La storia dice che da quando si gioca al meglio delle 7 gare (ovvero dal 1939), con la serie sull’1-1, chi ha vinto gara3 ha poi vinto la Stanley Cup 21 volte su 25. Stanotte gara3 è stata vinta da Boston e non aggiungiamo altro. Risultato netto: 2-0.
A fare la differenza anche questa volta è Tuukka Rask, che ha messo a segno il suo terzo shutout in carriera (tutti in questi playoff) e che dopo aver fatto da spettatore per l’intera partita si è dimostrato pronto quando nel terzo periodo Chicago ha cambiato marcia e, spinta dalla disperazione, ha provato il recupero in tutti i modi.
Di Paille e Bergeron i due goal che hanno permesso ai Bruins di avere la meglio su dei Blackhawks privi di Marian Hossa. L’ala slovacca è uscita durante il warmup e non ha più fatto ritorno sul ghiaccio. Si aspettano dichiarazioni da parte di Chicago sul motivo e sull’entità del presunto infortunio. Non bastano ai tifosi e alla stampa le dichiarazioni di coach Quinneville: “Upper body injury“. Termine che vuol dire tutto e niente.
Ma torniamo alla partita, una partita che ha visto Boston dominare nei tiri per i primi due periodi (26-18) e condurre per 2-0. Solo nel nel terzo periodo Chicago ha mostrato un timido cenno di reazione tirando 10 volte contro le 9 degli avversari.
Ma a nulla sono serviti i 29 tiri totali contro un Rask che ha costruito davvero un muro davanti alla porta. Se Boston dovesse vincere la Coppa, il premio come MVP delle finali è già assegnato. I Blackhawks ci hanno provato anche in 6vs4 quando negli ultimi minuti in power play è stato inserito l’extra skater, ma non c’è stato verso: le speranze di raddrizzare la gara si sono infrante sul palo colpito da Bickell a 42 secondi dal termine. E con questo sono 27 i power play consecutivi fermati da Boston.
Il goal vittoria, quella dell’1-0, arriva da uno slap shot di Daniel Paille che si infila in rete dopo 2 minuti e 13 secondi del secondo periodo.
Il raddoppio è opera di Bergeron insacca da manuale in un’azione orchestrata alla perfezione da Jagr e Lucic in doppia superiorità numerica. Per Jagr si tratta del 197-esimo punto in carriera in 199 partite di playoff (raggiunto Paul Coffey nella classifica all-time). Per lui quest’anno 8 assist e neanche un goal, ma noi non ci crediamo che finirà con la casella a zero. Pronti a scommettere in un suo goal in gara4?
Gara4 che si giocherà mercoledì notte sempre al TD Garden di Boston. Ultima chiamata per Chicago? lo avevamo detto anche in finale di Conference quando i Blackhawks sono andati poi sotto 1-3 contro Detroit. Ma rimonte come quelle non si fanno tutti i giorni e, soprattutto, Detroit non è Boston.
Risultati 17 giugno 2013
Chicago @ Boston 0-2 Serie: Boston 2-1
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One thought on “Stanley Cup Gara 3 – una pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno”