L.A. rientra nell’amato ghiaccio di casa per rimettere in piedi la serie, Chicago lo espugna e vede il paradiso.
Chicago @ Los Angeles gara 3 (2-0)
Un’imbattibilità che dura ormai da marzo, postseason immacolata allo Staples e grosse speranze per i tifosi dei campioni in carica dei Kings.
Speranze che diventano certezze dopo 3 minuti, quando Williams, Voynov e Scuderi provano 2 volte la stessa azione, nel secondo tentativo Justin Williams si smarca e Slava Voynov lo serve alla perfezione, tiro e rete, 1 a 0.
Chicago non s’impressiona, ha troppa classe per aver paura, Seabrook prova più di una volta a scaldare Quick senza riuscirci con il portiere che blocca tutto e tutti.
Nel secondo periodo ancora Voynov sembra attirare a se il disco, l’azione d’attacco confusa gli fa pervenire il puck e il tiro, non irresistibile, si materializza in gol, 2 a 0 e tutti più tranquilli.
Peccato non sia di questo parere Bickell, a 33 secondi dalla fine segna il 2 a 1 su pasticcio difensivo dei Kings rimandando agli ultimi 20 minuti di gara l’ansia di Los Angeles.
Quando ancora Bickell va a colpo sicuro su Quick in tanti chiudono gli occhi ma il miglior portiere della scorsa stagione si supera, fa un miracolo col bastone e fa capire che da gara 3 Chicago uscirà sconfitta.
Per la parola fine ci pensa King a segnare a porta vuota il 3 a 1 quando ormai gli uomini di Quenneville son già proiettati a gara 4.
Ha vinto la determinazione dei campioni in carica.
Chicago @ Los Angeles gara 4 (2-1)
Alla ricerca di almeno una vittoria esterna, ecco l’obiettivo di Chicago che alla fine uscirà soddisfatta dalla battaglia.
Toews continua il suo litigio con il gol che è ormai abitudine in questi playoff, Voynov invece regala anche in gara 4 un gol dopo 3 minuti, il disco arriva sempre dalle sue parti e lui tira nel traffico, 1 a 0.
Le prime avvisaglie che non sarà una buona giornata per L.A. nonostante il vantaggio arrivano da parte di Bryan Bickell, il suo tiro non viene trattenuto clamorosamente da Jonathan Quick ed è pareggio.
Lo spettacolo che regalano i due portieri non intacca certo il buon nome di “Quick La Franchigia” Santo protettore dalla scorsa Stanley Cup, Penner riabilita lo Staples Center quando rimedia in gol un’ottima difesa del disco da parte di Jeff Carter.
Sotto 2 a 1 Chicago esplode nella sua classe, Hjalmarsson tira, disco deviato che si ferma davanti a Kane, il buon Patrick in queste cose ci sguazza e gol a porta libera, 2 a 2.
Se c’è da lottare nell’ultimo periodo Marian Hossa è sempre presente, gli basta 1 minuto e riceve il disco da Oduya, tiro immediato e puck che non viene fermato dal guantone di Quick, 3 a 2 e notiamo anche il discreto boato che si sente nell’arena che fu di Kobe Bryant.
Tutta Chicago sa che questa squadra dopo aver dominato la regular season merita l’ambito trofeo, lo sa perché espugna 3 a 2 un arena che non conosceva sconfitta dal 23 marzo, sfruttando l’ottimo impatto di gente come Handzus prelevato, quasi regalato anzi, da San Jose e della rabbia che hanno gente come Hossa, Kane e Keith di ritornare numeri 1 al mondo
Ci riusciranno?
Prossimo appuntamento
Los Angeles @ Chicago gara 5 8 giugno
Chicago @ Los Angeles eventuale gara 6 10 giugno
Supereroe travestito di giorno da ragioniere e di notte da redattore, Francesco Fiori nasce il 30 maggio 1983 a Sassari e da subito capisce che lo sport è come una passione esagerata, allevato con pane e album Panini. Un sardo che ama il ghiaccio, impossibile, conosce la Nhl grazie ai compiti dell’ora di pranzo che rinvia a causa della dipendenza da TELEPIU2. E’ nel giugno 2008 che decide per curiosità di collaborare con Playitusa grazie ad un pezzo dedicato al grande eroe Mario Lemieux. Non solo Hockey tra le passioni di colui che è casinista, testardo e sognatore (più altri mille difetti), segnala l’amore per la bici (definita sua dolce metà) ma anche una dedizione totale a calcio (INTER), basket (DINAMO SASSARI) e qualsiasi cosa sia sotto la voce SPORT e non lo faccia dormire.
Se anche voi non dormite rintracciatemi alla mail fcroda@yahoo.it giusto per 2 risate.