un portento in fase offensiva ma che sa anche difendere, uno che non evita il contatto fisico, ottime mani, tiro eccellente, leadership. Andando a vedere le statistiche non si possono che avere conferme. In quest’ultima stagione ha totalizzato 75 punti in 44 partite in QMJHL con i Mooseheads, aggiungendo 33 punti in 17 gare ai playoff e 13 punti in 4 partite del Memorial Trophy (guadagnandosi il titolo di MVP del torneo). Numeri e qualità di una 1st overall, poche storie.
3. Tampa Bay Lightning – Jonathan Drouin, Canada, Ala sinistra – Halifax (QMJHL)
Compagno di squadra di MacKinnon è stato uno dei maggiori “risers” da due anni a questa parte e finendo a Tampa finirebbe insieme all’ex compagno di squadra (e spesso anche di linea) nell’assolata Florida. Potrebbe sorgere il dubbio che giocando assieme i due possano aver inflazionato le proprie quotazioni: chi ha reso migliore chi allora? Gli esperti dicono che non è questo il caso, e anche le statistiche sostengono questa tesi. Drouin è stato coinvolto nel 75% circa dei punti di MacKinnon, viceversa nel 65% circa. Drouin è considerato forse migliore se si valuta puramente l’aspetto offensivo (pur non essendo velocissimo, né dominante fisicamente vanta un’agilità e una lettura del gioco notevoli), tuttavia l’opinione condivisa è che MacKinnon sia più completo sotto i vari aspetti del gioco. A Tampa comunque, non credo ne faranno un dramma.
4. Nashville Predators – Aleksander Barkov, Finlandia, Centro – Tappara Tampere (SM-Liiga)
Il finlandese sembra già pronto per il salto ai professionisti americani, dopo un’ultima stagione in Finlandia dove ha dimostrato di poter viaggiare attorno al punto a partita. Senza andare troppo in là negli anni, risultati simili li hanno raggiunti gente come Nicklas Backstrom e statisticamente risulta essere il quarto miglior prospetto scandinavo degli ultimi 20 anni circa dopo i gemelli Sedin e un certo Peter Forsberg con 48 punti in 52. Per dire. Numeri a parte (ognuno può rigirarli come meglio crede), Barkov possiede una visione di gioco che in pochi hanno dimostrato di avere a quest’età, accompagnata da una tecnica notevole e un fisico possente. A Nashville potrebbero finalmente trovare un attaccante attorno al quale costruire un reparto che fin’ora è sempre stato il limite di questa squadra e festeggiare così il 15mo anniversario della nascita della franchigia. Non credo si faranno sfuggire l’occasione.
5. Carolina Hurricanes – Valeri Nichushkin, Russia, Ala destra – Chelyabinsk (KHL)
Alla faccia del Russian Factor. In verità dubito che Carolina possa scegliere così in alto l’ala russa a meno che non siano rimasti particolarmente affascinati dalle doti fisiche e dalla potenza di questo “ragazzino” di 192 cm, oltre che dalle sue doti realizzative. Vedere per credere il gol partita ai mondiali U20 di stagione contro il Canada in cui ha ridicolizzato la difesa delle foglie d’acero battendo poi uno dei Subbans (quello che fa il portiere, Malcom). Scherzi a parte il giocatore ha doti impressionanti e molti aspetti in cui può ancora crescere e lavorare. C’è chi potrebbe vederlo bene a fare da spalla a Semin e ai fratelli Staal in Carolina.
6. Calgary Flames – Elias Lindholm, Svezia, Centro/ala – Brynäs (Elitserien)
Il terzo miglior prospetto europeo arriva dalla Svezia e come ogni anno il miglior prospetto di questo paese deve essere paragonato a Forsberg: chissà perchè. Lasciando stare i soliti discorsi c’è invece un ragazzo cresciuto hockeysticamente sempre nella stessa società (Brynäs) dove quest’anno ha esordito nella massima serie fino a guadagnarsi un ruolo chiave (per lui più di 18 minuti di TOI ai playoff) alla tenera età di 18 anni. Grandi doti da playmaker, ottimo anche nella fase difensiva e in transizione grazie alla sua abilità nel pattinaggio, può giocare sia centro che ala e in generale potrebbe essere il futuro della prima linea di Calgary. Per dei Flames in completa rebuilding andava bene un pò tutto ma qui è grasso che cola.
7. Edmonton Oilers – Darnell Nurse, Canada, Difensore – Sault Ste. Marie (OHL)
Probabilmente il maggior “riser” durante l’anno, un po’ come Griffin Reinhart lo scorso draft, scalando i ranking e superando nelle varie classifiche altri difensori meglio piazzati inizialmente. Anche in questo caso si tratta di un giocatore imponente fisicamente (190cm di altezza) ma dotato di una buona pattinata, in proporzione. Offensivamente, nonostante le buone capacità in fase di impostazione del gioco, forse al livello superiore non sarà una macchina da punti, ma potrebbe risultare comunque il miglior shutdown D dell’annata. Vero o no, staremo a vedere, fatto sta che Edmonton potrebbe farci un pensierino per ricostruire la propria difesa.
8. Buffalo Sabres – Sean Monahan, Canada, Centro – Ottawa (OHL)
Parlare di “needs” in sede di draft non mi è mai piaciuto, preferisco draftare il BPA (Best Player Available), ma in questo caso le due scelte potrebbero effettivamente coincidere. Buffalo ha bisogno come il pane di un centro vero (nonostante i tanti prospetti che sta sviluppando) e Monahan potrebbe veramerente fare la caso suo. Forte fisicamente, ottime doti tecniche e visione, Monahan è il tipico 2-way center che ogni squadra vorrebbe per la propria top-6. Aggiungiamoci una buona dosa di leadership, come dimostrato da capitano dei 67’s a Ottawa ed ecco il pacchetto completo. Forse senza alcun aspetto eclatante, ma sicuramente senza carenze evidenti.
9. New Jersey Devils – Bo Horvat, Canada, Centro – London (OHL)
Recentemente i London Knight hanno sfornato un sacco di ottimi giocatori al primo giro dei vari draft NHL (da Rick Nash, a John Tavares, passando per Patrick Kane tra gli altri). Quest’anno potrebbero piazzare 2 dei loro attaccanti tra i primi 20, e non è detto che non arrivino nella top-10. Horvat potrebbe sfruttare l’onda delle sue performance ai recenti playoff dove ha registrato 25 punti in 23 gare e approdare sulle sponde del New Jersey, padroni di casa per questo draft 2013. Numeri a parte, Horvat è uno di quei giocatori che fa tutto e bene e che dove lo metti sta, migliorando la squadra. Ottimo difensivamente (miglior faceoff-winner e secondo come blocked-shots in OHL), è stato spesso accostato come caratteristiche a David Backes e in molti sono convinti diventerà un futuro capitano in NHL. Ai Devils potrebbe dover scomodare qualcuno però…
10. Dallas Stars – Hunter Shinkaruk, Canada, Ala – Medicine Hat (WHL)
A qualcuno serve uno sniper? Dovesse finire fuori dai primi 10 sono convinto che Shinkaruk potrebbe rivelarsi un discreto regalo, ma si sa, i draft seguono le vie più strane e la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno. Fatto sta che questo ragazzo potrebbe rivelarsi il miglior cecchino dell’annata (49 e 37 goal nelle ultime due stagioni) e sicuramente una spina nel fianco per tutte le difese avversarie. Fisicamente compatto ma rapido e agile ricorda i vari Pat Kane o Jeff Skinner e Dallas potrebbe sperare in un risultato analogo se cercano qualcuno da affiancare a Benn nella loro top-line.
Fuori da questa possibile top-10 rimangono comunque molti altri giocatori interessanti che potrebbero essere scelti anche nei primi dieci o sicuramente nel primo giro e di cui gli esperti sono certi sentiremo parlare in futuro in NHL.
Tra i portieri il top-prospect è sicuramente Zachary Fucale, portiere canadese che milita negli Halifax Mooseheads (QMJHL), primo nei ranking per quanto riguarda i goalie nordamericani e quello che ha maggiori chance di essere scelto tra i primi 30 giocatori. Da alcuni anni in pochi rischiano di scegliere portieri nel primo giro, probabilmente dopo le due 1st overall Di Pietro e Fleury di qualche anno fa qualcuno ha cambiato rotta. Dietro di lui un gruppetto di canadesi, capitanato da Philippe Desrosiers, Rimouski (QMJHL), che si è fatto notare nei mondiali di categoria, mentre altri sono pronti a scommettere per il futuro su Tristan Jarry, Edmonton (WHL), ed Eric Comrie, Tri-City (WHL). Il miglior prospetto europei tra i pali dovrebbe essere invece un finlandese (come da tradizione): Juuse Saros, portiere dell’HPK in SM-Liiga Jr. A e della nazionale finlandese U18.
Tra i difensori invece due possibili scelte al primo giro, anche tra i primi 10, sono di sicuro il russo Nikita Zadorov, che ha militato assieme a Horvat nei London Knight (OHL) e il finlandese Rasmus Ristolainen del TPS Turku. Quello che forse è invece il miglior offensive-defensman del draft (parla per lui il suo tiro, che ha fatto registrare la bellezza di 102mph quest’anno) è invece Ryan Puloch, Canada, Brandon (WHL), che però ha avuto un’annata travagliata causa infortuni.
Non entrerà invece nel primo giro con ogni probabilità Jordan Subban, Canada, Belleville (OHL), terzo fratello della dinastia Subban, il cui capostipite è il fresco Norris P.K.. Jordan ricorda sicuramente il fratello per certi aspetti ma il fisico lo lascia indietro nei ranking: anche il fratello è stato scelto al secondo giro da Montreal comunque.
In attacco la sorpresa potrebbe arrivare da un altro cavaliere di London, Max Domi, figlio del già famoso Ty. A differenza del padre Max è molto più dotato tecnicamente e non lo vedrete prendere a pugni in faccia gli avversari (non così spesso suppongo!). Anche lui, come Horvat, ha visto le proprie quotazioni impennarsi grazie gli ultimi strepitosi playoff: vedremo quanto in alto lo lanceranno nel draft.
Per chi invece cercasse un power-forward che sappia segnare, chiedere indicazioni su Anthony Mantha, Canada, Val-d’Or, top scorer in QMJHL con 50 reti dalle grandi doti fisiche e tecniche.
Ultimi due nomi Curtis Lazar, Canada, Edmonton (WHL), le cui quotazioni sono scese nell’ultimo anno fuori dalla top-10, ma che potrebbe rivelarsi un ottimo centro anche in NHL. Uno di quelli che si notano poco ma che danno tanto alla squadra. Dalla Svezia invece un centro che ha avuto un trend opposto a Lazar: Alexander Wennberg, che con la nazionale di categoria e nella “serie B” svedese con lo Djurgardens ha dimostrato di essere cresciuto un sacco in tutti i frangenti del gioco mettendo a segno 32 punti in 46 gare.
Per chi volesse saperne di più su questi e su tutti gli altri prospetti ecco qui sotto qualche link interessante con delle ipotesi su cosa potrebbe succedere nel Jersey. Se invece volete la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità, non vi rimane che aspettare il 30 giugno!
http://www.mynhldraft.com/NHL-Mock-Draft/
http://www.draftsite.com/nhl/mock-draft/2013/
http://www.tsn.ca/draftcentre/feature/?id=9420
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One thought on “NHL Entry Draft 2013: To pick or not to pick?”